Sei qui: Home » Arte » “Art For The Blind” ora l’Ara Pacis si può “vedere” con le mani

“Art For The Blind” ora l’Ara Pacis si può “vedere” con le mani

Al via il progetto sperimentale unico nel suo genere creato da non vedenti per i non vedenti che li porterà a rivivere le emozioni dell'Ara Pacis

MILANO – L’Ara Pacis continua con l’innovazione: alle offerte multimediali del museo che conserva uno dei più famosi monumenti romani nasce Art For the Blind, progetto sperimentale unico nel suo genere creato e pensato da non vedenti per i non vedenti che li porterà a divenire partecipi delle emozioni che le opere d’arte offrono.

IL PROGETTO – L’innovazione è contenuta in un piccolo anello che verrà indossato dal visitatore, il quale sarà in grado di dialogare con sensori posti sulle riproduzioni delle opere e dei monumenti, che a loro volta attiveranno delle descrizioni audio.  A queste si aggiunge un thermoform, nome tecnico delle mappe tattile, con informazioni utili al movimento e guida alla dislocazione delle opere audio-tattili, per una maggiore autonomia all’interno dello spazio museale. Lungo il percorso il visitatore scoprirà l’Ara Pacis e i suoi segreti, non solo nella disposizione architettonica e nei dettagli artistici, ma nella scoperta dei suoi protagonisti, con installazioni mirate alla ricostruzione dei volti e dei suoni dell’epoca augustea. Il sistema digitale creerà un vero e proprio collegamento sensoriale fra udito e tatto, sostituendo la vista con gli altri sensi, creando un esempio unico di partecipazione e integrazione.

I PROMOTORI – Inaugurato il 14 marzo in forma gratuita, il progetto è sostenuto da enti sensibili al tema: SOI (Società Oftalmologica Italiana), ICM, Istituto dei Ciechi di Milano e IAPB (International Agency for the Prevention of Blindness Italia Onlus) ed è promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con la collaborazione di Antenna – Connecting the world to culture, il supporto tecnologico di Tooteko – Talking tactile e SIFI con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

© Riproduzione Riservata