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Mercato dei libri, numeri in crescita per l’editoria per ragazzi e le librerie indipendenti

Ecco un primo paesaggio dopo la tempesta, secondo i dati Nielsen per AIE presentati oggi al Salone del Libro di Torino. Libri per bambini (+6,4% nel 2015) e librerie indipendenti in crescita. Il mercato del libro verso il segno + nel 2015?

Ecco un primo paesaggio dopo la tempesta, secondo i dati Nielsen per AIE presentati oggi al Salone del Libro di Torino. Libri per bambini (+6,4% nel 2015) e librerie indipendenti in crescita. Il mercato del libro verso il segno + nel 2015?

 

MILANO – Sono ancora una volta i libri per bambini a trainare verso un cielo più sereno il mercato del libro. Forti, in questo inizio anno, di un alleato in più: le librerie indipendenti, che non solo contribuiscono per il 75% a questa crescita dell’editoria per ragazzi, ma attenuano con le loro performance anche il segno meno della fiction. È la conferma che emerge dall’indagine Nielsen per l’Associazione Italiana Editori (AIE) presentata oggi, 15 maggio, al Salone internazionale del libro di Torino nell’ambito del convegno Il paesaggio dopo la tempesta. Sette parole per raccontare il 2015.

 

VERSO IL SEGNO PIÙ? – Il settore, relativamente ai soli canali trade (librerie, librerie online, grande distribuzione, escluso Amazon) nei primi quattro periodi dell’anno (da gennaio al 18 aprile), ha fatto segnare un -2,6% a valore (fatturato) e un -4% a volume (copie), dimezzando i valori negativi dello stesso periodo del 2014. Questo significa in valori assoluti che si sono vendute in questa prima parte dell’anno circa 1milione di copie in meno (1.039.000 per la precisione) per un minor fatturato di 8,4milioni di euro.

 

CHI MIGLIORA? – Crescono i libri per ragazzi, tiene sostanzialmente la fiction, perde la non fiction: cresce ulteriormente il peso dell’editoria per ragazzi, che vede un incremento importante, pari al 6,4% a volume. Oggi oltre 2 copie delle 10 vendute complessivamente nei canali trade (il 22% del totale, per la precisione) sono di libri per bambini e ragazzi. Si riduce del -4,1% il peso della non fiction generale (la saggistica), del -5,6% per la non fiction pratica (lifestyle) e di un –5,4% la non fiction specialistica (manualistica pratica). Sostanzialmente stabile la fiction (-1,1%) proprio grazie al ruolo delle librerie indipendenti, che ne attenuano il segno meno. L’online è in calo invece per la non fiction pratica (guide, libri di cucina, lifestyle).

 

LIBRERIE – È segno più per le librerie indipendenti in questi primi mesi del 2015, che registrano una crescita del +2,3% a volume e dell’1,9% a valore. Cresce ulteriormente l’online, diminuiscono le librerie di catena (-3,9% a copie e – 3,7% a valore) e crolla la Grande distribuzione (-14,8% a volume e -12,2% a valore). L’online registra un segno + (al netto di Amazon). Gli altri indicatori? Nel primo trimestre 2015 sono diminuiti i titoli dei libri di carta (-3,4% rispetto allo stesso periodo del 2014), aumentano invece del 66,6% quelli digitali (la tabella è in allegato).

 

SEGNALI INCORAGGIANTI – “I segnali – ha commentato il presidente di AIE Marco Polillo – cominciano a essere incoraggianti per il settore del libro. E’ vero, facciamo i conti ancora con un segno meno. Il paesaggio dopo la tempesta però non è più lo stesso: sono cambiati i comportamenti dei clienti e dei nostri lettori ed è su questi elementi di innovazione che gli editori dovranno confrontarsi nei prossimi mesi ed anni. Se poi consideriamo oltre al mercato dei libri di carta anche il segmento ebook e le performance di Amazon – perché, tocca ribadirlo, Amazon non fornisce i suoi dati – non escludiamo che quel segno meno sui libri di carta si traduca per tutto il mercato del libro in un segno più. Se così fosse sarebbe una vittoria di tutti, così come è una vittoria per tutti il fatto che uno dei nostri pilastri più importanti, quello delle librerie indipendenti, sia oggi in crescita, tanto da contribuire a invertire la tendenza.”

 

15 maggio 2015

 

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