Su quella terribile notte sono state dette molte cose: bugie, mezze verità. Quel che è certo è che ancora non tutti i tasselli sono stati messi in questo intrigatissimo puzzle. Chi è il vero colpevole? Come è caduto il volo IH870? Chi sapeva? A queste e molte altre domande hanno cercato, negli anni, di dare delle risposte anche alcuni autori che proprio su quella strage hanno scritto dei libri. Ecco alcune opere su Ustica da leggere per saperne di più.
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INTRIGO INTERNAZIONALE di G. Fasanella, R. Priore
L’indicibile della storia italiana. La domanda di fondo è: perché l’Italia dal 1969 è stata funestata dal terrorismo e dalla violenza politica con centinaia di morti e migliaia di feriti? Perché solo nel nostro paese? Tutte le inchieste giudiziarie hanno dato finora molta importanza al ruolo dei servizi segreti deviati, della P2, della Cia. Risultato: nessuna verità giudiziaria, nessuna verità storica. Rosario Priore, il magistrato che si è occupato di eversione nera e rossa, di Autonomia operaia, del caso Moro, di Ustica, dell’attentato a Giovanni Paolo II, qui prova a rispondere cambiando completamente scenario. E strumenti di analisi.
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USTICA, SCENARI DI GUERRA di L. Sartori e A. Vivaldo, prefazione di F. Colarieti
La ricotruzione a fumetti della strage di Ustica. Il 27 giugno 1980 il Dc-
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PREDATORI NOTTURNI di romanzo di J. Farrell
La sera del 27 gennaio 1980 un aereo passeggeri della compagnia privata Aero-
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USTICA. STORIA DI UN’INDAGINE di C. Casarosa
Nei 25 anni di indagini e processi, si è scritto molto sul caso Ustica e molte sono le voci che si sono levate a raccontare le verità di una tragedia dai contorni oscuri. Per la prima volta prende la parola Carlo Casarosa, uno degli ingegneri membro del collegio peritale che ha affiancato il giudice Rosario Priore nel lavoro istruttorio conclusosi con la sentenza della Corte di Assise di Roma. Casarosa, isolandosi dal frastuono delle polemiche dilaganti sulle cause dell’incidente (missile o bomba), ha condotto la sua perizia considerando esclusivamente gli aspetti tecnici dell’incidente, arrivando a formulare un’ipotesi osteggiata da chi si preoccupava degli scenari risultanti.
Il relitto del DC9, la cui ricostruzione è stata diretta dallo stesso Casarosa, è il vero protagonista del volume. L’autore è infatti convinto che sono i resti dell’aereo gli unici portatori della verità sul disastro, gli unici che possono “parlare” e raccontare quello che veramente è successo sui cieli del Tirreno la sera del 27 giugno 1980. Il volume è un racconto in prima persona delle indagini sul relitto, la storia di un professore universitario che si trova coinvolto in un caso scottante al centro delle polemiche, che riesce a gestire con la massima professionalità e con grande coinvolgimento emotivo.
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IH870, IL VOLO SPEZZATO di E. Amelio e A. Benedetti
Una signora in carrozzella che prima di salire sull’aereo confidava: “Morirò, sarà il mio ultimo volo”. Una bambina che aveva nello zaino la pagella della promozione, da far vedere ai suoi. Un fisico nucleare che tornava a Palermo dopo aver assistito alla laurea del fratello. C’erano anche loro, dentro l’aereo di Ustica. Perché sono morti? Che cosa è successo in cielo alle ore 20,59 primi e 45 secondi del 27 giugno 1980, quando il DC9 dell’Italia, volo IH870, è scomparso dagli schermi radar? Una gigantesca indagine basata sulle testimonianze e sulle perizie, e poi il processo davanti alla Corte d’Assise, hanno potuto ricostruire gli attimi della caduta dell’aereo e della morte di 81 persone; e hanno scoperto che cosa è successo a terra.
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USTICA: VERITA’ SVELATA di P. Guzzanti
Con un’appassionata indagine e un’approfondita ricerca documentale, sfidando la “vulgata” corrente e i luoghi comuni di un interessata disinformazione, Guzzanti affronta il caso del DC 9 caduto nei cieli di Ustica. Offre con questo libro agli italiani la spiegazione del perché un caso di incidentistica aerea, che in tutto il mondo civile viene risolto nel giro di pochi mesi, abbia potuto dividere l’opinione pubblica, consentendo la nascita di movimenti di opinione, pro-
Con una serrata e affascinante indagine, dopo aver verificato ogni perizia, riesaminato ogni comportamento dei protagonisti politici, militari, imprenditoriali, sono emersi interessi e complicità insospettabili. L’autore illustra le pavide e torbide acquiescenze politiche e istituzionali che hanno consentito la “costruzione” di una falsa ipotesi di uno scenario di guerra aerea. Guzzanti svela la verità nascosta dietro “la congiura”, mettendo a fuoco i contorni di uno scandalo senza precedenti nella storia della Repubblica. E’ la ricostruzione di un episodio fondamentale della storia nazionale che fa giustizia di quattro lustri di vergognosa disinformazione. Un libro che lascerà attoniti i lettori, una tappa fondamentale per la nascita di una “memoria collettiva” condivisibile da tutti gli italiani.
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A UN PASSO DALLA GUERRA di D. Lucca, P. Miggiano, A. Purgatori
Un volo di linea, una tranquilla sera d’estate, un’esplosione. Poi, il silenzio. Dal 27 giugno del 1980, la verità sulla strage di Ustica è un segreto inconfessabile. Perché? Che cosa nascondono i servizi di spionaggio e controspionaggio, i vertici militari e i politici che possiedono le chiavi d’accesso ai misteri della Prima Repubblica? Qual’è il legame tra Ustica e la bomba alla stazione di Bologna? Chi depista, chi collabora, chi ha paura? Quali sono i fili invisibili che collegano questa tragedia italiana alla sicurezza dei nostri alleati più potenti?
