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L’Arte della Gioia: la serie evento che porta sullo schermo il capolavoro di Goliarda Sapienza

Dopo aver conquistato generazioni di lettori con la sua potenza narrativa e la sua protagonista indimenticabile, L’arte della gioia di Goliarda Sapienza approda finalmente sul piccolo schermo.

L’arte della Gioia, la serie Sky Original diretta da Valeria Golino, arriva in esclusiva su Sky e in streaming su NOW dal 28 febbraio. Adattamento liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Goliarda Sapienza, il cui destino editoriale è stato segnato da anni di rifiuti da parte delle case editrici italiane, L’arte della Gioia è finalmente stato accolto con entusiasmo, riscuotendo grande successo in Germania e pubblicato in Francia dieci anni dopo la morte dell’autrice. Un capolavoro che solo ora trova la sua piena risonanza.

L’arte della gioia, la serie evento, prodotta da Sky Studios e Viola Prestieri per HT Film e diretta da Valeria Golino, promette di essere una delle produzioni più attese dell’anno, un adattamento ambizioso che cerca di restituire la complessità e la bellezza di un romanzo considerato un capolavoro della letteratura italiana del Novecento.

 L’arte della gioia è un romanzo che ha cambiato la vita di chi l’ha letto, e la serie evento ha il potenziale per fare lo stesso con chi la guarderà. In un momento in cui le storie di donne forti e complesse sono più necessarie che mai, l’adattamento di questo capolavoro di Goliarda Sapienza arriva come un dono, un invito a riscoprire la bellezza e la forza della letteratura.  

Non resta che aspettare il debutto su Sky, pronti a lasciarci conquistare ancora una volta da Modesta e dalla sua arte di vivere. Perché, come scrive Sapienza, “la gioia è un’arte che si impara”, e questa serie promette di essere una lezione indimenticabile.

L’arte della gioia

La serie tv

L’arte della gioia, pubblicato postumo nel 1998 dopo anni di rifiuti editoriali, racconta la vita di Modesta, una donna siciliana nata nel 1900 che, attraverso un’esistenza segnata da tragedie, amori e rivoluzioni, riesce a costruirsi una vita piena e autentica. Dalla povertà dell’infanzia in un convento alla ricchezza di una grande casa nobiliare, dalle lotte politiche agli amori liberi e appassionati, Modesta incarna la ricerca della gioia e della libertà in un mondo dominato da convenzioni e oppressioni.  

La serie, come il libro, segue Modesta attraverso i decenni, esplorando temi come l’emancipazione femminile, la lotta di classe, la sessualità e il potere della resilienza. Con una narrazione coraggiosa e senza compromessi, L’arte della gioia è un ritratto indimenticabile di una donna che rifiuta di essere vittima del proprio destino.  

La Sfida dell’Adattamento  

L’incontro con un tragico incidente che separa, Modesta, dalla sua famiglia segna un punto di svolta nella sua vita. Accolta in un convento, dove la sua intelligenza e determinazione la rendono la protetta della Madre Superiora, la ragazza inizia un cammino di crescita personale che la porterà a entrare nelle grazie della potente Principessa Brandiforti, dove Modesta diventa una figura centrale e indispensabile, conquistando sempre più potere.

Portare L’arte della gioia sullo schermo è un’impresa non da poco. Il romanzo di Goliarda Sapienza è un’opera monumentale, ricca di sfumature psicologiche, digressioni filosofiche e una prosa poetica che sembra sfidare ogni tentativo di traduzione visiva. Tuttavia, la regia di Valeria Golino e la sceneggiatura di Mario Cristiani e Francesca Manieri promettono di rispettare lo spirito del libro, mantenendo intatta la sua forza narrativa e la sua profondità emotiva.

