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Musei, nominati i nuovi direttori statali

Dario Franceschini ha reso noti i nomi dei nuovi direttori dei musei statali. Dal 5 novembre si insedieranno 114 funzionari scelti tra storici dell’arte, architetti e archeologi.

MILANO – Quest’estate è stato un tema caldo, che ha portato ad un animato confronto tra storici dell’arte, critici, docenti e addetti ai lavori. La scelta del ministro dei beni culturali Dario Franceschini di selezionare per i più importanti musei italiani 20 nuovi direttori, tra cui molti stranieri, aveva fatto nascere numerose polemiche. Adesso la riforma Franceschini si completa con la nomina dei direttori dei musei statali non dirigenziali. Selezionati tra il personale interno del ministero, sono 114 – tra funzionari storici dell’arte, architetti e archeologi – le figure che dal 5 novembre entreranno nel pieno delle loro funzioni per guidare queste nuove realtà chiamate a dotarsi di un proprio statuto e adottare una contabilità certa e trasparente.

I NUOVI DIRETTORI SELEZIONATI – In particolare, si tratta di 48 storici dell’arte (42% del totale degli incaricati), 36 archeologi (31,5%) e 30 architetti (26,5%). La gestione sarà divisa in aree funzionali, con un responsabile per le collezioni, lo studio, la ricerca e la didattica, il marketing, il fundraising, l’amministrazione e la sicurezza.

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TRASPARENZA ECONOMICA – Lo statuto, messo a punto di concerto con i direttori dei rispettivi poli museali regionali, definirà l’identità di ogni singolo museo. La contabilità trasparente – non un vero e proprio bilancio, quanto un documento contabile – permetterà per la prima volta di rendere chiaro quanto ogni istituto riceve e ricava in termini di risorse e come impiega tali risorse.

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DIVISIONE DEI COMPITI – I musei statali italiani, così come prevedono le linee guida dell’International Council of Museums, si articoleranno in aree professionali: accanto al direttore potrà essere nominato un curatore e conservatore delle collezioni incaricato anche delle attività di studio, ricerca e didattica, un responsabile dei rapporti con il pubblico, del marketing e della raccolta fondi, un responsabile dell’amministrazione e un responsabile per gli allestimenti e la sicurezza.

UN SISTEMA MUSEALE MODENRO – “Finalmente il nostro Paese – dichiara il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – si è dotato di un sistema museale statale moderno e dinamico. I musei non sono più meri uffici delle Soprintendenze ma, come avviene in tutto il mondo, realtà a sé stanti, capaci di gestire programmazione e risorse. Un deciso salto in avanti verso la piena valorizzazione del patrimonio culturale nazionale”.

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