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Le parole più difficili della lingua italiana

Da "callido" a "lalofobia" ecco un elenco dettagliato di alcune delle parole più difficili della lingua italiana, che in alcuni contesti può tornare utile conoscere

La lingua italiana è ricca di parole e densa di significati, non tutti di comune conoscenza. Per questo motivo abbiamo chiesto a Fausto Raso, giornalista specializzato in problematiche linguistiche e responsabile della rubrica “Perché si dice“, di elencarci alcune delle parole più difficili della lingua italiana, che in alcuni contesti può tornare utile conoscere.

 

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Le parole più difficili della lingua italiana

 

Briologia – Sostantivo composto con le voci greche “bryon” (muschio) e “logìa” (studio). Branca della botanica nella quale sono descritti e studiati i muschi.

 

Bromologia – Sostantivo tratto dalle voci greche “bròma” (cibo, alimento) e “logia” (studio, discorso). Trattato sugli alimenti.

 

Cachessia – Sostantivo. Dal greco “kakòs” (cattivo) e “exis” (condizione, disposizione). Indica lo stato di salute di un individuo il cui organismo è indebolito, denutrito per il cattivo “funzionamento” dello stomaco.

 

Callido – Aggettivo. Dal latino “callidus” (scaltro, astuto).

 

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Consentaneo – Aggettivo tratto dal latino “consentaneus” (da ‘consentire’) e vale conforme, conveniente, confacente, coerente.

 

Docimastica – Sostantivo, variante di docimasia, dal greco “dokìmasìa” (esame, esperimento, prova). Indica l’«arte» di analizzare i minerali.

 

Entomologia – Sostantivo formato con le voci greche “èntomon” (insetto) e “logia” (studio, discorso). Branca della zoologia che si occupa degli insetti.

 

Etopea o etopeia – Sostantivo. È una figura retorica mediante la quale si indicano, si rappresentano il carattere, l’indole, l’agire, i costumi di un individuo. Dal greco “èthos” (costume, indole) e “poièo” (rappresento, faccio).

 

Epitalamio –  Sostantivo maschile composto con le voci greche “epì” (dinanzi) e “thàlamos” (letto nuziale o giorno delle nozze). Componimento poetico in occasione di uno sposalizio.

 

Erubiscente – Aggettivo tratto dal verbo latino “erubèscere” (arrossire) e vale “che diventa rosso” per vergogna o per pudore.

 

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Faldistorio o faldistoro – Sostantivo maschile tratto dal germanico “Faldastol” (sedia) e questo dal basso latino “faldistorium” e indica un sedile pieghevole (senza spalliera) usato dal papa e dai vescovi in alcune funzioni sacre. In passato era adoperato anche da regnanti e nobili.

 

Flebotomo – Sostantivo maschile e aggettivo, indica la persona che in passato faceva salassi. È composto con le voci greche “phleps” (vena) e “tomos” (che taglia). Attualmente viene adoperato, spregiativamente, per indicare un chirurgo mediocre.

 

Gipsoteca – Sostantivo femminile. Formato con le voci greche “gypos” (gesso) e “thèke” (deposito, raccolta) indica un museo in cui sono esposti calchi in gesso di statue e bassorilievi di illustri artisti.

 

Lalofobia – Sostantivo femminile con il quale si definisce la paura morbosa di parlare; l’avversione alla loquacità. Dal greco “làlos” (loquace) e “fobìa” (timore, paura).

 

Lutolento o lutulento – Aggettivo che significa “fangoso”,

 


Epicedio
 – Aggettivo e sostantivo composto con le voci greche “epí” (per) e “kèdos” (dolore, cura, lutto). Canto o poesia in onore di un morto. Poesia o cantico funebre che gli antichi recitavano prima dell’inumazione.

 

Eteroclito – Aggettivo e sostantivo. In linguistica si dice di verbi, aggettivi e sostantivi che nel corso della coniugazione e declinazione alternano forme con diversa radice (o tema). Dalle voci greche “èteros” (diverso) e “klìnein”

(declinare, coniugare).

 

Eupeptico – Aggettivo e sostantivo. Indica una sostanza che facilita la digestione migliorando il funzionamento dello stomaco. È composto con le voci greche “eu” (bene) e “pèpsis” (digestione).

 

Filogino – Aggettivo e sostantivo. Si dice di chi “ammira” le donne, “amico” delle donne. Vocabolo formato con le voci greche “phìlos” (amico) e “gynè” (donna).

 

Irrefragabile – Aggettivo  che vale “inoppugnabile”, “irrefutabile”, “che non si può contestare”, “che non si può contraddire”. Dalle voci latine “in” (non) e “refragari” (contraddire).

 

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Carpologia – Sostantivo femminile composto con le voci greche “karpòs” (frutto) e “logos” (discorso). Branca della botanica che studia i frutti delle piante.

 

Cervogia – Sostantivo femminile tratto dal latino “cervisia”. Indica una bevanda simile alla birra.

 

Cernecchio – Sostantivo maschile tratto dal latino “cerniculum”, diminutivo di “crinis” (crine). Indica una ciocca di capelli arruffata e penzolante.

 

Clamide – Sostantivo femminile tratto dal greco “chlàmys” (‘mantello’). Indica una sorta di mantello corto, affibbiato su una spalla.

 

Edàce – Aggettivo tratto dal latino “èdax” (logorante, divorante). Vocabolo di carattere aulico.

 

Melologo – Sostantivo maschile composto con le voci greche “mèlos” (canto) e “logos” (discorso). Indica l’esposizione di un testo con accompagnamento musicale.

 

Onusto – Aggettivo tratto dal latino “onustus”, da “onus” (peso). Per estensione vale “carico”, “colmo”, “pieno”.

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