Considerato uno dei poeti più influenti d’America, Walt Whitman mirava a oltrepassare l’epica tradizionale e a rifiutare la normale forma estetica per riflettere le possibili libertà che si possono raggiungere in America. Nel 1855, pubblicò la raccolta Leaves of Grass; il libro è oggi una pietra miliare della letteratura americana.
Questa poesia, che si intitola “Noi due ragazzi stretti ci avvinghiamo“, parla di amore, di passione, di una coppia “senza paura”, che sa affrontare la vita con grinta e coraggio.
“Noi due ragazzi stretti ci avvinghiamo” di Walt Whitman
Noi due ragazzi che stretti ci avvinghiamo,
mai che l’uno lasci l’altro,
sempre su e giù lungo le strade, compiendo escursioni a Nord e a Sud,
godiamo della nostra forza, gomiti in fuori, pugni serrati,
armati e senza paura, mangiamo, beviamo, dormiamo, amiamo,
non riconoscendo altra legge all’infuori di noi,
marinai, soldati, ladri, pronti alle minacce,
impauriamo avari, servi e preti, respirando aria,
bevendo acqua, danzando sui prati o sulle spiagge,
depredando città, disprezzando ogni agio, ci beffiamo delle leggi,
cacciando ogni debolezza, compiendo le nostre scorrerie.
Il significato di questa poesia
Dove leggere “Noi due ragazzi stretti ci avvinghiamo”
“Noi due ragazzi stretti ci avvinghiamo” è una poesia contenuta nella celebre “Foglie d’erba“, pubblicata nel 1855 e divenuta pietra miliare della poesia statunitense. In questa raccolta, Whitman decide di usare una voce che si rivolge direttamente al lettore, in prima persona, in versi che non si basano su un metro rigido e che scardinano la forma, ma anche il costume, della poesia della tradizione.
Poesia di libertà
Questa poesia incarna alla perfezione lo stile libero e travolgente di Walt Whitman, con il suo verso lungo, il ritmo cadenzato e l’assenza di una struttura rigida.
Il poeta rompe con la tradizione metrica classica, prediligendo un flusso ininterrotto di immagini e azioni che danno un senso di movimento e potenza.
L’uso ripetuto della coordinazione (“e”, “o”) e dell’anafora (con il reiterarsi di “noi due”, “sempre”, “bevendo”) crea una musicalità che rispecchia la libertà e l’energia dei due protagonisti.
Walt Whitman attinge alla tradizione epica americana, recuperando la figura del vagabondo avventuroso, ma la modernizza attraverso una visione democratica e individualista.
La sua poesia, infatti, si allontana dalle convenzioni della letteratura ottocentesca per abbracciare una celebrazione del corpo, dell’amicizia e della vita vissuta senza costrizioni.
Vivere con amore e libertà
I due ragazzi della poesia sono più di semplici compagni di viaggio: rappresentano l’ideale di libertà assoluta, una vita senza vincoli, senza regole imposte dall’esterno.
Si avvinghiano, uniti in un legame che sfida ogni convenzione, muovendosi attraverso il mondo con una forza che incute timore ai benpensanti. Marinai, soldati, ladri: non hanno un’identità fissa, sono tutte queste cose insieme, incarnano l’essenza di chi rifiuta la staticità e le costrizioni sociali.
Il loro è un amore fraterno, fisico e viscerale, che si nutre di azione, di ribellione, di contatto con la natura. Si oppongono alla debolezza e alle leggi, non per distruggere, ma per vivere senza compromessi.
Whitman, con il suo slancio appassionato, non descrive solo due giovani uomini: dipinge un’idea, un sogno di autonomia e vigore che va oltre il tempo e le convenzioni, un inno alla vita che arde nel presente, incurante di ciò che gli altri pensano.
Walt Whitman, il padre della poesia americana
Walt Whitman nasce il 31 maggio 1819 nel Suffolk, negli Stati Uniti. Vive un’infanzia irrequieta, segnata dalle ristrettezze economiche e dal trasferimento della famiglia a Brooklyn. A undici anni interrompe gli studi e inizia a lavorare supportando la redazione di un quotidiano locale, il Patriot.
Grazie a questa esperienza, Whitman impara i trucchi del mestiere e si appassiona al mondo della carta stampata.
Nel frattempo, si avvicina alla fazione politica dei whigs e comincia a concepire un’idea libertaria, democratica e progressista che contribuirà a farlo ricordare dai posteri come un “cantore della democrazia e della libertà”.
Vive momenti di sconforto che lo inducono a tornare a vivere con la famiglia. Lavora, oltre che per diversi giornali locali, anche a scuola, dove insegna usando un metodo innovativo e molto attento alle necessità dei discenti. Infine, fonda anche una sua rivista.
Whitman è ricordato per essere il padre della poesia americana, colui che, per la prima volta, si avvicina al verso libero senza paura di stravolgere la tradizione. Muore a Camden, in New Jersey, il 26 marzo 1892.