MILANO – La mostra, dal titolo Tutti i confini ci attraversano, inaugura la trilogia che CMC e Admira dedicano al tema “L’uomo e il confine”. Per la prima volta a Milano, la rassegna permette di incontrare da vicino la forza delle fotografie di Pagetti il cui fiuto giornalistico lo porta ad essere presente nei teatri di guerra del paese, dall’ Afghanistan al Kosovo, dalla Palestina alla Sierra Leone e al Sud Sudan, oltre che, con temi diversi, in altri paesi quali Cambogia, Laos, Vaticano, Arabia Saudita e Indonesia. L’esposizione de fotoreporter tra i più autorevoli a livello internazionale, sarà aperta al pubblico dal 5 Ottobre 2017 al 21 Gennaio 2018, al CMC- Centro Culturale di Milano.
IL LINGUAGGIO FOTOGRAFICO – La cifra stilistica di Pagetti si riconosce per le sue capacità di trovare l’uomo dietro le situazioni più difficili e di vivere il proprio ambiente attraversato da “confini” visibili e invisibili. Secondo Pagetti, c’è sempre la persona anche nel soldato che esegue degli ordini, c’è il suo volto nell’uomo che combatte, che fugge, che soffre, che resiste. Come dice il reporter in un’intervista: “Il linguaggio fotografico è uno strumento. Comunicare con la fotografia è davvero un modo per raggiungere gente di ogni lingua e cultura. Da parte mia uso il linguaggio della fotografia declinato in ogni sua forma, secondo quello che voglio fare. Sono sempre foto in cui cerco di mettere me stesso, quello che sono io, quello che sono stato e forse quello che sarò”. La rassegna del CMC approfondisce quello che sta dentro i foreportage di Pagetti, rivelando la sua preparazione e capacità di informazione che interroga il metodo dei media di oggi, argomentodi grande attualità isieme all’uso moltiplicato dell’immagine nei social.
LE FOTO – Pagetti coglie con le sue immagini i confini che ci attraversano nei monti e villaggi dell’ Afghanistan, paesaggi silenziosi come quelli del pastore errante di Giacomo Leopardi, o negli scatti in bianco e nero di ritratti di uomini e donne in preghiera nelle loro case, mentre fuori imperversa la battaglia, per rivelare quella differenza tra Sciiti e Sunniti che si manifesta nel modo di pregare, o ancora negli orizzonti di muri urbani o geografici di Palestina, Irlanda, Afghanistan, e persino nel paradossale confine fragile dell’amore che ha cucito le tende colorate che campeggiano nelle vie sventrate di Aleppo, dono delle donne per proteggere i loro mariti e figli dai cecchini nemici.
Photocredit: www.clponline.it Franco Pagetti, Baghdad, Iraq, 18 dicembre 2006 © Franco Pagetti