L'”Elogio della Follia” di Erasmo da Rotterdam è una delle opere più brillanti e significative dell’Umanesimo europeo. Pubblicato nel 1511, questo testo incarna lo spirito critico e l’ironia mordace che caratterizzano il pensiero umanistico. Erasmo, una delle menti più acute del suo tempo, mette in scena la Follia come protagonista e voce narrante, utilizzandola per riflettere su vizi, ipocrisie e debolezze dell’umanità. Non si tratta di un’opera criptica o inaccessibile: al contrario, il suo linguaggio è vivo, affilato e intriso di umorismo, rendendola una lettura appassionante e sempre attuale.
Leggere il libro l'”Elogio della Follia” è un atto di ribellione intellettuale. Significa abbracciare la critica e l’ironia come strumenti per comprendere la realtà e per sfidare il conformismo. La Follia, come rappresentata da Erasmo, non è qualcosa da temere, ma una forza vitale che ci aiuta a guardare il mondo con occhi nuovi, smascherando le illusioni e aprendoci alla verità.
L'”Elogio della Follia” è molto più di un testo storico: è una guida alla riflessione critica e una celebrazione dell’intelligenza e dell’ironia. In un mondo sempre più complesso e spesso disorientante, le parole di Erasmo offrono una bussola morale e intellettuale, ricordandoci l’importanza di guardare oltre le apparenze e di mantenere viva la nostra capacità di pensare in modo indipendente. Un’opera che non solo merita di essere letta, ma riletta, ogni volta con occhi nuovi.
Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam
Sinossi del libro
Capolavoro di uno dei più illustri rappresentanti dell’Umanesimo europeo, divertente e sferzante critica alla tracotanza umana, “Elogio della Follia” è senza dubbio una delle opere centrali del canone filosofico e letterario mondiale.
Ma non è un’opera irraggiungibile e criptica: al contrario, è amata proprio per la sua scrittura potente e corrosiva, per la forza drammatica che nasce dall’idea di far parlare la Follia in prima persona. Come una gran dama dall’intelligenza devastante, la Follia, tessendo un raffinato autoelogio, mette alla berlina uno per uno tutti i limiti, le meschinità e le bassezze dell’umanità. Non ci sono sconti per nessuno, a prescindere dallo stato sociale e dal prestigio accumulato.
Gli esseri umani sono messi a nudo nella povera essenza che tutti li accomuna, costretti a rinunciare alle consuete pompose vesti di governanti, letterati, religiosi. Erasmo non procede però a una pura opera di demolizione: al cuore dell'”Elogio” pulsa un accorato invito a considerare il messaggio di Cristo nella sua pienezza e a conformare le nostre vite alle sue parole, senza false interpretazioni.
La follia come specchio dell’umanità
Attraverso un brillante autoelogio, la Follia smaschera le meschinità di ogni classe sociale: governanti arroganti, religiosi corrotti, letterati vanitosi e uomini comuni schiavi delle loro illusioni. Nessuno è immune dalla critica, e proprio in questa universalità risiede la forza dell’opera. La Follia non è solo un espediente letterario, ma una lente attraverso cui osservare l’essenza dell’umanità, libera da sovrastrutture e ipocrisie. Erasmo, tuttavia, non si limita alla demolizione: il suo obiettivo è quello di stimolare una riflessione profonda e sincera sulla condizione umana e sull’importanza di ritornare ai valori autentici del messaggio cristiano.
Al cuore dell'”Elogio” troviamo un invito accorato a guardare oltre le apparenze. Erasmo ci sprona a liberarci dalle convenzioni e a riscoprire il messaggio di Cristo nella sua purezza, senza lasciarci ingannare dalle interpretazioni che servono solo interessi terreni. L’opera è quindi non solo una critica corrosiva, ma anche una guida morale, capace di parlare ai lettori di ogni epoca.
L’attualità dell’opera
Perché leggere oggi l'”Elogio della Follia”? Perché i temi affrontati da Erasmo sono straordinariamente contemporanei. Viviamo in un’epoca in cui l’apparenza spesso conta più della sostanza, in cui le fake news e la spettacolarizzazione influenzano il dibattito pubblico, e in cui l’arroganza del potere continua a dominare la scena globale. Come nel Rinascimento, anche oggi siamo chiamati a riflettere su ciò che è autentico e su ciò che è illusorio.
La critica di Erasmo alla corruzione e alla vanità umana può essere facilmente applicata al mondo contemporaneo. I “letterati vanitosi” del suo tempo possono essere paragonati agli influencer ossessionati dall’apparenza, mentre i “governanti arroganti” ricordano quei leader politici che antepongono il proprio interesse personale al bene comune. L’invito di Erasmo a un ritorno alla semplicità e alla verità è un messaggio che risuona forte anche oggi.