Oggi ricorre l’anniversario di morte di uno degli scrittori americani più noti e controversi: Jack Kerouac, ricordato anche per essere stato il padre del movimento letterario della Beat Generation
MILANO – Le opere più conosciute sono “Sulla strada”, considerata il manifesto della Beat Generation, “I sotterranei”, “I vagabondi del Dharma” e “Big Sur”, che narrano dei suoi viaggi attraverso gli Stati Uniti e delle brevi permanenze in qualche località. Jack Kerouac moriva nel 1969 all’età di 47 anni. Oggi, in occasione dell’anniversario della sua scomparsa, abbiamo selezionato i suoi aforismi più celebri.
“Devo essere felice o morire, perché la mia condizione terrena è piena di una tristezza insostenibile e io do la colpa a Dio anziché a me stesso.”
“Gli esseri umani seminano il proprio terreno con guai e inciampano nei macigni della loro stessa falsa erronea immaginazione, e la vita è dura.”
“Per me l’unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano, come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Oooohhh!”
“Sembra che io abbia una costituzione che non regge l’alcol e ancor di meno l’idiozia e l’incoerenza.”
“Voglio essere considerato un poeta jazz che suona un lungo blues in una jam session d’una domenica pomeriggio.”
“Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati. Dove andiamo? Non lo so, ma dobbiamo andare.”
“A me piacciono troppe cose e mi ritrovo sempre confuso e impegolato a correre da una stella cadente all’altra finché non precipito.”
“Una macchina veloce, l’orizzonte lontano e una donna da amare alla fine della strada.”
“C’è sempre qualcosa di più, un po’ più in là… non finisce mai.”
“Quella strada del passato si srotolava confusamente di fianco a noi come se la tazza della vita si fosse rovesciata e ogni cosa fosse impazzita.”
21 ottobre 2014
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