Platone, Aristotele, la Scuola Ateniese, i primi storici, i primi poemi epici ad essere trasmessi dall’oralità alla scrittura… Dobbiamo moltissimo all’Antica Grecia, soprattutto in termini di cultura e di valori etici. E siamo tanto fortunati a poter usufruire anche oggi, a distanza di secoli, di classici che hanno rivoluzionato il tempo e il modo di concepire il mondo.
Oggi scopriamo insieme cinque libri classici greci da leggere almeno una volta nella vita: non lasciarti scoraggiare dal pensiero di una distanza temporale incolmabile o dalla mole dei libri che ti stanno davanti. Queste opere costituiscono un incommensurabile tesoro per ciascuno di noi. Ne abbiamo bisogno, tanto individualmente quanto in qualità di esseri sociali che vivono immersi in comunità.
Cinque classici greci da leggere almeno una volta nella vita
“Tutte le tragedie” di Eschilo, Sofocle ed Euripide
Che non tutte le tragedie siano arrivate incolumi sino a noi è un danno irreparabile al patrimonio culturale dell’antichità. Alcune, per nostra grande fortuna, si sono salvate e sono state trasmesse giungendo fino al nostro tempo. Eschilo, Sofocle ed Euripide, grandi tragediografi greci, sono caratterizzati da tratti molto diversi.
Le tematiche che li appassionano tanto da diventare oggetto delle loro opere sono fra le più disparate, e restano tutt’oggi attuali: l’amore, il lutto, il destino, la virtù morale…
I loro personaggi hanno attraversato la storia e sono stati rivisitati e studiati centinaia di volte. Immagina un teatro gremito di gente che non riesce a staccare lo sguardo dalla scena, che si emoziona come noi oggi ci emozioniamo davanti a un film, o davanti a una rappresentazione.
Di facile fruizione, appassionanti ed eleganti, le tragedie greche sono uno dei classici più importanti del canone letterario mondiale. Un peccato perdersele.
“Odissea” di Omero
Che sia esistito o meno, che sia stato un uomo in carne ed ossa o un nome simbolico che riunisce un gruppo di penne diverse, una cosa è certa: Omero ci ha lasciato due delle maggiori opere di tutti i tempi.
L’Iliade e l’Odissea ci hanno fatto sognare da bambini, quando leggevamo delle battaglie di Ettore e Achille, o dei lunghi, accidentati viaggi di quel curioso e astuto eroe scampato alla guerra di Troia, Ulisse. L’Odissea, trasposta in innumerevoli adattamenti nel corso del tempo, è un capolavoro da leggere almeno una volta nella vita.
Soprattutto se ami la letteratura: da quest’opera scaturiscono molte riflessioni che hanno dato ispirazione a opere più moderne.
“Teogonia” di Esiodo
Il poema epico mitologico di Esiodo è un’opera che, a distanza di secoli dalla composizione, rimane unico nel suo genere. Da leggere almeno una volta nella vita per scoprire la ricchezza della mitologia greca, che racconta virtù e fragilità umane attraverso figure divine.
Cantore di dèi ma soprattutto cantore di uomini, Esiodo nella Teogonia, opera di ineguagliabile grazia poetica, ha saputo dare una ragione del suo mondo: come è arrivato a essere quello che è, quali sono i principî, le forze e le passioni che lo animano. All’inizio ci fu Chaos.
Poi giunse Gaia, dall’ampio petto, sede sicura degli immortali come dèi mortali. Dopodiché vennero il nebbioso Tartaro e il bellissimo Eros.
Da qui fino al trionfo di Zeus, per raccontare la nascita dell’universo e delle divinità che lo regolano, Esiodo chiede aiuto alle Muse, certo, ma è lui poi a cantare sia menzogne simili al vero sia vicende che nel vero gettano radici.
Le canta per far dimenticare i dolori che affliggono il cuore dell’uomo, come vuole la tradizione, ma anche abbandonando la pretesa di conoscere tutto, facendosi carico di spiegazioni incomplete, che testimoniano la faticosa ricerca di un senso da dare alle cose e ai nomi che ci circondano.
“La Repubblica” di Platone
Platone ha vissuto in un’epoca in cui l’apparato politico di Atene, la polis, versava in una crisi irreversibile. Questa la sfida a cui ha cercato di far fronte attraverso i suoi studi e le sue opere. I dialoghi del filosofo greco sono un concentrato di sapere che ancora oggi possono raccontare tanto di noi. Uno dei più complessi e ricchi è “La Repubblica”.
“La Repubblica” è, probabilmente, il più importante tra i dialoghi di Platone; senza dubbio è il più controverso e frainteso. Scritta nell’arco di molti anni, “La Repubblica” è uno specchio fedele della vastità e della complessità della speculazione platonica, di cui si può considerare a buon diritto la summa e la sintesi.
Partendo dal concetto di giustizia, infatti, il campo dell’indagine si allarga sempre di più fino a prendere in esame la migliore costituzione di un’ipotetica città, affrontando via via etica, politica, psicologia, ontologia ed epistemologia, e aprendo problematiche che a tutt’oggi sono lontane dall’essere risolte.
“Storie” di Erodoto
Infine, una grande opera che sancisce l’inizio dei veri studi storiografici: le “Storie” di Erodoto, uno dei classici greci più importanti per lo sviluppo della cultura mondiale.
Le “Storie” sono la grande opera con cui la Grecia celebra la sua resistenza ai barbari – i persiani – contro i quali essa difese i valori della libertà e dell’individuo.
Ma rappresentano anche l’architrave della disciplina storica. Erodoto è infatti nel V secolo a. C. il primo ad analizzare i fatti nel loro concatenarsi razionale, sottraendoli al fatalismo e alla visione mitica. Tanto che la sua indagine laica, volta a comprendere le ragioni degli avvenimenti, gli valse la definizione di “padre della storia” da parte di Cicerone.