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“Inno alla gioia”, la celebre ode di Schiller resa immortale da Beethoven

L’ “Inno alla gioia”, o 'Ode alla gioia', è il componimento poetico più celebre di Friedrich Schiller.A questa fama contribuì anche Ludwig van Beethoven

MILANO – L’ “Inno alla gioia”, o ‘Ode alla gioia’, è il componimento poetico più celebre di  Friedrich Schiller . A questa fama contribuì anche Ludwig van Beethoven, il quale ne selezionò alcuni versi per inserirli nel coro finale del quarto movimento della sua Nona Sinfonia, per questo motivo conosciuta ai più con il titolo dell’ode di Friedrich Schiller

 

Gioia, bella scintilla divina,
figlia degli Elisei,
noi entriamo ebbri e frementi,
celeste, nel tuo tempio.
La tua magia ricongiunge
ciò che la moda ha rigidamente diviso,
tutti gli uomini diventano fratelli,
dove la tua ala soave freme.

L’uomo a cui la sorte benevola,
concesse di essere amico di un amico,
chi ha ottenuto una donna leggiadra,
unisca il suo giubilo al nostro!
Sì, chi anche una sola anima
possa dir sua nel mondo!
Chi invece non c’è riuscito, lasci
piangente e furtivo questa compagnia!

Gioia bevono tutti i viventi
dai seni della natura;
tutti i buoni, tutti i malvagi
seguono la sua traccia di rose!
Baci ci ha dato e uva ,
un amico, provato fino alla morte!
La voluttà fu concessa al verme,
e il cherubino sta davanti a Dio!

Lieti, come i suoi astri volano
attraverso la volta splendida del cielo,
percorrete, fratelli, la vostra strada,
gioiosi, come un eroe verso la vittoria.

Abbracciatevi, moltitudini!
Questo bacio vada al mondo intero
Fratelli, sopra il cielo stellato
deve abitare un padre affettuoso.

Vi inginocchiate, moltitudini?
Intuisci il tuo creatore, mondo?
Cercalo sopra il cielo stellato!
Sopra le stelle deve abitare!

 

 

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