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Che cos’è la Sobrietà? significato e curiosità sul reale valore della parola

Scopri il vero valore della sobrietà, una parola che il dibattito pubblico ha trasformato offrendo una percezione diversa rispetto al reale significato.

Negli ultimi tempi, la parola sobrietà è tornata al centro del lessico pubblico e mediatico. Un termine antico, dalle radici latine, che viene oggi riproposto in contesti diversi: dalla politica alle tendenze sociali, passando per nuove forme di stile di vita. Vogliamo dare senso ad una parola che purtroppo il dibattito attuale riduce inevitabilmente a limitazione, prevaricazione, chiusura o peggio come bavaglio alla celebrazione della memoria.

Qualsiasi sia il punto di vista, il nostro fine è offrire una definizione il più possibile corretta della parola, soprattutto perché protagonista nell’ultimo periodo di una vera rivoluzione culturale che sta coinvolgendo milioni di persone di tutto il Mondo.

Resta inteso che si dovrebbe evitare di ridimensionare la celebrazione di qualsiasi importante “giornata” dedicata alla memoria, ai diritti fondamentali della persona e della società o a ogni altro momento a favore della libertà. Ogni individuo e ogni gruppo devono saper mostrare la propria responsabilità agendo in modo adeguato, senza bisogno di essere formalmente invitati a farlo. Una civiltà deve puntare sempre sulla consapevolezza e sul principio di responsabilità, cercando di evitare atti o interventi che possano apparire coercitivi o limitanti.

In questo spirito, è fondamentale richiamarsi sempre al buonsenso, al rispetto reciproco e alla volontà di pacificazione, affinché ogni occasione di memoria e di impegno civile sia vissuta come un momento di unione, e non di divisione. Solo così si potrà onorare veramente il valore della libertà e della dignità umana.

Ma che cosa significa davvero sobrietà? Abbiamo approfondito l’origine  del termine per cercare di offrire un piccolo contributo affinché non si trasformi il suo reale significato e la parola possa di nuovo diventare simbolo di positività.

Sobrietà: il significato tradizionale

Il termine sobrietà deriva dal latino sobrietas, che poi è la derivazione di sobrius, ovvero “sobrio”, e indica, in senso generale, la qualità di chi è moderato, misurato, essenziale. Nel linguaggio comune, la sobrietà è associata a comportamenti privi di eccessi, all’eleganza discreta, all’autocontrollo, sia nelle abitudini personali che nei modi di comunicare o di apparire.

In alcuni contesti, il termine assume anche un significato più specifico, come astensione, moderazione nell’uso di alcolici e droghe o nell’intraprendere stili di vita eccessivi e poco eleganti. In linea generale, guardando ai diversi dizionari la parola è associata il più delle volte ad uno modo di vivere positivo.

Cercando di riportare alcune accezioni di “sobrietà”, possiamo identificare il significato del termine come “usare le parole con misura”, “agire con compostezza”, “Scegliere la qualità invece della quantità”, “Dare spazio all’essenziale invece che al superfluo”. La sobrietà, quindi, riguarda ogni ambito della vita: dai consumi al modo di comunicare, dall’alimentazione allo stile personale.

Se ci pensiamo, la percezione della parola stride nel suo significato reale con la rappresentazione che il termine ha assunto nel dibattito mediatico e in migliaia di post presenti sui social. D’altronde quando un termine diventa protagonista della cronaca e su questa è protagonista la politica, il fatto diventa normale.

10 grandi autori che hanno celebrato la sobrietà

1. Seneca: il segreto della felicità è nella misura

Seneca, filosofo stoico, vedeva nella sobrietà la chiave di una vita serena. Nelle Lettere morali a Lucilio, il latino esorta a liberarsi dal superfluo per scoprire la vera felicità nella semplicità.

Chi è felice con poco, è il vero ricco.
-Seneca

2. Epicuro: non l’eccesso, ma la serenità 

Sobrietà per Epicuro era il mezzo per raggiungere il piacere vero: non l’eccesso, ma la serenità. Predicava una vita semplice, priva di desideri inutili, basata su piaceri naturali e necessari.

Se vuoi renderti ricco, non aumentare il tuo patrimonio, ma diminuisci i tuoi desideri.
– Epicuro

3. Michel de Montaigne: l’equilibrio interiore per l’autenticità

Nelle sue Essais, Montaigne esalta il valore della moderazione in ogni cosa. La sobrietà è per lui una forma di equilibrio interiore che preserva l’autenticità dell’individuo.

La moderazione è madre della quiete e della libertà.
– Michel de Montaigne

4. Blaise Pascal: per essere velici serve misura

In Pensieri, Pascal riflette sull’importanza della misura come via per evitare l’infelicità umana, derivata spesso dall’inutile agitarsi e dal voler troppo.

