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I versi di Wislawa Szymborska sull’importanza di chi ci sta vicino

Leggiamo questi versi di Wislawa Szymborska in cui ci viene spiegata l'importanza delle persone che per noi non sono fondamentali, perciò più reali

Wislawa Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996, ha saputo esprimere con toccante delicatezza e sottile ironia la complessità dell’esperienza umana. Nei versi della sua poesia “Ringraziamento”, in particolare nel passo:

“Devo molto
a quelli che non amo.
Il sollievo con cui accetto
che siano più vicini a un altro.
La gioia di non essere io
il lupo dei loro agnelli.
Mi sento in pace con loro
e in libertà con loro,
e questo l’amore non può darlo,
né riesce a toglierlo.”

emerge una riflessione profonda sulla natura del sentimento amoroso e sulla libertà che si prova nei confronti di chi non si ama.

Wislawa Szymborska e la dolcezza con cui le persone ci ancorano alla realtà

L’autrice capovolge il pensiero comune secondo cui l’amore sia l’unico stato emotivo meritevole di considerazione e apprezzamento. Al contrario, qui viene sottolineato il valore dell’assenza di amore, dell’indifferenza, non come apatia ma come una condizione di equilibrio e serenità. In un mondo in cui si tende a celebrare il sentimento amoroso come fonte di felicità e realizzazione, la poetessa trova nel distacco una libertà che l’amore non può offrire. Non amare qualcuno significa essere esenti da gelosie, aspettative, ossessioni e sofferenze, permettendo di accogliere con serenità la felicità altrui e di non sentirsi costretti in una dinamica di dipendenza affettiva.

Il primo verso, “Devo molto a quelli che non amo”, introduce immediatamente il paradosso che guiderà tutta la riflessione. Si potrebbe pensare che il maggior debito lo si abbia nei confronti di coloro che amiamo, eppure Szymborska ribalta questa prospettiva: sono proprio coloro che non fanno parte del nostro mondo affettivo più intimo a garantirci una sorta di stabilità. L’amore, con la sua intensità, spesso porta con sé sofferenza, aspettative e vincoli, mentre nei rapporti privi di questo sentimento si sperimenta una leggerezza che può diventare una forma di gratitudine.

L’idea si rafforza nei versi successivi, dove la poetessa descrive il “sollievo” di accettare che le persone che non si amano siano più vicine a qualcun altro. Qui si esprime la libertà dalla possessività, dalla gelosia e dal bisogno di controllo che spesso accompagnano l’amore romantico. Se non amiamo qualcuno, la sua vicinanza ad altri non ci provoca dolore, anzi, ci solleva: possiamo guardare il mondo con maggiore distacco, senza le ansie e le preoccupazioni che l’amore inevitabilmente porta con sé.

Un altro passaggio fondamentale è contenuto nei versi “La gioia di non essere io il lupo dei loro agnelli”. Qui si evoca una metafora potente, che richiama il concetto di predatore e preda, un’immagine che suggerisce come l’amore possa trasformarsi in un rapporto di dominio e sofferenza reciproca. Non amare significa non essere causa di sofferenza, non esercitare alcun potere sugli altri e, di conseguenza, non essere oggetto di un possibile dolore inflitto. Szymborska coglie con grande lucidità il lato oscuro dell’amore, spesso rappresentato come pura beatitudine, ma che invece può rivelarsi anche tormento, possesso e distruzione.

La chiusura del brano, “Mi sento in pace con loro e in libertà con loro, e questo l’amore non può darlo, né riesce a toglierlo”, suggella l’intero discorso. L’amore lega, coinvolge, a volte imprigiona, mentre la non-appartenenza dà respiro e leggerezza. Il poeta sembra suggerire che la vera libertà si trovi proprio nell’assenza del vincolo amoroso, nella tranquilla convivenza con coloro che non amiamo e che non ci amano, un rapporto fondato su una neutralità che non implica né gioie esaltanti né profonde sofferenze.

Wislawa Szymborska e l’arte della leggerezza

Szymborska ci invita quindi a considerare una prospettiva alternativa sull’affettività, ponendo l’accento su un aspetto della vita spesso trascurato: il valore dell’indipendenza emotiva e del distacco sereno. Nella società contemporanea, dove si tende a enfatizzare l’importanza di essere amati e di amare a tutti i costi, questi versi assumono una particolare rilevanza, ricordandoci che esiste una forma di benessere anche nella non-coinvolgimento, nella neutralità dei sentimenti, nel semplice e pacifico stare al mondo senza il peso di legami soffocanti.

In definitiva, la poesia di Wislawa Szymborska riesce ancora una volta a illuminare, con la sua straordinaria profondità e chiarezza, un aspetto della vita umana che spesso resta nell’ombra. Attraverso una riflessione poetica che sfida le convenzioni, ci suggerisce di riconsiderare il nostro rapporto con l’amore e con la libertà, regalandoci un nuovo punto di vista da cui osservare noi stessi e gli altri.

 

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