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Erri De Luca, ”Il digitale può compromettere la proprietà intellettuale dei libri più venduti”

SPECIALE LIBRI E DIGITALE - La digitalizzazione dell'editoria toglierà allo scrittore più venduto un po' del suo guadagno, afferma Erri De Luca, che non si mostra tuttavia preoccupato dalla questione: la proprietà intellettuale per lui è stata investita di una sacralità eccessiva. L'autore affronta alcune questioni legate all'introduzione del digitale nel mondo del libro...

L’autore riflette sui cambiamenti che la digitalizzazione produrrà nel mercato editoriale

MILANO – La digitalizzazione dell’editoria toglierà allo scrittore più venduto un po’ del suo guadagno, afferma Erri De Luca, che non si mostra tuttavia preoccupato dalla questione: la proprietà intellettuale per lui è stata investita di una sacralità eccessiva. In questa intervista, l’autore affronta alcune questioni legate all’introduzione del digitale nel mondo del libro.

Come vede, da qui a 5 anni, il mercato dell’editoria italiana con lo sviluppo della digitalizzazione?
Per ora è nicchia, costa il lettore elettronico e anche il testo. L’abbattimento dei costi per il cliente aumenterà gli acquisti per ora trascurabili da noi.

L’ebook comporterà un cambiamento nell’approccio alla scrittura da parte degli autori?
Per me no, scrivo a penna su quaderno e non cambio.

Quale contributo può dare il digitale per la lettura? Può favorire un aumento delle vendite e portare ad un maggior numero di lettori, o al contrario può portare ad un abbassamento delle vendite? Sono più i vantaggi o gli svantaggi?
Non vedo una riduzione del mercato del libro che resta un oggetto utile e durevole che non ha bisogno di corrente e che non si rompe se cade per terra, se si bagna, se si strapazza. L’ebook crescerà a fianco e non contro.

Come pensa che  reagiranno le case editrici all’introduzione sempre più frequente dei supporti ebook?
Si adeguano ma la minaccia maggiore per loro viene dalla possibilità di un autore di pubblicarsi da solo e andare sul mercato della rete senza di loro.

Come successo per la musica e per il cinema, teme che l’introduzione del digitale possa compromettere la proprietà intellettuale?
Sarà compromessa la proprietà intellettuale delle migliori vendite togliendo allo scrittore più venduto un po’ del suo guadagno. La proprietà intellettuale è un idolo un po’ troppo venerato.

 

15 ottobre 2012

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