Senza stare a domandarci se i bambini di 5 anni siano “in grado” di iniziare un percorso scolastico (quindi senza interrogarci affatto sulle loro capacità cognitive e sulla loro maturità comportamentale), quello che mi chiedo io è perché dovremmo anticipare di un anno l’ingresso del bambino nel mondo delle responsabilità.
L’infanzia è fondamentale per l’individuo: è il tempo delle scoperte, del misurarsi col gioco, dei sogni ad occhi aperti che permettono ad una persona di iniziare a conoscere e conoscersi, il più liberamente possibile.
Il Ministro parla di essere più competitivi e vicini alle modalità del resto dei paesi europei, io non sono molto convinta che il nostro peggior difetto sia quell’anno in più al momento della fine della scuola superiore.
Rachele Bindi
23 maggio 2014