Fra pochi giorni ricorre il centosettantesimo anniversario della nascita di Arthur Rimbaud, uno dei poeti più grandi di tutti i tempi.
Anima tanto brillante quanto tormentata e ribelle, Rimbaud ebbe una vita breve e rocambolesca, contrassegnata dalla fuga, dal vagabondaggio, dalla continua ricerca di una libertà mai pienamente realizzata. In questo articolo, per ricordarlo in occasione del suo compleanno ormai imminente, scopriamo alcuni fra i tanti luoghi da lui frequentati nell’arco della breve esistenza – Rimbaud muore a trentasette anni a causa di un tumore al ginocchio -.
Arthur Rimbaud e i suoi viaggi
Impossibile raccontare tutti i luoghi in cui Arthur Rimbaud si è fermato nell’arco della sua vita. Per farlo, non sarebbero sufficienti una decina di fogli.
Esiste un sito francofono, interamente dedicato al poeta maledetto, che racchiude una sezione in cui si elencano tutte le tappe dell’esistenza di Rimbaud, a partire da quella cittadina francese che gli ha dato i natali e che lui non ha mai amato del tutto, Charleville-Mézières.
Poi altre città francesi, e il Belgio, e l’Africa e Cipro, la Germania, l’Austria e persino lo Yemen: sono tantissimi i luoghi che conservano una piccola, talvolta insignificante, traccia del passaggio di Arthur Rimbaud su questa terra. Noi, oggi, ci rechiamo nella sua città natale.
Charleville-Mézières, la città di Rimbaud
La città oggi
Ai tempi del poeta che qui nacque, la città si chiamava semplicemente Charleville. Oggi, Charleville-Mézières accoglie circa quarantaseimila abitanti ed è capoluogo del Dipartimento delle Ardenne, nella regione del Grand Est.
Il luogo ha origini che si perdono nel tempo. Il nucleo primordiale della città fu fondato da Carlo I nel XVII secolo. Nel 1966, sono stati inglobati al suo interno i territori circostanti, fra cui Mézières, cittadina nata nel X secolo che oggi contribuisce a dare il nome al posto.
Alla scoperta di Arthur Rimbaud
Charleville-Mézières è ricca di tracce che testimoniano il passaggio di Arthur Rimbaud. Esiste un percorso dedicato che illustra le tappe iconiche per scoprire di più sul grande poeta francese, a cominciare dalla sua casa natale, sita in Rue Beregovoy, n.12.
La casa natale
In quella che ai suoi tempi si chiamava Rue Napoléon, nasceva una delle voci più sensazionali della poesia francese. Adesso, al numero 12 di Rue Beregovoy non ci sono case museo o percorsi tematici per scoprire l’autore.
Una semplice targa, alzando gli occhi verso l’alto, testimonia la nascita dell’autore nell’edificio che adesso è occupato da un modesto esercizio commerciale e, ai piani superiori, da nuovi inquilini.
Il trasferimento da adolescente
Procedendo fino alle sponde del fiume che scorre sotto Charleville-Mézières, al numero 7 di Quai Rimbaud, si trova invece l’edificio presso cui il poeta ha abitato da adolescente, dal 1869 al 1875.
Questo è il posto in cui, con tutta probabilità, l’autore ha composto alcune fra le sue poesie giovanili più struggenti e famose. Oggi, lo stabile è visitabile. Ospita il Musée des Ailleurs, uno spazio espositivo dedicato all’altrove e all’immaginario, in cui è possibile immergersi nel mondo del poeta attraverso il solo ausilio del suono e dell’immagine.
Il Vecchio Mulino
Sempre sulle sponde del fiume Mosa troviamo un edificio che tempo fa ospitava il mulino cittadino e che oggi è stato riconvertito in uno spazio museale interamente dedicato al cittadino più illustre di Charleville.
Con supporti audiovisivi e documenti d’epoca, il percorso mira a ricostruire la vita del poète maudit con accenni anche ai suoi legami più forti e tormentati (es. Paul Verlaine). Un luogo da non perdere per scoprire di più sul grande autore.
La tomba di Rimbaud
Infine, dopo essere passati dalla biblioteca cittadina e in visita alla statua sita al numero 20 di Quai Charcot, è imprescindibile una passeggiata al cimitero di Charleville, dove oggi riposa il corpo di Rimbaud e dove, grazie alla presenza di una buca postale, è possibile recapitare all’autore il proprio messaggio.