Anna Karenina, pubblicato tra il 1875 e il 1877 di Lev Tolstoj è molto più di un romanzo sull’adulterio o sulla società russa dell’Ottocento. È un’opera monumentale che indaga l’interiorità, le contraddizioni dell’amore, i dilemmi morali, la libertà e il desiderio.
Attraverso la figura tragica e luminosa di Anna Karenina, ma anche tramite personaggi come Levin, Kitty e Karenin, Tolstoj ci offre una galleria di emozioni che ancora oggi parlano alle nostre ferite e alle nostre passioni.
Anna Karenina non è solo uno dei romanzi più celebri della letteratura mondiale: è un corpo vivo, pieno di desiderio, tormento, ricerca e verità.
Lev Tolstoj, con questa opera monumentale, ci porta dentro le stanze più segrete dell’animo umano: quelle dove si decide se seguire il cuore o la ragione, se sacrificarsi o salvarsi, se restare o fuggire.
Ambientato nella Russia aristocratica dell’Ottocento, il romanzo racconta la storia tragica di Anna, donna passionale, madre e moglie, ma anche ribelle, colta nel pieno della sua fame di amore e libertà. Ma accanto a lei, ci sono anche personaggi come Levin, Kitty, Dolly, Karenin: ognuno con il proprio modo di cercare senso, pace, giustizia e felicità.
Ogni frase di questo libro, che sia detta con dolore, amore o silenzio, ha il peso di una scelta, il suono di una confessione, il ritmo di una verità ancora attuale.
È un romanzo sull’amore, sì, ma anche sull’ipocrisia, sulla maternità, sul desiderio e sulla possibilità (o meno) di essere felici nel mondo.
Ogni frase del romanzo è un frammento di umanità, un confronto con la verità.
Curiosità su Anna Karenina: Lo sapevi che…
Anna è ispirata a un fatto di cronaca. Tolstoj lesse di una donna che si era suicidata gettandosi sotto un treno. Quel dolore lo trasformò in romanzo.
Il romanzo fu censurato in parte. La figura di Anna, indipendente e adultera, fu percepita come pericolosa dalla società russa conservatrice.
Levin è il doppio dell’autore. Lev Tolstoj mise molto di sé in Levin: domande esistenziali, crisi di fede, ricerca del senso.
L’adattamento cinematografico più celebrato è quello di Joe Wright (2012). Ma molti ancora preferiscono la versione del 1935 con Greta Garbo.
Libro consigliato: Anna Karenina Per cogliere tutta la profondità dello stile di Tolstoj, si consiglia una traduzione completa, preferibilmente con introduzione critica.
10 frasi tratte da Anna Karenina che ci insegnano l’amore, la perdita e la complessità del cuore umano
Le frasi di Anna Karenina ci insegnano che l’amore è contraddizione, passione, tormento, ma anche verità. Che non esiste giustizia assoluta nei sentimenti. Che essere donna, essere madre, essere liberi comporta un prezzo che la società spesso non è pronta a pagare. Tolstoj non giudica, osserva. Non semplifica, scava. E ci restituisce personaggi così vivi che ci parlano ancora, come se il loro tempo fosse anche il nostro.
1.
Tutte le famiglie felici si somigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo.
L’incipit più celebre della letteratura mondiale: la felicità è armonia, ma il dolore ha infinite sfumature personali.
2.
Amare è soffrire. Per evitare la sofferenza bisogna non amare. Ma allora si soffre di non amare.
L’amore, per Anna, è impossibile da vivere senza conseguenze, ma altrettanto impossibile da evitare.
3.
Mi sembra che la felicità sia in questo: vivere per gli altri. — Levin
Il pensiero più puro e disarmato del romanzo: la gioia vera nasce quando ci si mette al servizio dell’amore e della cura.
4.
Era arrivata la primavera. Era l’unica cosa che non mentiva.
Nelle tempeste interiori, la natura è una delle poche realtà sincere, che ci riporta al respiro del mondo.
5.
Se si guardasse in faccia la morte, ci si rifiuterebbe di vivere.
Un pensiero che esprime il peso dell’angoscia esistenziale che attraversa molti personaggi, soprattutto Anna.
6.
C’è qualcosa nell’umiltà che esalta più della superbia.
Un’affermazione potente che capovolge il senso dell’orgoglio: l’umiltà come forma più alta di forza morale.
7.
La donna, come l’uomo, deve avere una propria anima, non una riflessa.
Una frase straordinariamente moderna: la libertà e l’identità femminile non devono dipendere dall’approvazione maschile.
8.
L’amore è la sola cosa che può colmare l’anima umana.
Tolstoj non idealizza l’amore, ma gli riconosce una potenza insostituibile, capace di riempire (o distruggere) la vita.
9.
Non si può chiedere alla vita ciò che la vita non può dare.
Un momento di disillusione che suggerisce accettazione dei limiti, dei desideri impossibili, dei sogni infranti.
10.
Era bello sapere che c’era qualcuno da amare.
Nonostante tutto, il sentimento d’amore è l’ancora che salva, anche solo per il suo esistere.