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20 frasi da Guerra e pace di Lev Tolstoj considerate lezioni di vita

Scopri le frasi da Guerra e pace di Lev Tolstoj, le citazioni più belle, significative, profonde sull’amore, la libertà, il senso della vita e l'umanità..

Quando pensiamo ad un grande classico della letteratura il nome di Lev Tolstoj  viene subito in mente. Per questo vogliamo proporre una breve antologia delle più belle e profonde frasi da Guerra e Pace libro che si può leggere sempre perché non ha tempo. Il significato delle citazioni che si possono riprendere leggendo il libro sono vere lezioni di vita, sempre attuali e in grado di offrire risposte ai quesiti dell’esistenza.

Romanzo monumentale, filosofico e umano, non solo racconta l’epopea della Russia ai tempi delle guerre napoleoniche, ma scava nell’anima dei personaggi, nei moti interiori, nelle domande esistenziali e nei dilemmi dell’umanità intera.

Guerra e pace fu scritto tra il 1863 e il 1869 e pubblicato originariamente sulla rivista Russkij Vestnik, Guerra e Pace di Tolstoj è molto più di un semplice romanzo storico: è un’opera monumentale che intreccia la storia di due famiglie nobili, i Bolkonskij e i Rostov, con i grandi eventi delle guerre napoleoniche e la campagna di Russia del 1812.

Tolstoj stesso paragonava la sua creazione alle epopee omeriche, e in effetti Guerra e Pace appare come un romanzo totale, capace di rappresentare l’uomo nel tempo, in tutta la sua grandezza e fragilità. Ricco di riferimenti filosofici, storici e scientifici, il romanzo unisce la precisione drammaturgica al pensiero metafisico, passando con maestria dalla vastità delle battaglie di Austerlitz e Borodino agli slanci più intimi dell’animo umano.

Considerato da molti come la più alta espressione dell’epica moderna, Guerra e Pace è un capolavoro che ha rivoluzionato la narrativa del suo tempo, spingendosi ben oltre le convenzioni del romanzo storico.

Nell’antologia di citazioni e frasi da Guerra e pace che vi proponiamo si può trovare concentrata tutta la forza spirituale e morale di Tolstoj: parole che illuminano, interrogano, risvegliano.

Le frasi da Guerra e Pace che insegnano a vivere

Guerra e Pace di Tolstoj non è solo un romanzo epico e storico: è anche un libro pieno di riflessioni profonde sull’esistenza, sull’amore, sulla libertà e sul destino umano. In queste pagine si trovano frasi che hanno la forza di trasformare il nostro modo di pensare, che ci interrogano e ci guidano come vere e proprie lezioni di vita.

Le citazioni che seguono sono tra le più emblematiche: brevi ma potenti, racchiudono l’essenza del pensiero tolstojano e ci aiutano a riflettere sul significato più autentico del vivere.

Le 20 citazioni più belle da Guerra e Pace

Abbiamo selezionato le 20 frasi più significative tratte da Guerra e Pace di Tolstoj, capaci di toccare le corde più profonde dell’animo umano. Alcune parlano d’amore, altre di guerra, libertà, destino e consapevolezza. Sono parole senza tempo, che ancora oggi illuminano la vita quotidiana con la forza della verità e della bellezza.

1. L’amore? Ma cos’è l’amore?’ pensava. ‘L’amore si oppone alla morte. L’amore è vita. Tutto, tutto ciò che capisco lo capisco soltanto perché amo. Tutto è, tutto esiste soltanto perché io amo. Tutto dipende soltanto dall’amore. L’amore è Dio, e morire significa per me, particella di amore, tornare alla comune, eterna sorgente del tutto.

 

2. Quando si ama di un amore umano l’amore può mutarsi in odio, ma l’amore divino non può mutare.

 

3. Quando si ama di un amore umano l’amore può mutarsi in odio, ma l’amore divino non può mutare.

 

4. le idee sono tutti concetti vaghi, indefiniti, sotto le cui bandiere è molto comodo servirsi di parole che hanno un significato ancor meno chiaro, e pertanto risulta facile applicarle a qualsiasi teoria.

 

5. tutti i pensieri che hanno enormi conseguenze sono sempre semplici.

 

6. se gli uomini malvagi si sono collegati tra loro e costituiscono una forza, allora è necessario che le persone oneste facciano lo stesso. È così semplice.

 

7. Se tutti combattessero soltanto per le proprie convinzioni non ci sarebbero più guerre.

 

8. Non c’è nulla di così indispensabile per un giovanotto come la compagnia di donne intelligenti.

 

9. attraversi la vita mano nella mano con un altro essere, e improvvisamente quell’essere scompare laggiù in nessun luogo, e tu ti trovi sull’orlo di quell’abisso e vi guardi dentro.

 

10. Quando si taglia il bosco le schegge volano.

 

11. Il fatalismo nella storia è inevitabile per la spiegazione dei fenomeni irragionevoli (cioè di quei fenomeni di cui noi non comprendiamo la razionalità). Quanto più ci sforziamo di spiegare razionalmente questi fenomeni della storia, tanto più essi ci appaiono irrazionali e incomprensibili.

 

12. Vi sono due aspetti della vita in ogni uomo: la vita personale, che è tanto più libera quanto più sono astratti i suoi interessi, e la vita elementare, di gregge, in cui l’uomo inevitabilmente ubbidisce a leggi che gli sono prescritte.

 

13. Per lo studio delle leggi della storia noi dobbiamo cambiare completamente il nostro oggetto di osservazione, lasciare in pace zar, ministri e generali, e studiare gli elementi infinitesimali dello stesso genere che guidano le masse.

 

14. La suprema saggezza e la verità sono come una linfa purissima che noi vogliamo ricevere in noi. Ma posso forse io ricevere una così pura linfa in un sudicio recipiente, e giudicare della sua purezza? Soltanto mediante un’intima purificazione di me stesso posso portare a una certa purezza la linfa che accolgo in me.

 

15. Da che mondo è mondo e gli uomini si uccidono a vicenda, non è mai successo che un uomo abbia compiuto un crimine su un suo simile senza tranquillizzarsi con questo stesso pensiero. Un tale pensiero era le bien public, inteso come il bene degli altri uomini.

 

16. Ma un dolore assolutamente puro e assorbente è altrettanto impossibile quanto una gioia pura e completa.

 

17. Che cosa è bene? Che cosa è male? Che cosa bisogna amare, che cosa odiare? Per cosa vivere, e chi sono io? Che cos’è la vita, che cos’è la morte? Qual è la forza che muove e organizza il tutto? E non c’era risposta per nessuna di queste domande, eccetto una sola risposta logica, che però non si riferiva a nessuna di quelle domande. E quest’unica risposta era: ‘Morirai e tutto finirà. Morirai e verrai a sapere tutto, oppure smetterai di farti domande.

 

18. Il potere è quel rapporto che intercorre tra un certo personaggio e le altre persone, rapporto in cui quel tale personaggio tanto meno prende parte all’azione quanto più esprime le opinioni, supposizioni e giustificazioni sull’azione collettiva che viene compiuta.

 

19. Il movimento dei popoli non è prodotto né dal potere, né dall’azione intellettuale, né dalla combinazione di entrambi, come pensano gli storici, bensì dall’attività di tutti gli uomini che prendono parte all’avvenimento, uomini che si riuniscono sempre in modo tale che coloro che prendono più direttamente parte all’avvenimento ne assumono la minima responsabilità; e inversamente.

 

20. Non si può immaginare un uomo privo della libertà se non immaginandoselo privo di vita.

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