Per ben quindici anni, gli autori di questo saggio-
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USTICA, 50 LIRE PER LA VERITA‘ di R. Superchi e D. Celli
Questa è la storia di un uomo che non si arrende, è la storia di un uomo che si sente solo, senza giustizia. Ma Ustica, 50 lire per la verità è anche la testimonianza di un Paese in rivolta, di un Paese che non crede, di un Paese che è stanco delle menzogne. Sono infatti migliaia le persone che hanno risposto all’appello di Roberto Superchi e che gli hanno spedito una lettera, una cartolina, testimonianza di solidarietà. Ustica, 50 lire per la verità racconta tutto questo.
Ripercorre la storia fin dall’inizio: una vicenda lunga 13 anni, fatta di politici che si scaricano a vicenda responsabilità, di continue crisi di Governo, di sgambetti fra servizi segreti, di militari incriminati. Ustica, 50 lire per la verità è la storia di un uomo come noi, di un uomo che vorrebbe solo vedere in faccia l’assassino di sua figlia. Di un uomo che con la giusta condanna dei responsabili vorrebbe soltanto mettere, a questa crudele e assurda storia, la parola fine.
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FUNERALE DOPO USTICA di Loriano Macchiavelli
Terroristi rossi e neri che seminano la morte e sono pronti a morire per le proprie idee; servizi segreti infiltrati, corrotti e corruttori, i cui agenti non esitano a praticare il doppio o il triplo gioco. Un «Vertice» formato da personaggi eccellenti e insospettabili che vogliono destabilizzare lo Stato italiano per impadronirsi del potere. Un killer internazionale, infallibile e spietato, che agisce al riparo di coperture perfette, e la sua vittima designata: il presidente della Repubblica
Un’arma micidiale, avveniristica e tecnicamente perfetta, costruita pezzo per pezzo. Victorhugo, il grande burattinaio, un misterioso personaggio che muove a suo piacimento le fila di stragi e assassinii. Stefano Degiorgi, un agente «pulito» dei servizi segreti italiani braccato dai servizi segreti «sporchi» (italiani e non) e perfino da quei killer ai quali dovrebbe invece essere lui a dare la caccia. Mila Santini, una donna appassionata che gioca la sua partita sino all’estremo. Un lungo, accanito inseguimento condotto senza pietà e senza esclusione di colpi, che si svolge in Italia e in Europa dal 1974 al 1981.
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MISSIONE SCUDO BIANCO di Gianni Scapellato
Aprile 1979: due F-104S Starfighter italiani decollano dalla base di Trapani – Birgi per compiere una missione denominata in codice “Scudo Bianco”. È un’operazione di routine, non comporta rischi particolari. Ma si verifica un incidente imprevedibile. Uno dei due caccia si scontra con uno stormo di uccelli. Perso il controllo del velivolo, il capitano pilota Marco Scudetti si lancia col seggiolino eiettabile e finisce in mare, a sud della Sicilia, dove viene raccolto e sequestrato da una nave militare straniera. Per strapparlo alle grinfie di una prigionia segreta, gli alti comandi dell’Aeronautica, d’intesa con parte dei Servizi Segreti e con l’organizzazione paramilitare Gladio, ordiscono un piano operativo sconosciuto allo stesso Governo italiano e alle forze alleate della nato. L’obiettivo, top secret, è quello di attirare in una trappola un paio di aerei di quel paese straniero, catturare uno dei piloti e negoziare uno scambio per la liberazione di Scudetti.
Un abile agente dei Servizi Segreti, Alessandro Pasciuti, intuisce che si sta tessendo nell’ombra una trama ambigua, dalle conseguenze potenzialmente dirompenti. Lo aiuta, nello svolgimento di un’indagine funambolica, l’amico elicotterista Antonio Arcuati, fidanzato con una giovane e sensuale insegnante sarda, Laura Mele. Ma quando Alessandro e Antonio arrivano a scoprire la dinamica dell’Operazione Dogflight, è ormai troppo tardi per fermare la macchina del complotto. A questo punto, l’invenzione romanzesca incrocia una tragica realtà, destinata a lasciare una ferita ancora oggi aperta nella storia della nostra aviazione civile: l’inabissamento del DC9 Itavia, in volo da Bologna a Palermo
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VITTIME COLLATERALI di F.Colarieti
Giovanni Falcone, quando il suo destino era prossimo a Capaci, diceva che generalmente si muore perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande o, peggio ancora, perché non si dispone delle necessarie alleanze o si è privi di sostegno. Parole che valgono anche per gli ottantuno passeggeri del Dc9 Itavia precipitato nel mare di Ustica il 27 giugno 1980: quella sera erano soli, erano dentro un gioco più grande di loro, non avevano alleati e nessuno poteva salvarli. Ma vale anche per coloro – almeno due – che dopo quei fatti, con ogni probabilità essendone stati testimoni oculari, hanno incontrato sulla loro strada la gelida Signora.
La loro sorte, le loro storie, sono un mistero nel mistero. Le chiamano morti sospette e se nell’affaire Ustica la verità è la vittima numero 82, loro – Mario Alberto Dettori e Franco Parisi – sono i morti numero 83 e 84. Nessuno, tranne loro, potrà mai dire se questi due uomini in divisa furono suicidati o si suicidarono, ma appare sufficientemente certo che entrambi erano a conoscenza di qualcosa che non è stato mai ufficialmente rivelato. Una verità indicibile.