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“Il vero nome di Rosamund Fischer”, il nuovo romanzo di Simona Dolce sulla figlia del comandante di Auschwitz

“L’inganno di un’infanzia felice all’ombra di Auschwitz”: è questo il sottotitolo dell’avvincente romanzo di Simona Dolce, “Il vero nome di Rosamund Fischer”.

Cosa succede quando per una vita intera hai cercato di fuggire da te stessa e dal tuo passato doloroso, di essere una persona diversa, nuova? Cosa accade quando la fragile bolla entro cui ti sei rinchiusa per sopravvivere si infrange definitivamente? Con “Il vero nome di Rosamund Fischer”, Simona Dolce ce lo racconta attraverso la vita di Rosamund Fischer, il cui vero nome era Inge Brigitte, che per tutta la vita ha finto di non essere la figlia del comandante del campo di concentramento di Auschwitz. Scopriamo insieme l’ultimo, avvincente romanzo di Simona Dolce.

“Il vero nome di Rosamund Fischer” di Simona Dolce

La sinossi del libro

Rosamund Fischer ha ottant’anni e vive ad Arlington, in Virginia. Un giorno squilla il telefono e la voce di un uomo pronuncia il suo vero nome, Inge Brigitte. La donna si trova catapultata nel 1940: in Europa infuria la guerra, e Inge Brigitte e i suoi fratelli trascorrono un’infanzia idilliaca. Ma è davvero così perfetta?

I bambini non sanno di vivere accanto a un campo di concentramento; non sanno che le domestiche, il giardiniere, le sarte, il barbiere sono tutti prigionieri; non sanno che il padre, Rudolf Höss, è in realtà il comandante di Auschwitz.

All’età di diciassette anni, Inge Brigitte decide di scappare dal suo nome e dalle macerie della Germania postbellica; assume una nuova identità, quella di Rosamund Fischer, e si trasferisce a Madrid, dove diventa indossatrice per Cristóbal Balenciaga, il più grande couturier del mondo. Frequentando l’alta società, incontra l’uomo che sposerà e con cui si stabilirà negli Stati Uniti.

Dopo tanti anni trascorsi a crearsi una vita diversa, lontana dai riflettori della storia, il passato bussa improvvisamente alla sua porta e lei decide di svelare, per la prima volta, la sua verità.

Chi è nel profondo quella donna, è Rosamund o è ancora la piccola Inge Brigitte? Simona Dolce, grazie a un’accurata documentazione storica, ci racconta una figura femminile inedita e controversa, intrappolata nelle menzogne e incapace di ricucire i propri ricordi con la memoria della più grande tragedia del Novecento.

La sua scrittura nitida e acuminata scandaglia le ambiguità di una famiglia illusoriamente perfetta, ci interroga sulle infinite maschere che il male può indossare nel quotidiano e su come la dedizione verso un mondo ideale, grande quanto una villetta con giardino, possa diventare un’ossessione accecante e crudele.

Se il passato bussa alla tua porta

“Prima di quel momento, per tutta la vita, mi ero cullata nell’idea che nessuno mi avrebbe mai scoperta. E invece, all’improvviso, il passato mi cercava”.

Inizia con l’infrangersi di un’illusione “Il vero nome di Rosamund Fischer”. La donna, ormai ottantenne, è costretta a fare i conti con la verità che ha nascosto a tutti – nell’intento di nasconderla anche a se stessa – dopo una telefonata in cui qualcuno la chiama col suo vero nome, quello che lei non ha mai più usato dopo essere fuggita da un passato orrido e angosciante.

Inge Brigitte è la terzogenita del comandante di Auschwitz. Ha vissuto tutta la sua infanzia all’ombra del campo di concentramento polacco nell’illusione di una vita idilliaca.

Ciò che separava la sua sontuosa villa dall’orrore nazista era soltanto un muro. “Il vero nome di Rosamund Fischer” è un romanzo appassionante, che strega il lettore, sempre più curioso di scoprire cosa nasconde la storia della misteriosa donna, ma è anche un romanzo profondo e commovente, che racconta tanto di ciascuno di noi attraverso il filtro della storia.

Chi è Simona Dolce

Simona Dolce (1984) è una scrittrice di origine palermitana che ormai da anni vive e lavora a Roma. Ha esordito nel mondo della narrativa con “Madonne nere”, romanzo pubblicato nel 2008. Si è occupata anche di narrativa per bambini. Uno dei suoi libri più significativi è proprio indirizzato ai più giovani e si intitola “La mia vita all’ombra del mare”. Oggi, Simona Dolce è redattrice di Nuovi argomenti e collabora con diverse riviste e case editrici.

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