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Candida Höfer, la fotografa tedesca che immortala gli spazi pubblici

La Fondazione Bisazza per il Design e l'Architettura Contemporanea rende omaggio alla fotografa tedesca Candida Höfer, con la mostra ''Candida Höfer. Immagini di Architettura''...

Una mostra fotografica per celebrare l’attività di una delle più influenti fotografe tedesche: Candida Höfer, in mostra alla Fondazione Bisazza. Inaugurata il 9 maggio e visitabile fino al 27 luglio.

MILANO – La Fondazione Bisazza per il Design e l’Architettura Contemporanea rende omaggio alla fotografa tedesca Candida Höfer, con la mostra ‘Candida Höfer. Immagini di Architettura’, un percorso attraverso una selezione di fotografie di architetture classiche e contemporanee in grande formato, scelte direttamente dall’autrice, che saranno esposte fino al 27 luglio 2014.

GLI SPAZI DI CANDIDA HOFER – Da sempre protagonisti nelle immagini di Candida Höfer gli interni di spazi pubblici – musei, biblioteche, archivi, teatri, uffici, banche, palazzi storici e stazioni della metropolita–fotografati secondo la tecnica dell’inquadratura semplice e della ripresa distanziata, privi di figure umane e illuminati rigorosamente dalla sola presenza della luce naturale. Si tratta di scatti caratterizzati da una nitidezza unica nel suo genere e realizzati senza qualsiasi tipo di ritocco digitale. Templi della conoscenza e del sapere che, così presentati, consentono ad ogni spettatore di stabilire un rapporto esclusivo con il luogo ritratto, immedesimandolo in una contemplazione solitaria, che gli permette di cogliere ogni minimo dettaglio, reso altrimenti invisibile.

 

PAROLA ALL’ARTISTA – “Il soggetto del mio lavoro sono gli spazi pubblici e istituzionali. Io li preferisco quando non sono ancora invasi dal pubblico. È allora che questi stessi sanno raccontare di più sulle persone che li vivono o li hanno vissuti. Gli spazi parlano di luce, ecco perché li immortalo nella luce stessa in cui li trovo, naturale o artificiale che sia. Gli spazi hanno delle funzioni. Le funzioni creano analogie. Io sono affascinata dalla differenza in queste analogie”.

12 maggio 2014

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