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Javier Reverte, ”Realizzare un libro significa scrivere un sogno”

E’ considerato uno dei più brillanti scrittori spagnoli, tra i più importanti nel panorama della letteratura di viaggio. Parliamo di Javier Reverte, lo scrittore conosciuto in Italia per la pubblicazione con Mondadori di una delle sue opere più famose...

Lo scrittore spagnolo protagonista oggi a Roma della seconda edizione del Premio “Quaderni Ibero Americani”, destinato ogni anno a una delle voci più importanti e rappresentative del panorama letterario spagnolo

MILANO – E’ considerato uno dei più brillanti scrittori spagnoli, tra i più importanti nel panorama della letteratura di viaggio. Parliamo di Javier Reverte, lo scrittore conosciuto in Italia per la pubblicazione con Mondadori di una delle sue opere più famose Vagabondo in Africa (2000), secondo volume della Trilogía de África, un itinerario tra presente e passato sulle tracce di Conrad e dell’incancellabile eredità del colonialismo bianco, alla scoperta delle più affascinanti leggende del continente nero. Il suo ultimo romanzo, El tiempo de los héroes (2013), fa ritorno invece alla Spagna del 1939 e ai giorni cruciali che precedettero la sconfitta di Madrid, regalando un ritratto vivido, umano e al tempo stesso epico, dei protagonisti di quei tempi difficili.
Proprio nel giorno dell’incoronazione di Felipe VI, oggi a Roma si tiene un grande evento dedicato alla cultura spagnola. Presso Palazzo Núñez Torlonia, è in programma la seconda edizione del Premio “Quaderni Ibero Americani”. Nato nel 2013 da un’idea del Comitato scientifico dell’omonima rivista che raduna ispanisti di 45 università del mondo, il premio è destinato ogni anno a una delle voci più importanti e rappresentative del panorama letterario spagnolo. Ad accogliere il vincitore di questa seconda edizione sarà proprio lo scrittore di viaggio Javier Reverte, che abbiamo avuto modo di intervistare in esclusiva.

Come è nata la sua passione per la scrittura?
Leggendo i libri.  Non creo che esista una ragione più poderosa

Quali sono le differenze, compresi i lati positivi e negativi, tra lo scrivere un articolo giornalistico e lo scrivere un libro?
Un reportage significa informare sulla realtà; un libro è scrivere su un sogno.

Perché il tema del viaggio torna frequentemente nella sua produzione narrativa?
Perché è divertente viaggiare e scrivere sul viaggio.  E perché la letteratura di viaggio è molto libera: ti permette di essere lirico, narratore, giocare con l’umore, pensare, drammatizzare…

Come nasce l’idea del suo ultimo romanzo, “El tiempo de los héroes”?
Da bambino ho vissuto il dramma di quello che aveva significato la Guerra Civile per i miei genitori.  E ho pensato che avevo un debito.  E così ho trovato il personaggio che, secondo me, rappresentava questo debito:  il generale Modesto

Cosa ne pensa della letteratura italiana? Quali sono i suoi autori preferiti?
Non sono troppo aggiornato, e lo stesso mi succede con la letteratura spagnola attuale.  Mi piaceva molto Tabucchi.

19 giugno 2014

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