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Sul Corriere, l’intervista a Malala, la coraggiosa studentessa pakistana autrice di un nuovo libro

LA CRITICA QUOTIDIANA - Dalle pagine del Corriere della Sera, Alessandra Farkas propone una interessante e toccante intervista a Malala Yousafzai...

โ€œIo sono Malalaโ€ รจ il libro scritto dalla giovane studentessa pakistana in seguito allโ€™attentato che lโ€™ha vista vittima. La sua battaglia รจ quella di garantire anche alla bambine nel suo Paese il diritto allo studio


LA CRITICA QUOTIDIANA
โ€“ Dalle pagine del Corriere della Sera, Alessandra Farkas propone una interessante e toccante intervista a Malala Yousafzai, la ragazzina pakistana che, a soli undici anni, ha scritto un diario per la Bbc sotto pseudonimo, nella quale denunciava i divieti imposti dai talebani alle bambine di andare a scuola. Dopo lโ€™attentato, costatole quasi la vita, Malala si รจ rifugiata in Inghilterra, dove vive attualmente, e dove ha scritto il suo primo libro dal titolo โ€œIo sono Malalaโ€.


IO SONO MALALA
– Una battaglia per garantire il diritto allo studio delle bambine quella condotta sin dallโ€™etร  di undici anni da Malala, la ragazzina pakistana miracolosamente sopravvissuta allโ€™attentato condotto dai talebani il 9 ottobre dello scorso anno, il cui obiettivo era quello di punire il suo attivismo a favore dellโ€™istruzione in un paese in cui non vi รจ uguaglianza sessuale dei diritti. Il libro che racconta la sua storia, โ€œIo sono Malala. La mia battaglia per la libertร  e lโ€™istruzione delle donneโ€ รจ stato scritto a quattro mani con Christina Lamb ed รจ dedicato โ€œA tutte le ragazze che hanno affrontato lโ€™ingiustizia e sono state zitteโ€.


DISUGUAGLIANZE INACCETTABILI
– Malala ricorda infatti come, a paritร  di classe sociale, suo padre possa vantare un Master, mentre la made sia analfabeta. Il ritratto che emerge della madre รจ quella di una donna come tante altre, con una grande passione: lo shopping. Nonostante le forti differenze culturali, Malala sottolinea come il padre adori la madre e porti profondo rispetto per lei, purtroppo non una consuetudine tra gli uomini pakistani. Candidata al Premio Nobel per la Pace, Malala auspica che questo riconoscimento possa servire a garantire lโ€™istruzione nel suo Paese.


IL RICORDO DELLโ€™ATTENTATO E Lโ€™AMORE PER I LIBRI
– Malala racconta come ciรฒ che maggiormente ricorda del post-attentato siano i libri, ed in particolar modo โ€œIl mago di Ozโ€, uno dei tanti libri inviatole dallโ€™ex primo ministro inglese Gordon Brown. Tra gli altri libri preferiti vi รจ โ€œLโ€™alchimistaโ€ di Paulo Coelho, mentre tra i personaggi non nasconde una adorazione per il presidente degli Stati Uniti Obama. Nonostante le molte passioni occidentali, Malala sottolinea come sia ancora molto fedele al suo Paese e alla cultura pashtun, praticata anche in Inghilterra.


IL SOGNO DI DIVENTARE PRIMO MINISTRO
– Per quanto riguarda il futuro, Malala รจ consapevole del fatto che deve ancora studiare molto per poter acquisire le conoscenze necessarie e mettere a punto un vero piano di cambiamento del suo Paese. Assicura che, in qualsiasi universitร  si recherร , cecherร  di essere sempre la prima della classe, per non deludere il padre. Il suo sogno non รจ piรน quello di diventare medico, bensรฌ di ricoprire un ruolo rilevante allโ€™interno della classe dirigente โ€œNon voglio diventare presidente, una nomina conferita dallโ€™alto, ma primo ministro: una carica elettiva scelta dal popolo , lโ€™unica che possa fare davvero la differenzaโ€.


8 ottobre 2013

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