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Gli editori scelgono la tv di Fazio per il lancio di novità, i blog per allungare il ciclo di vita del libro

La nuova tendenza dell'editoria è quella di scegliere programmi tv come Che tempo che fa per un ''effetto lancio'' più intenso delle novità, e usufruire sempre maggiormente dei blog per garantirsi la cosiddetta ''coda lunga''...
Sono questi i risultati dell’indagine condotta da AIE e  presentata oggi al Salone del Libro di Torino
 
TORINO – La nuova tendenza dell’editoria è quella di scegliere programmi tv come Che tempo che fa per un “effetto lancio” più intenso delle le novità, e usufruire sempre maggiormente dei blog per garantirsi la cosiddetta “coda lunga”. E’ questa la fotografia di come cambia la comunicazione per le case editrici librarie emersa dall’indagine, realizzata dall’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) in collaborazione con IE-Informazioni Editoriali. La presenza di editori, autori e libri nei blog e in tv e l’impatto che hanno sulle vendite dei libri è il focus dell’indagine, i ci risultati sono stati presentati oggi al Salone internazionale del libro di Torino.
 
LIBRI E BLOG – Esiste un “effetto – blog”? Pare di sì, secondo la rilevazione, che prosegue quella già presentata a Più libri più liberi a Roma nel dicembre 2012 e condotta da settembre 2012 a marzo 2013 sui 13 più noti blog letterari in Italia, selezionati dall’Ufficio studi in base a criteri di rappresentatività/notorietà, e prendendo in considerazione i post in cui si parla in maniera estensiva di un singolo libro. Ciò che ne è emerso è che sicuramente i blog sono una “nuova piazza” che comincia ad avere però rilevanza per gli editori: quasi il 3% dei titoli pubblicati in Italia ha una comunicazione sui blog. E non è poco: ancor più significativo se si considera che il 39,1% sono opere dei piccoli editori. I blog non hanno il potere di spostare o indirizzare le vendite, ma sicuramente hanno influenza sui lettori, a giudicare dalle curve su alcuni titoli considerati “campione” e analizzati da Informazioni Editoriali (Arianna+ rileva i dati di sell out di quasi 1600 librerie). Sono inoltre in grado di  moltiplicare il loro effetto quando il titolo di cui parlano rientra nei gusti del loro pubblico di riferimento. Muovono quantità ancora piccole di vendita, nell’ordine delle decine/centinaia di copie, ma sono capaci però di  garantire quella  “coda lunga”  legata sia al titolo che alla notizia.
 
LIBRI E TV – L’altro canale analizzato ed utilizzato è quello della tv, con un focus particolare sul programma Che tempo che fa.  L’effetto che la presentazione del libro nel programma di Fabio Fazio è intenso, immediato e costante. Ma con la stessa forza con cui si impone, si indebolisce in circa una settimana. Interessa lo 0,1% dei libri, per l’88% di grandi editori.
 
I RISULTATI DELLE INDAGINI – “Le due indagini su blog e tv, pur nelle differenze dei valori che esprimono, mostrano alcune tendenze particolarmente importanti – sottolinea Giovanni Peresson, responsabile Ufficio studi AIE -. Innanzitutto la consapevolezza diffusa da parte delle case editrici del ruolo che iniziano ad avere forme di comunicazione legate al web e quindi la creazione di competenze necessarie a gestire questo processo dal punto di vista dei linguaggi, dei tempi, della community, ecc. Poi, l’uso di una trasmissione di successo come “Che tempo che fa” in fase di lancio, con risultati importanti, e dei blog – invece – come modo per gestire le altre parti del ciclo di vita del titolo con effetti minori ma di tutto interesse. In sostanza altri tasti di un pianoforte comunicativo a disposizione dell’editore che li può suonare a seconda dei titoli o generi, o in relazione alla vita del libro”.
 
16 maggio 2013
 
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