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La narrativa per ragazzi salva il mercato dei libri in questa prima parte di 2013

La narrativa per ragazzo salva il mercato del libro in questo primo scorcio del 2013. E' quanto emerge dall'indagine Nielsen presentata stamani nell'ambito del convegno ''Scene di paesaggio all'uscita dal tunnel. Editori e canali di vendita con lo sguardo puntato al di là della crisi'', organizzato dall'Associazione Italiana Editori (AIE) in collaborazione con il Salone internazionale del libro di Torino...
Sono questi i dati emersi da un’indagine condotta da Nielsen e presentata oggi al Salone del Libro di Torino
 
TORINO – La narrativa per ragazzo salva  il mercato del libro in questo primo scorcio del 2013. E’ quanto emerge dall’indagine Nielsen presentata stamani nell’ambito del convegno “Scene di paesaggio all’uscita dal tunnel. Editori e canali di vendita con lo sguardo puntato al di là della crisi”, organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE) in collaborazione con il Salone internazionale del libro di Torino.
 
L’IDAGINE – L’indagine registra un boom dell’editoria per ragazzi, unico segmento positivo in questi primi 4 mesi dell’anno (+4% a valore nei canali trade, +6% a volume), in un arco di mesi in cui il mercato nel suo complesso fa segnare un -4,4% a valore e un -0,7% a copie. Ed è proprio questa la seconda vera novità targata 2013: il mercato resta sostanzialmente stabile in termine di copie mentre diminuisce il giro d’affari. Cresce insomma il peso del paperback, sono in caduta libera  i prezzi dei libri e ci si confronta con un lettore e cliente che sceglie titoli nelle fasce basse di prezzo.
 
MERCATO 2012 E 2013 A CONFRONTO – Il mercato del libro nel 2012 ha segnato un -7,8% a valore e un -7% a copie il settore nei canali trade (librerie, online, GDO). In particolare, ha risentito meno della crisi il settore della fiction (-3.6%), seguito dalla editoria per ragazzi (con un -6.2%) . Resta in sofferenza la non fiction. Nei primi quattro mesi dell’anno 2013, nei canali trade, si sono venduti oltre 27.800.000 copie libri, poco meno rispetto all’anno precedente (erano 28.015.000). Significativa è però la differenza di fatturato: 346milioni di euro in questo primo quadrimestre del 2013, contro i 362milioni di euro del corrispondente periodo del 2012.
 
NUOVI CANALI DI VENDITA – I canali nel 2013 : in crescita l’online, il primo posto in cui si comprano i libri sono le catene, stabile la GDO: è l’online a segnare la maggiore crescita fra i canali di vendita del libro nel 2013, passando dal 5,5% del 2012 al 6,3% del 2013 (escluso Amazon). Una crescita sia a copie che a valore. Cresce la quota di mercato coperta dalle librerie di catena (dal 41,5% al 42,2% del 2013). La grande distribuzione organizzata (GDO) cresce in termini di copie acquistate  ma resta stabile a valore. I dati evidenziano invece chiaramente una sofferenza per le librerie indipendenti, che riducono ancora la loro quota di mercato: dal 37,1% del 2012 al 35,6% di quest’anno (confronto tra i primi quadrimestri).
 
LA NARRATIVA PER RAGAZZI – Nei primi mesi del 2013, l’unico settore  positivo è quello dei ragazzi. In particolare, è proprio la fascia dei più piccoli (cioè quella delle giovani famiglie che stanno investendo sul futuro dei propri figli), quella da zero a cinque anni, a far crescere il segmento. Perde invece il -10,7% a valore la non fiction pratica (guide cucina, viaggi, lifestyle, ecc.), perde il -8,7% la non fiction specialistica (testi di management, computer, professionale, ecc.). Più contenuto il calo per fiction (-3,7%) e non fiction generale (saggistica, -1,9%).
 
I RAGAZZI E LA LETTURA  – “All’interno di un quadro certamente negativo – ha commentato il presidente di AIE Marco Polillo -, aggrappiamoci al dato in controtendenza che ci arriva dal settore dei libri per ragazzi. Lo si può anche leggere come un primo risultato positivo delle tante iniziative come Amo chi legge…e gli regalo un libro o Nati per leggere, che hanno in questi anni posto al centro degli investimenti sulla lettura queste fasce d’età. E soprattutto ci auguriamo che questi nuovi “lettori”, che si avvicinano al libro fin dalla tenera eta’, riescano a mantenere quel rapporto anche per gli anni a venire, invertendo quell’avvilente dato che contraddistingue il nostro Paese, che vede ancora più’ della meta’ della popolazione totalmente estranea al libro”.
 
17 maggio 2013
 
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