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Avanguardia russa a Torino. Da Malevič a Rodčenko, in mostra i capolavori dalla collezione Costakis

Ammirata e famosa a livello internazionale, giunge per la prima volta in Italia dal Museo Statale d’Arte Contemporanea di Salonicco a Torino, dal 3 ottobre 2014 al 15 febbraio 2015...

In mostra a Torino da Salonicco, per la prima volta in Italia, i capolavori della spettacolare collezione raccolta da George Costakis: l’uomo che, sfidando i divieti del regime stalinista, raccolse e salvò dall’oblio l’arte sperimentale russa del primo Novecento

 

MILANO – Ammirata e famosa a livello internazionale, giunge per la prima volta in Italia dal Museo Statale d’Arte Contemporanea di Salonicco a Torino, dal 3 ottobre 2014 al 15 febbraio 2015, nel centralissimo Palazzo Chiablese, un nucleo fondamentale dell’eccezionale collezione d’Avanguardia russa di George Costakis: l’uomo che nella Mosca degli anni immediatamente seguenti la Seconda Guerra Mondiale, sfidando i divieti e gli ostracismi del regime stalinista, decise di raccogliere metodicamente testimonianze dell’arte sperimentale russa d’inizio secolo, salvando dalla distruzione e dall’oblio questa componente vitale della cultura del Novecento.

COSTAKIS E LE ORIGINI DELLA SUA COLLEZIONE – In contatto con le famiglie e gli amici degli artisti, oltre che con i pittori ancora in vita, Georgij Dionisovič Costakis, che lavorava come autista prima all’Ambasciata greca e poi in quella canadese, diede vita a una raccolta straordinaria che fino alla metà degli anni ‘70 conservò nell’appartamento moscovita di Vernadskii Avenue. L’abitazione era divenuta una sorta di straordinario museo privato, fucina per la formazione delle giovani generazioni e luogo d’incontro d’intellettuali, artisti e personalità di tutto il mondo che qui mangiavano, bevevano e discorrevano e dei quali restano ricordi, commenti e messaggi nel librone degli ospiti: da Marc Chagall a Henri Cartier-Bresson, da Nina Kandinsky a Edward Kennedy, da David Rockfeller a Igor Stravinsky.

Nel 1977 Costakis se ne andò da Mosca per stabilirsi in Grecia, dopo un anno trascorso a Roma, lasciando alla Galleria Tretyakov una parte della sua collezione. Il nucleo rimanente di 1277 opere che volle portare con sé, venne acquistato nel 2000, a dieci anni dalla sua morte, dallo Stato Greco divenendo la principale collezione del Museo di Salonicco presso il Moni Lazariston.

LA MOSTRA – “Avanguardia Russa dalla collezione Costakis”, con circa trecento opere esposte, tra cui dipinti, gouaches e acquarelli, lavori d’arte applicata, documenti e un nucleo di un centinaio di disegni sull’architettura costruttivista, si propone come una vera e propria esposizione enciclopedica dell’Avanguardia russa, rappresentativa di tutti i principali movimenti del tempo (dal Nuovo impressionismo e simbolismo al Cubo futurismo, dal Suprematismo al Cosmismo), ricca dei capolavori dei maggiori artisti di quegli anni come Malevich, Popova, Rodcˇenko, Rozanova, El Lissitzky, Stepanova. Un’immersione totale, per comprendere i cambiamenti radicali e rivoluzionari di quello che è stato definito da Camilla Gray “il grande esperimento” dell’arte del XX secolo. Una mostra-evento dunque, mai realizzata nel nostro Paese e con tantissime “prime visioni”.

 

4 febbraio 2015

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