MILANO – Carismatico, dalla forte leadership, capace di imitare il comportamento dei grandi del passato e di essere leone, volpe e centauro. Sono alcune delle caratteristiche principali del principe ideale raccontato da Niccolò Machiavelli all’interno del suo trattato di politica, del quale ricorre oggi il 500mo anniversario dalla stesura. Era il 10 dicembre 1513 quando Machiavelli scrisse a Francesco Vettori di avere “composto uno opuscolo De principatibus”, che altro non è che l’opera diventata celebre con il nome de “Il Principe”. Oggi, il principe di Machiavelli mai fu più attuale. A distanza di 500 anni, i suoi “eredi” sul palcoscenico politico italiano sono tre: il “carismatico” Silvio Berlusconi, il “leone” Beppe Grillo ed il “fiorentino” Matteo Renzi, da poco insidiatosi a capo della segreteria del Pd.
POLITICA MODERNA – Il Principe è un trattato di dottrina politica nel quale vengono esposte le caratteristiche dei principati e dei metodi per mantenerli e conquistarli. Un’opera passata alla storia per aver fondato in Europa la moderna idea della politica. Autore di quest’opera è Niccolò Machiavelli (1469-1527), “scrittore antico e modernissimo”, fondatore della scienza politica (intesa nel senso moderno), da più parti considerato ancora oggi attuale, sia per le sue intuizioni politiche unitarie, che per lo stile ed il linguaggio sobrio, che ha inaugurato la prosa scientifica moderna. Si tratta senza dubbio della sua opera più nota e celebrata, quella dalle cui massime sono nati il sostantivo ‘machiavellismo’ e l’aggettivo ‘machiavellico’, un termine associato alla sintesi del pensiero filosofico di Machiavelli, ossia quella de ‘il fine giustifica i mezzi’. Il Principe si compone di una dedica e ventisei capitoli di varia lunghezza; l’ultimo capitolo consiste nell’appello ai de’ Medici ad accettare le tesi espresse nel testo.
LA LEZIONE DI MACHIAVELLI – Proprio in occasione della nostra iniziativa “A Natale regaliamo un libro ai politici” invitiamo i leader e le guide dei principali movimenti politici a far tesoro degli insegnamenti contenuti nell’opera di Machiavelli, nella quale lo scrittore ha esortato ed educato chi vuole impegnarsi nell’azione politica a perseguire ideali di chiaro valore etico: la fondazione di buoni ordini politici che possano assicurare il bene comune e il governo della legge; la libertà e la dignità della patria; la lotta contro la corruzione politica, il riconoscimento della virtù quale unico titolo per accedere ai più alti onori; l’odio verso ogni forma di tirannide. altro che autonomia dall’etica! La politica trae da questa i fini e i mezzi. Se facessimo tesoro del suo esempio, avremmo non solo migliori scritti politici, ma anche un’azione politica più nobile e degna di ammirazione.
10 dicembre 2013
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