Il mio Giardino – come la Spiaggia di Emily Dickinson è un poesia breve ma d’immensa sensibilità. La poetessa americana condivide il suo stato d’animo celebrando l’estate come sinonimo di rinascita, di benessere, di felicità. Una poesia che fa riflettere perché riesce a dare voce a tutti coloro che sono costretti a vivere rinchiusi nella propria prigione esistenziale. Alcuni per eventi che accadono, altri purtroppo perché la vita non ha saputo donare loro la giusta gioia di vivere.
Emily Dickinson riesce a donaàe nei suoi pochi versi la giusta motivazione per reagire. Non sempre la vita è colorata e positiva, ma pasta aprire le porte dell’anima per incontrare un giardino ricco di magiche emozioni. L’unica certezza è che bisogna volerlo.
My Garden like the Beach, questo il titolo originale della poesia, è il Frammento 484 della raccolta di poesie The Poems of Emily Dickinson, curata da Thomas Herbert Johnson e pubblicata nel 1955.
Leggiamo la poesia di Emily Dickinson per viverne la magia e coglierne il significato.
Il mio Giardino – come la Spiaggia di Emily Dickinson
Il mio Giardino – come la Spiaggia –
Denota che c’è – un Mare –
Che è l’Estate –
Come queste – le Perle –
Lei raccoglie – come Me
My Garden – like the Beach, Emily Dickinson
My Garden – like the Beach –
Denotes there be – a Sea –
That’s Summer –
Such as These – the Pearls
She fetches – such as Me
Per trovare la felicità basta aprire le porte dell’anima
Il mio Giardino – come la Spiaggia è un poesia di Emily Dickinson che nella sua semplicità riesce a donare un’atmosfera fantastica. Riesce condividere il piacere di vivere, di lasciarsi finalmente andare, di poter finalmente godere della magia dell’estate, della spiaggia, del mare: basta aprire la porta dell’anima e vivere il giardino dell’esistenza.
La poetessa americana ci dona in soli 5 versi una catena di emozioni estive che si richiamano l’una con l’altra. La bellezza del tutto che tutto ciò accade nel suo “Giardino”.
Il “Giardino”, per Emily Dickinson, non è solo uno spazio fisico, ma un luogo dell’anima. È simbolo di rifugio, di bellezza e possibilità. Paragonarlo alla “Spiaggia” significa avvicinarlo al Mare, che diventa metafora dell’infinito, della libertà, dell’estate.
E se c’è il mare, c’è anche l’estate — stagione della luce e della gioia. L’estate, in questa poesia, non è un dato meteorologico: è uno stato dell’essere. È la felicità possibile.
E poi ci sono le “Perle”: immagini preziose, nate dall’incontro tra tempo e natura, tra mistero e delicatezza. Le perle rappresentano i doni che l’estate dell’anima può portare. E tra questi doni ci siamo “noi”, i cercatori, coloro che sanno raccogliere la bellezza.
5 versi che donano la voglia di vivere
La poetessa dedica i primi versi di questo brano a descrivere come il suo giardino sia come la spiaggia. Quando si vedono i suoi fiori sbocciare, si sa che l’estate è arrivata. Il giardino che si apre al mondo è come la spiaggia bagnata e coccolata dal mare. Quando si pensa alla spiaggia non si può che pensare all’estate. Il suo giardino proprio come il mare fa sbocciare le perle, ovvero riesce a donare le gioie tanto desiderate. La poesia si conclude con questa nota, permettendo al lettore di contemplare la bellezza naturale di questi spazi e l’abilità di Dickinson con le immagini.
Lo scopo è celebrare l’estate, i fiori e quanto sia ispirante questa stagione. Questa è una poesia piuttosto semplice, soprattutto per quanto riguarda le poesie di Dickinson, e permette al lettore di apprezzare la semplice bellezza delle immagini di Dickinson.
Probabilmente a parlare è la poetessa stessa. In più di un’occasione, ha dedicato tempo a scrivere di natura e in particolare dell’influenza delle stagioni. È probabile che stesse pensando al suo giardino quando scrisse questa poesia.
La poesia di Emily Dickinson presenta la natura come una forza immensa e rigenerante, simile al mare sconfinato. La poetessa trova conforto e nutrimento nel suo giardino, paragonandolo alla spiaggia e all’oceano. La poesia suggerisce il desiderio di uno stato d’animo estivo, un periodo di abbondanza, crescita e tranquillità. Il giardino diventa un santuario dove si può sfuggire ai vincoli della vita quotidiana e trovare rinnovamento.
L’estate arriva sempre se si vuole
Emily Dickinson con Il mio Giardino – come la Spiaggia tocca un tema importantissimo che riguarda migliaia di persone: il mal di vivere. La biografia della poetessa americana è caratterizzata da una solitudine che è coincisa con una visione non sempre positiva della vita. Chi meglio di lei ha toccato il malessere interiore e cosa significa nella speranza di poter ritrovare l'”estate”.
Questa poesia breve diventa una preghiera laica per tutti coloro che vivono in prigioni invisibili. Le prigioni dell’anima, della depressione, dell’apatia, del senso di esclusione. Dickinson non promette soluzioni, ma mostra una via: aprire il giardino, aprirsi alla luce.
Il messaggio è semplice e rivoluzionario: l’estate può arrivare sempre, se lo vogliamo. Se siamo disposti ad accogliere la bellezza, a guardare oltre le nostre ombre interiori, l’anima può fiorire.
Per questo abbiamo voluto voluto condividere questi versi, perché contengono il vero senso della vita e la via che conduce alla felicità. Non ci vuole molto a capire che “il mio giardino” è l’immensa immaginazione della poetessa. Grazie alle sue visioni poetiche riesce, purtroppo non sempre seguendo le sue opere, a trovare quell'”estate” che purtroppo la vita reale non le ha donato.
Le “perle” che il mare riesce a creare, la poetessa li ritrova nell’estate della sua immaginazione. Grazie a questa riesce a vivere quella magia naturale che il mondo grigio molte volte non riesce ad offrire.
Ma, affinché tutto possa accadere serve aprirsi, guardare fuori dal buio, immergersi nella luce estiva che se si vuole esiste sempre e portare la magia della natura dentro il proprio giardino esistenziale.
L’estate arriva sempre quando ci si immerge nella bellezza, nell’amore, nella gioia, nella felicità.