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Anna Premoli, ”L’Italia inizia ad accorgersi delle potenzialità del self-publising, come dimostra il mio libro”

Un vero caso di successo, o, sarebbe meglio dire, di successo per caso: ''Ti prego lasciati odiare'', è stato scritto dalla consulente finanziaria Anna Premoli...
"Ti prego lasciati odiare" è già un bestseller che ha scalato le classifiche delle vendite in poche settimane: tutto ha avuto inizio da una piattaforma di autopublishing

MILANO – Un vero caso di successo, o, sarebbe meglio dire, di successo per caso: “Ti prego lasciati odiare”, è stato scritto dalla consulente finanziaria Anna Premoli per svagarsi e rilassare la mente in un momento piuttosto impegnativo della sua vita. Pubblicato dal marito attraverso una piattaforma di autopublishing, quasi per gioco, in rete l’e-book ha riscosso un successo dilagato come un’epidemia, tanto da suscitare l’interesse della Newton Compton che l’ha trasformato in un libro cartaceo, ora in vetta alle classiche.

TI PREGO LASCIATI ODIARE –  Una storia d’amore e odio nella quale l’autrice intreccia tutti gli ingredienti classici di una favola d’altri tempi, con castelli, cavalli, balli, un duca con gli occhi azzurri, e condisce il tutto con l’ironia e la contemporanea spietatezza dei frenetici ritmi della City: Ian, nobile economista bellissimo e spietato e Jennifer, brillante avvocato fiscalista, porteranno la propria battaglia fuori dai confini dell’ufficio fino ad accorgersi che la posta in gioco è molto più importante di un affare ben concluso. Anna Premoli ci presenta il libro e la sua vicenda editoriale.

Da cosa è nata l’idea del libro? Cosa l’ha ispirata per la storia di Ian e Jenny?

I due personaggi mi sono venuti in mente in maniera casuale mentre leggevo un romanzo regency. Ho pensato che sarebbe stato simpatico contrapporre un’eroina moderna e senza peli sulla lingua a qualcuno legato invece alle tradizioni.

Può spiegarci la vicenda editoriale del libro?
Il libro è stato scritto solo ed esclusivamente con finalità di anti-stress personale e non sarebbe mai stato pubblicato se non fosse stato per mio marito, a cui devo riconoscere di essere stato molto lungimirante. Pur non essendo il rosa il suo genere, ha pensato che la storia avesse delle potenzialità e l’ha pubblicata tramite una piattaforma di autopublishing. Le recensioni positive dei lettori mi hanno permesso di ottenere grande visibilità su Amazon e iTunes, tanto che la Newton mi ha contattata interessata al romanzo.

Il suo è stato il primo caso di self publishing che ha consacrato l’autore a scrittore di successo. Cosa pensa di questa nuova frontiera dell’editoria?

Indubbiamente la trovo una grande possibilità. All’estero già da anni il self-publishing permette di scovare nuovi scrittori. Noi ci stiamo lentamente arrivando.

Cosa pensa, in generale, dell’editoria digitale? Abbiamo letto che Lei e suo marito siete lettori di e-book. Come è nata questa passione e abitudine?
Mio marito mi ha regalato un Natale di parecchi anni fa il mio primo ebook reader. I dispositivi di allora erano appena agli inizi, tanto che il mio è arrivato direttamente dagli USA. In Italia poi gli ebook erano quasi sconosciuti e io mi sono trovata costretta a leggere quelli in inglese, abitudine che non ho più abbandonato. In generale per una persona che legge tanto e lo fa durante i viaggi la possibilità di avere numerosi libri in un unico dispositivo leggerissimo è un grande vantaggio.

Le piacerebbe continuare a scrivere?
Continuo a scrivere da quando ho scoperto questa passione, specie nei momenti di maggior tensione. Per me è proprio una valvola di sfogo.

9 febbraio 2013

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