È stata una delle uscite più attese del mese di aprile. Si tratta di “M. La fine e il principio”, quinto e ultimo volume della saga ideata da Antonio Scurati per raccontare uno dei periodi più bui della storia italiana e uno dei personaggi più controversi che ne sono stati protagonisti: Benito Mussolini.
L’uscita di Antonio Scurati è accompagnata da un esclusivo podcast – di cui vi parleremo più avanti – già uscito con le prime due puntate in occasione del prossimo 25 aprile.
“M. La fine e il principio” di Antonio Scurati
La sinossi del libro
All’indomani della seduta del Gran Consiglio che lo ha deposto, Benito Mussolini viene arrestato e costretto a trascorre il suo sessantesimo compleanno da prigioniero, sull’isola di Ponza. Ha perso tutto, non spera più niente.
Trasferito alla Maddalena e poi in un albergo in cima al Gran Sasso, è liberato dagli uomini di Hitler e messo a capo di uno Stato fantoccio che dovrebbe arginare la risalita degli Alleati. È allora che la bestia ferita tenta il suo ultimo colpo di coda.
Sono i mesi terribili della Repubblica di Salò, degli scontri nelle città tra fascisti e partigiani, della violenza ormai priva di argini, dei bombardamenti a tappeto.
Antonio Scurati ce li racconta a partire da un luogo, Milano, dove la guerra civile tocca il suo apice, e lo fa attraverso le storie delle donne e degli uomini che hanno seguito il Duce fino all’ultimo: dai gerarchi fedelissimi ai “traditori”, dai figli alle amanti, dai fascisti redivivi ai generali di regime.
Un’impresa originale e minuziosa
Con “M. La fine e il principio”, Antonio Scurati porta a compimento la monumentale impresa letteraria che ha ridefinito il modo di raccontare la Storia in Italia.
In questo quinto e ultimo volume della saga dedicata a Benito Mussolini, l’autore si concentra sugli ultimi due anni del regime, dal tramonto del potere al crollo definitivo.
È la resa dei conti, narrata con lo stile inconfondibile che ha reso “M” un caso editoriale e culturale: un intreccio serrato di documento e racconto, in cui la voce narrante si muove tra il romanzo e la testimonianza, tra la cronaca e la coscienza.
Scurati non si limita a ricostruire i fatti: li attraversa con lo sguardo del narratore inquieto, mescolando la precisione delle fonti con il respiro dell’epica tragica.
Ne emerge un ritratto cupo e impietoso, in cui l’uomo Mussolini si fa simbolo dell’abisso morale in cui è precipitata un’intera nazione. È un libro che non cerca redenzione, ma memoria: quella viva, inquieta, necessaria.
Un podcast per ricordare
In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, Antonio Scurati affianca al romanzo un nuovo progetto: il podcast “M – La fine di Mussolini, il principio della libertà”, prodotto da OnePodcast e già disponibile su tutte le principali piattaforme.
In questa serie audio, lo scrittore ripercorre gli eventi narrati nel libro, dando voce agli ultimi, drammatici capitoli della dittatura fascista. Dal 25 luglio 1943, giorno della caduta di Mussolini, alla creazione della Repubblica Sociale Italiana, fino alla resa finale nell’aprile del 1945: una parabola discendente che attraversa i 600 giorni più bui della nostra storia.
Il racconto si fa vivido e doloroso: le deportazioni, le rappresaglie, la caccia agli ebrei, la violenza della banda Koch, il terrore quotidiano. E infine, la morte del duce e di Clara Petacci, e lo scempio di Piazzale Loreto, simbolo crudo della fine.
Ma da quella fine nasce un inizio: quello della libertà, della ricostruzione, del ritorno alla dignità democratica. Scurati, con la sua voce limpida e ferma, ci accompagna in un viaggio necessario per comprendere da dove veniamo, e per non dimenticare mai.