Sei qui: Home » Libri » Attenzione, i libri per bambini contengono troppi stereotipi familiari

Attenzione, i libri per bambini contengono troppi stereotipi familiari

Nell'antico immaginario collettivo, la struttura che veniva data del nucleo famigliare era quella in cui la madre provvedeva alla cura dei bambini e della casa, mentre il padre era impegnato nel lavoro fuori. Questa idea stereotipata è ancora molto presente nelle illustrazioni delle storie dei libri per bambini...

Una recente indagine condotta dalla Shepherd University ha rivelato come nei libri per l’infanzia vi siano ancora troppi stereotipi legati ai ruoli all’interno della famiglia, che rischiano di esser dannosi per le aspirazioni future dei bambini

MILANO – Nell’antico immaginario collettivo, la struttura che veniva data del nucleo famigliare era quella in cui la madre provvedeva alla cura dei bambini e della casa, mentre il padre era impegnato nel lavoro fuori. Questa idea stereotipata è ancora molto presente nelle illustrazioni delle storie dei libri per bambini. Sono questi i dati emersi da un recente studio condotto dalla Shepherd University ed apparsa sul magazine Salon.

LIBRI PER BAMBINI ANCORATI AL PASSATO – “Le illustrazioni nei libri per bambini abbracciano la tradizione” ha affermato un gruppo di ricercatori guidato dalla sociologa della Shepherd University Amy DeWitt. “E’ molto più probabile che le mamme vengano ritratte in veste di custodi del focolare domestico mentre gli uomini come coloro che lavorano fuori casa”. DeWitt e i suoi colleghi hanno analizzato un campione di 300 dei 1400 libri per bambini presenti in catalogo. Quell’elenco contiene i volumi “selezionati da un comitato consultivo dei bibliotecari illustri”, ed è stato usato “per aiutare la scuola e le numerose biblioteche a selezionare libri di qualità” hanno scritto i ricercatori nella rivista Sex Roles.

LE FIGURE FAMILIARI NEI LIBRI DAL ‘900 AD OGGI – I libri sono stati divisi per data di pubblicazione, partendo da un gruppo di 50 pubblicati tra il 1900 e il 1959. Altri 50 volumi sono stati scelti tra le pubblicazioni Dagli anni Sessanta agli anni Novanta, mentre gli ultimi 50 volumi rappresentano le pubblicazioni degli anni 2000. I ricercatori hanno osservato specifiche azioni compiute dai genitori, e si sono concentrati su chi, tra il padre o la madre, erano i soggetti che le compivano. Le azioni sono state suddivise in comportamenti di aiuto e sostegno ed affetto ai figli la preparazione dei pasti e la pulizia della casa e dei bambini, i comportamenti cosiddetti “autoritari”, come i rimproveri, tutto quanto concerne direttamente la sfera dei figli, come ad esempio il giocare con loro o l’accompagnarli a scuola, ed in ultimo il lavoro fuori casa.

RUOLI FAMILIARI STEREOTIPATI – Come prevedibile, sono state riscontrate tantissime azioni stereotipate. Ma, contrariamente alle loro aspettative, questa tendenza non è scemata nel corso del tempo. “Le madri nei libri erano molto più propense a svolgere azioni che comprendevano qualsiasi tipo di attenzione nei confronti dei figli, comprese le espressioni verbali e fisiche di tenerezza ed amore” hanno scritto i ricercatori. Al contrario, i padri erano dipinti come coloro che partecipavano molto di più al gioco con i figli. Vi era molta più probabilità che venissero dipinti come capifamiglia: il 26,6% dei padri lavorava fuori casa, rispetto al 5,6% delle madri”. I ricercatori hanno osservato come questi stereotipi siano diminuiti troppo lentamente nel corso dei decenni rispetto alla reale evoluzione della società.

RAPPRESENTAZIONI TROPPO LONTANE DALLA REALTA’ – “I padri, nei libri pubblicati negli anni 2000, hanno dimostrato un incremento della loro operatività anche per quanto concerne le faccende di casa e la cura dei figli, e le madri hanno dimostrato di possedere impegni professionali anche al di fuori delle mura domestiche. Queste tendenze non hanno tuttavia una grande rilevanza statistica, in quanto simili caratteristiche si riscontrano anche nei testi pubblicati negli anni Settanta, ma poi sono andate scemando. In particolare negli anni Settanta, periodo nel quale i ruoli legati ai generi hanno cominciato ad essere seriamente messi in discussione, i padri venivano rappresentati

GLI STEREOTIPI MINANO LE ASPIRAZIONI DEI GIOVANI LETTORI –  Tuttavia questa tendenza, come già affermato, si è stabilizzata nei decenni successivi. I ricercatori sostengono che questa ostinazione di stereotipi siano dannosi per bambini, in quanto rischiano di fornire loro una visione distorta della realtà e di mutare le loro aspirazioni e la loro indipendenza. “Vedendo costantemente la figura della madre impegnata nelle faccende domestiche e i padri impegnati in lavori fuori casa, i bambini si costruiscono aspettative errate rispetto ai ruoli che dovranno assumere da adulti”. “Se le bambine in particolar modo continuano ad avere come riferimenti questi stereotipi errati, il rischio è che si facciano l’idea che le opportunità per le donne nella nostra società sono limitate ai lavori in casa, e che quindi le loro personali propensioni, inclinazioni ed aspirazioni vengano mutate”.

23  luglio 2013

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione Riservata