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Libreria Bozzi, 200 anni e non sentirli

Fondata nel 1810, la Libreria Bozzi puรฒ vantare lโ€™ambito titolo di 'Libreria piรน antica dโ€™Italia'. La libreria, come recita il suo motto โ€œAut prodesse aut delectareโ€, da oltre due secoli volge la stessa attenzione ai libri di saggistica e di letteratura...

E’ stata fondata nel 1810 a Genova la libreria più antica d’Italia

 

MILANO – “Aut prodesse aut delectare”, ovvero dare uguale attenzione alla saggistica e alla letteratura. E’ questo il motto che accompagna da oltre due secoli la storia della Libreria Bozzi, nata nel 1810 a Genova e che può vantare il prestigioso titolo di essere la libreria più antica d’Italia. Erede di una tradizione che dura da sette generazioni e oggi in mano alle figlie, Tonino Bozzi presenta con orgoglio la sua libreria. “Oggi mi occupo solo della parte d’antiquariato. Portare avanti da 60 anni quest’attività è un pregio ma anche un peso, quello di essere all’altezza della prestigiosa storia”.

LA STORIA – Il fondatore della libreria, Antonio Beuf, era un superstite della Rivoluzione Francese che giunse a Genova da Briançon nel 1807 assieme al fratello Carlo. Iniziò lavorando presso la tipografia di Gravier, per poi spostarsi assieme al fratello nella libreria aperta dalla stessa famiglia di librai genovesi. Attorno al 1810, Beuf aprì una sua libreria a pochi metri di distanza dall’altra. All’epoca, egli presentava così la sua libreria: “Gli amatori delle scienze e della letteratura vi troveranno un assortimento di libri matematici, legali, di letteratura e libri ascetici, tanto francesi che inglesi ed italiani, come pure libri di divozione legati elegantemente, globi terracqui e sfere di diverse grandezze”. Dopo due generazioni, nel 1927 la libreria fu ceduta ad Alberto Colombo, padre della prima moglie di Mario Bozzi, quest’ultimo padre di Tonino che nel 1930 ne acquisì la proprietà. Tra i suoi visitatori più illustri, autori del calibro di Stendhal, Manzoni, Dickens, Melville, James.

LIBRAIO IDEALE – Tonino Bozzi, nel delineare il profilo del libraio ideale, cita Erasmo da Rotterdam, il quale affermava: “Il buon libraio è giudice della dignità del suo cliente rispetto al libro che richiede”. La sua libreria è più orientata al tecnico e al saggistico, in quanto secondo Tonino Bozzi è lì che si misura la professionalità della libreria. “Un buon libraio non fa il suo mestiere solo per guadagnare del denaro. Egli è un artigiano e professionista della cultura, responsabile, come diceva Erasmo da Rotterdam, nel decidere se il cliente merita il libro che richiede”.

LIBRERIA INDIPENDENTE E GRANDE DISTRIBUZIONE – Tonino Bozzi sottolinea la differenza tra le librerie indipendenti come la sua e le catene di distribuzione, gestite dai grossi gruppi editoriali. “Tutto quello che i lettori non trovano nella grande distribuzione, lo si trova nella libreria indipendente”. Differenze anche per quanto riguarda la reazione alla crisi del mercato editoriale. “Il calo delle vendite dipende per il 96% dalla crisi dell’economia mondiale. Il problema è che le librerie di catena si affidano molto di più ai cosiddetti libri di massa o instant, che a mio avviso stanno dimostrando la loro pochezza, mentre gli indipendenti si sono rifugiati in quella che è la parte acerba della mela, rappresentata dai piccoli saggi, meno in crisi grazie ai contenuti più seri. Questo perché le librerie indipendenti hanno mantenuto una forma di servizio, di personalizzazione, una clientela più fidelizzata sul territorio”.

UNO SGUARDO AL FUTURO – Alla memoria storica della libreria più antica d’Italia, abbiamo chiesto un parere sul futuro dell’editoria, sempre più rivolta al digitale e ai nuovi media. “Porteranno via una fetta abbastanza importante del mercato, ma non tutto, perché ci sono ancora i “nostalgici dell’odore della carta” e perché ci sono tipologie di libri, come quelli di letteratura, più adatti da leggere sul cartaceo. Il vantaggio del digitale sta nella possibilità di trovare informazioni in maniera più rapida, ma secondo me perde qualcosa rispetto al cartaceo”.

 

16 maggio 2012

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