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“Io sono così”, la poesia di Luigi Pirandello sulle molteplici identità dell’uomo

Luigi Pirandello in questa poesia, dopo una lucida descrizione della società del tempo, sottolinea la sua personalità multiforme, particolare e mutevole.

“Un uccello senza nido, questo sono io”. Così scrive Luigi Pirandello in questa poesia in cui, dopo una lucida descrizione della società del tempo, sottolinea la sua personalità multiforme, particolare e mutevole. Specchio perfetto della sua poetica.

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In un mondo di finzione, io sono così

Quello che c’è intorno a noi è una grande “pupazzata”, se vogliamo dirlo con le parole del poeta. Un mondo fatto di ipocrisie e finzioni, falsi legami, vere e proprie maschere.
La vita sembra dissolversi in una società senza radici, e così l’uomo perde ogni certezza.
Quella di Luigi Pirandello è una visione molto negativa della vita ma anche della realtà circostante. Pirandello, infatti, si inscrive perfettamente in un periodo storico e culturale dove l’identità dell’uomo viene messa in discussione sul piano filosofico, scientifico e ovviamente culturale. Quando il mondo mente, Pirandello sceglie di non mentire, mettendo in luce la fluidità della sua persona, un “uccello senza nido”.

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Luigi Pirandello

Luigi Pirandello, nato in Sicilia nel 1867 e morto a Roma il 10 dicembre 1936, è stato un drammaturgo, scrittore e poeta italiano. Vincitore anche del del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Avendo messo in luce le grandi contraddizioni e difficoltà del suo tempo, ancora oggi è considerato tra i più importanti drammaturghi del XX secolo. Famoso in particolar modo per la sua teorie delle ‘’maschere’’ che ognuno di noi indossa nella quotidianità. Tra i suoi romanzi più importanti ricordiamo sicuramente il Fu Mattia Pascal e Uno, nessuno, centomila.

Io sono così, la poesia

Quando tu riesci a non aver più un ideale,
perché osservando la vita sembra un enorme pupazzata,
senza nesso, senza spiegazione mai;
quando tu non hai più un sentimento,
perché sei riuscito a non stimare,
a non curare più gli uomini e le cose,
e ti manca perciò l’abitudine, che non trovi,
e l’occupazione, che sdegni
– quando tu, in una parola, vivrai senza la vita,
penserai senza un pensiero,
sentirai senza cuore –
allora tu non saprai che fare:
sarai un viandante senza casa,
un uccello senza nido.
Io sono così.

 

Stella Grillo

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