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Parte ”Bookpride”, la prima edizione della fiera nazionale dell’editoria indipendente che difende la bibliodiversità

Con cento editori chiamati a raccolta da quasi tutte le regioni d’Italia, promossa da Odei – Osservatorio degli editori indipendenti con il supporto organizzativo e amministrativo della cooperativa Doc(k)s–Strategie di indipendenza culturale, BookPride...

Dall’arte contemporanea all’antropologia, dalla narrativa al fumetto, il programma culturale di BookPride premia le voci fuori dal coro e mette in vetrina una produzione culturale ricca e non standardizzata

 
MILANO – Con cento editori chiamati a raccolta da quasi tutte le regioni d’Italia, promossa da Odei – Osservatorio degli editori indipendenti con il supporto organizzativo e amministrativo della cooperativa Doc(k)s–Strategie di indipendenza culturale, BookPride è il primo grande evento di promozione della cultura non omologata, reso possibile grazie a un sistema di autofinanziamento degli stessi editori che vi partecipano, senza contributi né pubblici né privati e nella totale indipendenza da qualsiasi condizionamento. Esclusi i cinque maggiori gruppi editoriali italiani, tassativamente esclusi i marchi la cui principale attività editoriale consista nella produzione di libri a pagamento.

 
ESALTARE LA ‘DIFFERENZA’ – Vetrina degli editori indipendenti e luogo d’incontro per tutti coloro che promuovono un concetto di cultura altro, estraneo all’omologazione dilagante, Book Pride, in programma ai Frigoriferi Milanesi dal 27 al 29 marzo, nasce come progetto culturale completo, teso all’esaltazione della “differenza”. In controtendenza rispetto all’appiattimento del mercato editoriale e alla standardizzazione dell’offerta, l’editoria indipendente rappresenta una garanzia e una riserva della varietà e della bibliodiversità, un luogo di sperimentazione e di meticciato culturale e linguistico. Ed è proprio la differenza, intesa come campo di esistenza e resistenza, il nucleo attorno al quale si aggregano gli eventi che compongono la programmazione culturale della fiera e declinano il tema principale in diversi ambiti dell’esperienza, contaminando generi e stili.

 
LA BIBLIODIVERSITA’ – l primo giorno di Book Pride, venerdì 27 marzo, si aprirà con un incontro inaugurale sul tema della bibliodiversità, con la partecipazione dell’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, del capo di gabinetto del Sindaco Maurizio Baruffi e di Romano Montroni, presidente del Centro per il libro e la lettura. Achille Bonito Oliva e Manuela Gandini commenteranno le opere di Nanni Balestrini, 100 prime copie di 100 multipli d’artista, firmate e numerate, che decoreranno gli stand degli espositori a creare una mostra diffusa dentro la fiera. Sempre nell’ambito dell’immagine, i fumettisti Laura Scarpa, Filippo Scozzari e Claudio Calìa, l’editore Francesco Coniglio e i critici Paolo Interdonato e Boris Battaglia discuteranno del potere della satira a fumetti, argomento portato drammaticamente al centro dell’attenzione dai fatti di Parigi e Copenhagen.

 
MODELLI ALTERNATIVI – Sabato 28 marzo, con gli antropologi Marc Augé e Marco Aime e il geografo Franco Farinelli, gli sguardi “altri” sull’Occidente forniranno lo spunto per condividere alcune possibili letture dei punti di rottura che segnano la nostra società. Nel pomeriggio, il filosofo Giorgio Agamben terrà una lectio dal titolo “Tra passato e presente”. L’ultimo incontro sarà dedicato alla valorizzazione dell’autenticità in ambito enogastronomico, con le esperienze dei produttori impegnati nel mettere in pratica modelli alternativi di sviluppo raccontati dal regista Jonathan Nossiter nei suoi film, dal critico Giovanni Bietti e dalla ristoratrice Stefania Moroni nella loro opera quotidiana di valorizzazione del buon cibo e mostrati ad esempio da Philip Limbery, direttore dell’associazione Compassion in World Farming, nelle sue battaglie contro l’allevamento industriale.

 
POESIA E FILOSOFIA – Il programma di domenica 29 marzo porta l’esplorazione del concetto di differenza su un terreno più letterario, con le letture dei versi di una selezione di poeti: Vittorio Lingiardi e Paolo Febbraro, presentati da Maria Pace Ottieri, Marco Corsi, Diego Conticello, Samir Galal Mohammed, introdotti da Franco Buffoni, Paolo Ferrari presentato da Gio Ferri e accompagnato da una performance per voce e pianoforte di Erika Carretta. Nel pomeriggio, la filosofa Luisa Muraro affronterà il tema della differenza di genere, dalla gender theory alla bio-politica, e alcuni tra i più importanti autori di ibridi letterari del nostro panorama culturale, da Giuseppe Genna a Wu Ming 1, da Maria Pace Ottieri a Luciana Castellina, analizzeranno le potenzialità di questi “oggetti narrativi non identificati”, posti nello spazio vuoto di intersezione tra i generi consolidati. Tra letture poetiche e culture materiali, ci sarà spazio per discutere.

 

27 marzo 2015
 
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