Due nuove nomine, tutte al femminile, per i vertici dell’AIB, l’Associazione Italiana Biblioteche. Enrica Manenti è il nuovo Presidente, mentre Maria Abenante assume la carica di Vicepresidente. Ovvero quando le quote rosa vincono anche in cultura
MILANO – Enrica Manenti è il nuovo Presidente dell’AIB Associazione Italiana Biblioteche, mentre Maria Abenante assume la carica di Vicepresidente. Il nuovo CEN – Comitato Esecutivo Nazionale dell’AIB, costituito da Enrica Manenti, Maria Abenante, Anna Maria Tammaro, Francesca Cadeddu, Anna Maria Vitale, Corrado Di Tillio e Pieraldo Lietti, ha riconfermato Monica Rossi quale segretario generale.
CAMBIO AL VERTICE – Enrica Manenti succede a Stefano Parise, eletto nel 2011 e capace di ottenere in soli tre anni importanti risultati nella tutela e nel rilancio della professione bibliotecaria. Sotto la sua presidenza da segnalare il successo delle prime due edizioni del Bibliopride di Napoli (2012) e Firenze (2013), o ancora gli Stati Generali dei Professionisti del Patrimonio Culturale svoltisi a Milano nel novembre 2012 e organizzati insieme alle Associazioni rappresentative dei Musei (ICOM) e degli Archivi (ANAI).
IL NUOVO PRESIDENTE – Enrica Manenti è laureata in Storia presso l’Università di Bologna, ha conseguito il Diploma di Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso l’Archivio di Stato di Modena ed il Diploma post-laurea in Museologia e Museografia presso il Politecnico di Milano. Ha ricoperto ruoli di spicco presso le istituzioni e anche presso la stessa AIB, di cui è socia dal 1992.
I PRIMI INTERVENTI – Nell’ottica di una biblioteca sempre più orientata al futuro, diventa prioritaria la necessità di sostenere la campagna di sensibilizzazione “The right to e-read”, per promuovere presso i cittadini e le istituzioni, il tema della lettura digitale in biblioteca.
L’obiettivo è quello di ottenere una riforma della legislazione in materia di diritto d’autore in grado di permettere alle biblioteche di comprare e-book a prezzi accettabili , e di conseguenza offrire agli utenti il libero accesso al prestito di e-book, anche per le edizioni più recenti, come accade con i libri a stampa. Attualmente, l’accesso ai contenuti online è un servizio non soggetto al regime di esaurimento comunitario, cosicché i titolari dei diritti sono liberi di decidere se consentire l’accesso ad un contenuto, con quali modalità, per quanto tempo, e a quali condizioni tecniche ed economiche. Ciò significa che sono gli editori, e non i bibliotecari, ad avere il potere decisionale sulle collezioni e sui servizi digitali delle biblioteche. L’effetto ricade a cascata sui cittadini, che di fatto, hanno a disposizione pochi contenuti digitali e fortemente vincolati.
IL RUOLO DELEL BIBLIOTECHE – Il secondo atto ufficiale del nuovo Direttivo AIB è invece quello di sottoporre a tutti i Sindaci italiani l’esigenza di affermare la specificità professionale dei bibliotecari e il ruolo fondamentale delle biblioteche di ente locale in Italia: «Le biblioteche hanno una precisa fisionomia, legata alla mediazione e all’alfabetizzazione informativa, alla documentazione, allo studio, all’accesso alla conoscenza contenuta nei libri e disponibile in rete», sottolinea Enrica Manenti.
24 maggio 2014
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