Il romanzo, rifiutato per decenni e finalmente riconosciuto come uno dei più grandi capolavori letterari del Novecento, è stato trasposto in una serie che esplora l’evoluzione della protagonista in un contesto in cui il confine tra il lecito e l’illecito si fa sempre più labile, e dove il desiderio, il piacere e la gioia sono visti come conquiste personali e sociali. La lotta di Modesta è dunque anche quella per il diritto a vivere pienamente, senza remore o inibizioni.

Uno degli aspetti più attesi è la scelta della protagonista. Valeria Golino ha affidato il ruolo della madre superiora  Leonora a Jasmine Trinca, un’attrice capace di incarnare la complessità e il carisma di un personaggio importante quanto quello iconico di Modesta.

Valeria Golino, regista di grande talento e vincitrice di numerosi premi, ha lavorato a stretto contatto con gli sceneggiatori Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo, per dare vita a una serie che ripercorre le tappe della crescita e dell’emancipazione di Modesta. Il quinto episodio è stato diretto da Nicolangelo Gelormini, noto per i suoi lavori in ambito cinematografico e televisivo.

Nel cast, spicca la giovane Tecla Insolia nei panni della protagonista Modesta, una ragazza coraggiosa e audace che conquista lo spettatore con la sua performance sensuale e spregiudicata. Accanto a lei, Valeria Bruni Tedeschi interpreta la principessa Gaia Brandiforti, un personaggio complesso e affascinante, mentre Guido Caprino veste i panni di Carmine, un uomo che gestisce le terre della villa dei Brandiforti. Jasmine Trinca, altra figura di spicco del panorama cinematografico italiano, interpreta Leonora, la madre superiora del convento.

La serie è un viaggio intenso attraverso la crescita personale di Modesta, che affronta sfide difficili e si confronta con i ruoli che la società le impone. La protagonista, pur trovandosi in un contesto segnato dalla tradizione e dalla subordinazione femminile, riesce a infrangere le convenzioni e a costruire la propria identità, senza mai rinunciare al suo desiderio di libertà.

L’arte della Gioia è una serie che, oltre a raccontare la storia di una donna indomita, esplora temi universali come la lotta per l’emancipazione, il diritto alla felicità e la ricerca del piacere, unendo il fascino della storia e della letteratura a una narrazione moderna e coinvolgente. Grazie al sostegno della Regione Siciliana, della Sicilia Film Commission e del Ministero della Cultura, la serie si arricchisce anche di un forte legame con la terra natale di Modesta, un elemento che rafforza l’autenticità e la potenza narrativa della storia.

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Temi e Attualità  

L’arte della gioia è un romanzo che parla al passato, ma guarda al presente. La storia di Modesta, con la sua lotta per l’emancipazione e la sua ricerca della felicità, risuona in un’epoca in cui i diritti delle donne e la libertà individuale sono ancora temi di grande attualità. La serie ha il potenziale per diventare non solo un successo televisivo, ma anche un punto di riferimento culturale, un’opera che stimola riflessioni e dibattiti.  

Inoltre, la scelta di adattare un romanzo così complesso e sfaccettato rappresenta una sfida per l’industria televisiva italiana, spesso accusata di preferire storie più leggere e commerciali. L’arte della gioia potrebbe aprire la strada a nuove produzioni ambiziose, dimostrando che il pubblico è pronto per storie profonde e impegnative.  

Le Aspettative  

L’adattamento di L’arte della gioia è circondato da grandi aspettative. Da un lato, c’è la pressione di soddisfare i fan del libro, che hanno fatto di Modesta un’icona letteraria. Dall’altro, c’è la sfida di conquistare un pubblico più ampio, portando sullo schermo una storia universale che parla di amore, libertà e resistenza.  

Se la serie riuscirà a catturare lo spirito del romanzo, potrebbe diventare un caso culturale, un’opera che, come il libro, lascia un segno indelebile. Con una regia sensibile, una sceneggiatura rispettosa e un cast di talento, L’arte della gioia ha tutte le carte in regola per essere un evento televisivo da non perdere.  

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