Vincent Van Gogh è uno dei pittori più amati della storia dell’arte. Nato il 30 marzo 1853 a Groot Zundert (Olanda), l’artista fiammingo può essere considerato il pioniere dell’arte contemporanea, padre dell’Espressionismo ed emblema dell’artista tormentato.
Se la sua vita fosse stata un romanzo, sarebbe stato uno di quei personaggi esagerati, di rottura, sempre al limite. La sua vita fu infatti caratterizzata dalla solitudine e dal dolore, i disturbi mentali e l’isolamento consumarono la possibilità di una vita felice.
Ma la sua potenza pittorica è dovuta anche a questi tormenti, che lo accompagnarono per tutti i trentasette anni della sua breve vita.
“La vista delle stelle mi fa sempre sognare, […] non possiamo prendere la morte per andare in una stella?”
Vincent Van Gogh: 10 cose da scoprire
Le sue opere sono delle vere icone mondiali. La Casa Gialla (1888), La Camera di Vincent ad Arles (1888), La Notte stellata (1889), i Girasoli (1889) sono alcune delle opere che tutto il mondo conosce.
I colori dei suoi dipinti lasciano senza fiato. In poche parole, un mito, una star che se avesse vissuto in quest’epoca, avrebbe conquistato i media mondiali.
Scopriamo di seguito alcune curiosità che probabilmente non tutti conoscono relative all’artista fiammingo, capace con i suoi quadri di regalare emozioni senza tempo.
L’ORECCHIO TAGLIATO
L’auto mutilazione dell’orecchio sinistro potrebbe rivelare in realtà la vendetta di un “amico”. Secondo alcuni ricercatori storici sarebbe stato Paul Gauguin a mozzare parte del lobo (e non l’orecchio intero). I due vissero insieme per un periodo ed erano soliti litigare. Potrebbe non essere, dunque, un gesto di follia..
CANDELE
Per dipingere di notte Van Gogh indossava spesso un cappello di paglia con delle candele accese poste nella tesa o fissate con alcune mollette. La notte “stellata” era una delle fonti d’ispirazione del pittore: “Spesso ho l’impressione che la notte sia molto più viva e riccamente colorata del giorno” scrisse in una lettera al fratello Theo.
LA NOTTE STELLATA
Una delle opere più famose dell’artista fu dipintA dalla finestra di un ospedale: quello di Saint Paul de Mausole, vicino Saint Rémy, dove lo stesso pittore chiese di essere ricoverato nel maggio 1889.
IL NOME
Vincent Van Gogh ereditò il nome del fratellino nato morto.
BREVE MA INTENSO
Iniziò a dipingere solo all’età di 27 anni, nonostante questo fu molto prolifico: si attestano circa 900 dipinti (in media 2 alla settimana) e 1100 disegni realizzati prima della sua morte, a 37 anni.
IL GIALLO VAN GOGH
Il “giallo cromo” – la cifra stilistica che contraddistingue l’artista – un esempio ne sono i Girasoli o La camera di Arles, doveva essere molto più brillante quando fu steso su tela. Con il tempo, questo pigmento instabile è sbiadito.
“BRUTTO, SPORCO E…”.
Jeanne Calment, una francese di Arles che lo incontrò nel suo negozio, lo descrisse come un tipo “sporco, mal vestito e sgradevole, per niente cortese e malato. Lo chiamavano ‘pazzo”.
WANNABE
Prima di tentare la carriera pittorica, Vincent Van Gogh provò a diventare maestro e mercante d’arte.
FOTO
La foto qui mostrata potrebbe essere l’unico scatto a immortalare Van Gogh. L’immagine risalirebbe al 1887. Il pittore non amava essere fotografato. Per gli esperti del Van Gogh Museum di Amsterdam l’uomo nella fotografia non sarebbe l’artista, perché non gli somiglia.
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SUICIDIO O OMICIDIO?
Secondo il libro “Van Gogh: The Life”, scritto da Steven Naifeh e Gregory White Smith, biografi e vincitori di un premio Pulitzer Van Gogh non si sarebbe suicidato ma sarebbe stato ucciso da un ragazzo del posto. L’artista era contro il suicidio e inoltre non fu rinvenuta polvere da sparo sulle sue mani né fu ritrovata l’arma utilizzata.