È morto improvvisamente il poeta calabrese Lorenzo Pataro. Aveva 27 anni ed era originario di Laino Borgo (Cosenza). Non sono noti i dettagli della sua scomparsa. Tra i colleghi che ne hanno diffuso ai più la triste notizia, il poeta Franco Arminio in un post pubblicato stamattina sui suoi canali social.
La primavera che non è arrivata
In uno dei commenti del suo post, Franco Arminio commenta così:
Quando muore qualcuno andiamo a cercare i momenti in cui ci siamo parlati. adesso spesso ci si parla in forma digitale e resta traccia delle conversazioni. ora leggo di un mio messaggo del 5 febbraio in cui chiedo a lorenzo: come stai? e lui mi risponde “caro periodo complicato, inverno duro, confido nella primavera”. Per Lorenzo la primavera non ha fatto in tempo ad arrivare. E io penso alla solitudine in cui viviamo noi che scriviamo, penso al fatto che a volte le nostre richieste di aiuto vengono scambiate per letteratura….
Lorenzo Pataro
Nato a Laino Borgo nel 1998, Lorenzo Pataro con il suo carattere schivo e malinconico si stava facendo strada nel mondo della cultura con le sue poesie, spesso tenere e piene di umanità. Aveva già ottenuto diversi riconoscimenti e, con la sua raccolta Amuleti, era stato tra i finalisti del Premio Strega Poesia nel 2023 e del Premio Pontedilegno Poesia 2024.
Lorenzo Pataro ha pubblicato la raccolta di poesie “Bruciare la sete” (2018). Sue poesie sono state pubblicate su riviste e blog come «Atelier», «Interno Poesia», «Poesia del nostro tempo», «ClanDestino», «Il sarto di Ulm». Faceva parte della redazione di «Inverso – Giornale di poesia».
“Aveva raggiunto la val Camonica in compagnia del padre, a cui va il mio grande e affettuoso abbraccio – ha detto il poeta, scrittore ed ex docente Giuseppe Grattacaso, che era in giuria nell’ultima edizione del Pontedilegno Poesia, organizzato tutti gli anni nella località bresciana -. La sua scomparsa getta tutti coloro che lo hanno conosciuto in un profondo dolore. Lo ricordo con grandissimo affetto e con amore per i suoi versi. Ho scritto del suo bel libro Amuleti (poesie legate alla sua terra e alla memoria di luoghi e persone) e gli ho chiesto di collaborare all’annuario di poesia I Limoni. Le sue recensioni usciranno sul volume ora in stampa”.
Amuleti
Di Lorenzo Pataro vale la pena ricordare il libro “Amuleti” (2022), opera nel quale emergono tutte le sue qualità, forze e umori. Il territorio, nel quale l’autore si cerca e si palesa, appartiene a un altrove che ingloba l’umano, ma non lo isola e restringe. Il titolo Amuleti fa pensare agli amuleti montaliani, a oggetti e soggetti che modulano i significanti ed estendono i significati.
Nell’epigrafe di Gianni Celati – una delle tre che aprono il libro e sono indubbiamente mappe per un tragitto da compiere – si dice di parole che «chiamano qualcosa perché resti con noi». Quel che resta qui di una fitta elencazione di luoghi, oggetti, animali, piante, stagioni è insieme vigilanza e stupore, attesa trepida e insopprimibile desiderio di essere e di restare.