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Atene dice “no” a Gucci, la sfilata sull’Acropoli non si farà

"Il carattere culturale dei monumenti dell’Acropoli è incompatibile con questo evento”. La Grecia dice no alla sfilata di Gucci

MILANO – “Il carattere culturale unico dei monumenti dell’Acropoli, dichiarato patrimonio dell’Unesco, è incompatibile con questo evento”. Con queste parole il KAS (Consiglio centrale archeologico greco) dice no a Gucci, una delle maison più importanti del mondo, respingendo la richiesta di poter sfilare sull’Acropoli di Atene.

PATRIMONIO DELL’UMANITÀ – La casa di moda fiorentina aveva incontrato le autorità elleniche per esplorare la possibilità di organizzare un defilé ad Atene: su una lunga passerella tra il tempio di Eretteo e il lato nord del Partenone avrebbero dovuto sfilare, il prossimo giugno, gli splendidi abiti della casa maison. La Grecia però non ci sta e rifiuta la proposta di Gucci che, secondo quanto riportato dai giornali ellenici, aveva offerto un sussidio di due milioni di euro (notizia poi smentita dall’azienda). “L’Acropoli non è solo un sito del patrimonio mondiale, ma un simbolo per tutta l’umanità, che non può includere operazioni commerciali […] il nostro paese è in una situazione finanziaria difficile, ma ciò non significa che possiamo concedere il simbolo del patrimonio mondiale a una sfilata” ha dichiarato il Ministro della Cultura Maria Andreadaki Vlazaki.

LA CULTURA NON HA PREZZO – La notizia ha fatto il giro del mondo riaprendo il dibattito tra chi pensa moda e cultura siano legate tra loro e chi, invece, pensa che non ci sia alcuni tipo di legame tra le due. “Concedere l’uso dell’Acropoli sarebbe stata un’umiliazione” ha commentato il quotidiano “Kathimerini”. Perché certe cose non hanno prezzo e l’anima della Grecia non è in vendita.

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