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10 frasi tratte da Cime tempestose di Emily Brontë che sono lezioni d’amore

Scopri 10 frasi indimenticabili tratte da "Cime tempestose" di Emily Brontë che catturano l'essenza di questa opera classica.

Pubblicato per la prima volta nel 1847 sotto lo pseudonimo maschile Ellis Bell, Cime tempestose (Wuthering Heights) è l’unico e straordinario romanzo di Emily Brontë, una delle tre sorelle che hanno segnato la letteratura inglese dell’Ottocento. Fu accolto inizialmente con sgomento e critiche feroci: troppo cupo, troppo passionale, troppo “incontrollato” per i canoni vittoriani. Eppure, oggi è riconosciuto come uno dei capolavori assoluti del romanzo gotico e romantico.

Il cuore del romanzo pulsa nel legame inestricabile e distruttivo tra Heathcliff e Catherine: un amore che trascende la morte, che sfida la morale, la logica e persino il tempo. In un’ambientazione selvaggia come le brughiere dello Yorkshire, Cime tempestose ci racconta una storia di passioni estreme, vendette famigliari, identità spezzate e legami eterni.

Attraverso queste dieci frasi indimenticabili, scopriamo la profondità e la violenza emotiva di un romanzo che ancora oggi ci turba, ci seduce e ci fa riflettere sull’amore, il destino e la natura umana.

Curiosità su Cime tempestose e Emily Brontë: lo sapevi che…

Emily Brontë pubblicò Cime tempestose un anno prima di morire, all’età di soli 30 anni.

Il libro fu accolto con shock: l’amore tra Catherine e Heathcliff venne giudicato scandaloso e persino “immorale”.

Solo nel Novecento il romanzo fu rivalutato, diventando un classico imprescindibile della letteratura gotica e romantica.

Emily non scrisse mai un secondo romanzo. Era schiva, solitaria, profondamente legata alla natura e alla sua casa nello Yorkshire.

Le brughiere che fanno da sfondo al romanzo esistono realmente: sono i paesaggi attorno a Haworth, dove viveva la famiglia Brontë.

10 frasi tratte da Cime tempestose di Emily Brontë che ci parlano d’amore, tormento e destino

Le frasi tratte da Cime tempestose ci parlano di un amore assoluto, disordinato, viscerale, che sfida ogni regola e resiste oltre la morte. Un amore che non consola, ma scuote. Non tranquillizza, ma spinge a interrogarsi. Emily Brontë ci mostra che l’amore autentico non è mai semplice, e che chi lo vive davvero è destinato a cambiare, a perdersi, forse anche a ritrovarsi in un’altra forma.

In un’epoca che spesso semplifica il sentimento amoroso, Cime tempestose ci restituisce la sua complessità: ci ricorda che amare può voler dire anche soffrire, trasformarsi, rinunciare. Ma soprattutto, che ci sono legami che né il tempo né la morte possono spezzare.

1.
Qualunque cosa siano fatte le nostre anime, la sua e la mia sono uguali.
– Capitolo IX

Una delle dichiarazioni d’amore più potenti della letteratura. Catherine riconosce che tra lei e Heathcliff c’è una comunione d’essenza che va oltre il corpo, la società, persino oltre il bene e il male.

 

2.
Non posso vivere senza la mia vita! Non posso vivere senza la mia anima!
– Capitolo XVI

Il grido disperato di Heathcliff dopo la morte di Catherine. Il loro legame è così totale da rendere insopportabile anche solo l’idea della separazione: Catherine è la sua vita e la sua anima.

 

3.
Lui è sempre, sempre nella mia mente… non come un piacere, come il mio proprio essere.
– Capitolo IX

L’amore di Catherine per Heathcliff non è idealizzato: è una presenza costante e dolorosa. Non è qualcosa che sceglie, ma qualcosa che è.

 

4.
Se tutto il resto perisse, e lui rimanesse, io continuerei ad esistere.
– Capitolo IX

Un’altra frase simbolo del romanzo. Catherine non misura il suo amore con il mondo esterno: la sopravvivenza di Heathcliff è la condizione stessa della sua esistenza.

 

5.
Il mio grande tormento in questo mondo è il mio Heathcliff.
– Capitolo IX

Amore e dolore sono inseparabili nel romanzo. Heathcliff non è solo l’amato, ma anche la causa principale della sofferenza di Catherine. La passione, qui, è tormento.

 

6.
Chi è stato colpito dal fulmine non teme più il tuono.
– Capitolo XXXIII

Una metafora che parla di chi ha conosciuto il dolore assoluto: dopo un trauma devastante, nulla fa più paura. Una frase che riflette bene l’evoluzione interiore dei personaggi, soprattutto Heathcliff.

 

7.
La mia grande miseria in questo mondo è stata Heathcliff.
– Capitolo IX

Una variazione sul tormento d’amore. Il legame tra Catherine e Heathcliff è totalizzante, tanto da diventare anche fonte di disperazione, eppure non può essere spezzato.

 

8.
Vedo un giorno in cui saremo uniti senza lacrime, senza inquietudine, come spiriti.
– Capitolo XXIX

Una frase che anticipa la concezione di un amore eterno, oltre la morte. Heathcliff sogna un’unione mistica, spogliata del dolore terrestre.

 

9.
Le brughiere e il cielo sembrano più vicini a lui di qualsiasi creatura umana.
– Capitolo XXXIV

Un’immagine che descrive l’essenza selvaggia di Heathcliff, uomo profondamente connesso con la natura ma distante dalla società. L’opposizione tra civilizzazione e istinto attraversa tutto il romanzo.

 

10.
Il tempo porta via ogni cosa, tranne ciò che non possiamo dimenticare.
(Frase attribuita nell’adattamento cinematografico e nelle riletture moderne)

Una riflessione più tarda, non presente testualmente nel romanzo ma profondamente coerente con lo spirito di Cime tempestose: il tempo può scorrere, ma certi legami e certi dolori rimangono impressi per sempre.

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