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Livorno, itinerario alla scoperta dei luoghi di Amedeo Modigliani

A breve uscirà nelle sale l’atteso film dedicato ad Amedeo Modigliani, “Modì”. Per l’occasione, scopriamo i luoghi di Livorno legati al grande artista.

Deciso, coraggioso e appassionato, come del resto sono le sue opere: Amedeo Modigliani sarà presto al cinema, protagonista di Modì, tre giorni sull’ala della follia, il film diretto da Johnny Depp con Riccardo Scamarcio, Luisa Ranieri e Al Pacino. Per l’occasione, esploriamo Livorno, città natale del grande artista innamorato della Francia, scoprendo i luoghi che hanno conservato le tracce del suo passaggio.

Amedeo Modigliani a Livorno

La Casa Natale

Amedeo Modigliani nasce a Livorno il 12 luglio 1884, quartogenito di una famiglia ebraica. Il padre, di origine romana, possiede un’impresa agricola e mineraria in Sardegna, che all’epoca della nascita dell’ultimo figlio si trova in grave dissesto economico. La madre ha nome e cognome francesi perché nata a Marsiglia.

La casa in cui nasce Amedeo è sita in via Roma, al numero civico 38. Qui, su prenotazione, è possibile visitare i luoghi che hanno visto nascere e crescere l’artista. Il palazzetto ha sulla facciata una targa che ricorda la nascita del pittore, e conserva, nonostante il tempo che passa, il fascino del passato.

All’interno delle sale della dimora, che è stata preservata il più possibile per mantenere intatta l’atmosfera vissuta dai Modigliani quando vi alloggiavano, si trova un esaustivo percorso illustrato dedicato all’artista e alla sua vita.

Ma la Casa Natale di Modigliani nasconde anche di più: qui, la madre aveva messo su una raffinata scuola privata di cultura generale e di lingue, che era frequentata dalle famiglie più in vista di Livorno. Insomma, una tappa obbligata per chi si trovi in visita in città.

Piazza Benamozegh e il Cimitero ebraico monumentale

La famiglia di Modigliani aveva origini ebraiche. Se vi trovate a Livorno, non potete escludere una visita ai luoghi della città che raccontano la storia della nutrita comunità ebraica sefardita della città.

Fra i luoghi più iconici figura Piazza Benamozegh, dove un tempo si trovava la sinagoga presso cui Modigliani ricevette il suo bar mitzvah e dove oggi, sulle rovine di questa – distrutta dai bombardamenti bellici – si trova la nuova, imponente sinagoga cittadina, progettata da Angelo Di Castro ed edificata negli anni Sessanta.

Nel corso della storia, gli ebrei livornesi hanno sepolto i propri defunti in diversi luoghi della città. Uno di questi è il Cimitero Ebraico Monumentale in via Ippolito Nievo, dove riposano anche i genitori e i parenti di Amedeo Modigliani.

Lo studio al Mercato delle Vettovaglie

Come è noto, Modigliani non trascorse molto tempo a Livorno. Non appena ne ebbe la possibilità, decise di trasferirsi a Parigi, dove l’ambiente artistico era fertile e variegato anche grazie a una grande libertà politica e culturale.

Nonostante ciò, l’artista dovette tornare a Livorno nel 1909, dopo che parenti e amici preoccupati gli avevano caldamente consigliato di trascorrere un periodo in tranquillità per curare i mali che lo affliggevano.

È in via Gherardi del Testa, all’interno del Mercato delle Vettovaglie, che Modigliani installò il suo studio livornese. Ed è qui che nacquero alcuni dei più grandi capolavori dell’artista.

Il Museo Civico Giovanni Fattori

Ci spostiamo in un luogo che racconta la storia di Livorno e, accanto, racchiude un pezzo di quella di Modigliani.

Il Museo Civico Giovanni Fattori, situato nei locali di Villa Mimbelli, ospita nei suoi corridoi dove il tempo sembra essersi fermato una vasta gamma di opere fra dipinti e sculture dei secoli scorsi. Massimo rilievo, come intuibile dal nome del museo, è conferito alla produzione di Giovanni Fattori e dei Macchiaioli.

Amedeo Modigliani si formò proprio in questo ambiente, e una delle sue opere della prima parte della sua carriera è collocata qui: è Stradina toscana, un olio su cartone datato 1898.

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