5. Ralph Waldo Emerson: sobri per essere liberi

In Self-Reliance e altri saggi, Emerson promuove la sobrietà come parte dell’indipendenza personale e dell’autenticità. Critica il consumismo e il conformismo, valorizzando uno stile di vita semplice e radicato nella natura.

Semplicità, semplicità, semplicità!
– Ralph Waldo Emerson (Frase anche collegata a Thoreau, suo amico e allievo.)

6. Henry David Thoreau: vivere in modo essenziale

Nel suo capolavoro Walden. Vita nel bosco, Thoreau descrive la scelta radicale di vivere nella natura, lontano dagli eccessi della società moderna. Sobrietà, per lui, è sinonimo di libertà autentica.

Sobrietà, severità e il rispetto di sé sono le fondamenta di ogni vera socialità.
– H.D. Thoreau

7. Mahatma Gandhi: sobrietà per resistere

Gandhi ha incarnato nella sua vita e nei suoi scritti, La mia vita per la libertà, il principio della sobrietà come strumento di forza interiore e resistenza morale. Semplicità nei vestiti, nella dieta, nei bisogni materiali.

La semplicità è la chiave della vera grandezza.
– Mahatma Gandhi

8. Albert Einstein: la semplicità è felicità

Pur nel suo genio, Einstein ha vissuto con estrema sobrietà. Ha spesso affermato che uno stile di vita semplice, senza ricercare il superfluo, fosse fonte di felicità.

Una vita semplice e modesta porta più gioia che la ricerca del successo unita a inquietudine.
– Albert Einstein (Lettera alla sorella Maja, 1922)

9. Antoine de Saint-Exupéry: la sobrietà purifica

Ne Il piccolo principe e negli scritti autobiografici, Terre degli uomini, Saint-Exupéry celebra la semplicità come forma di purezza esistenziale.

La perfezione si raggiunge non quando non c’è più niente da aggiungere, ma quando non c’è più niente da togliere.

10. Italo Calvino: la leggerezza sobria del pensiero

Nelle Lezioni americane, Italo Calvino parla della leggerezza come valore culturale, vicino alla sobrietà: togliere peso alle cose senza togliere profondità.

Sobrietà una parola diventata il simbolo di 5 stili di vita contemporani

Oggi il termine sobrietà viene utilizzato in molteplici contesti: dalle indicazioni istituzionali alle scelte di consumo personale. Un concetto antico che, senza perdere il suo significato originario, si adatta ai linguaggi e ai bisogni contemporanei, diventando al tempo stesso oggetto di discussione e di nuove interpretazioni.

1. La “Sober Curiosity“: la nuova tendenza dei giovani

Negli ultimi anni, tra le nuove generazioni sta prendendo piede il movimento della sober curiosity. Ma cos’è esattamente?

Sober curiosity significa interrogarsi sul proprio rapporto con l’alcol (e più in generale con gli eccessi) senza necessariamente definirsi astemi. È il desiderio di vivere esperienze autentiche, senza il bisogno di stordirsi o alterare la percezione. Non si tratta di una rinuncia forzata, ma di una scelta consapevole, dettata dalla voglia di maggiore benessere, lucidità e controllo.

Sempre più giovani partecipano a: Serate “alcol-free”; Eventi sobri ma creativi; Challenge personali come il “Dry January” o il “Sober October”.

In questo approccio, la sobrietà non è vista come una punizione, ma come una forma di miglioramento personale.

2. Minimalismo

Il minimalismo è la tendenza a ridurre il superfluo per concentrarsi sull’essenziale, sia negli oggetti che negli stili di vita. Il termine “minimalism” ha visto un’impennata nelle ricerche Google a partire dal 2016, complice anche il successo del documentario Minimalism su Netflix.

Secondo un sondaggio di Statista (2023), il 39% dei millennials e Gen Z negli Stati Uniti dichiara di preferire un arredamento minimalista per la propria casa. I libri di Marie Kondo, tra questi Il magico potere del riordino, hanno venduto oltre 13 milioni di copie nel mondo, promuovendo l’idea che “tenere solo ciò che dà gioia” è uno stile di vita da preferire. Il Minimalismo punta sull’essenzialità visiva ed emotiva: vivere con meno per vivere meglio.

3. Quiet Luxury

Il quiet luxury privilegia l’altissima qualità senza ostentazione. Brand noti come Brunello Cucinelli, The Row e Loro Piana incarnano perfettamente questo concetto.

Il termine “quiet luxury” ha visto un aumento di interesse globale del +380% su Google Trends nella prima metà del 2023, soprattutto dopo l’uscita della serie Succession, dove i personaggi indossano capi costosissimi ma senza loghi visibili.

Secondo un report di Bain & Company (Luxury Goods Worldwide Market Study, 2023), il consumatore di lusso post-pandemia cerca sempre più “autenticità, qualità e discrezione” nei brand di fascia alta.

La filosofia di questo stile di vita è puntare su eleganza silenziosa, raffinatezza senza clamore: meno apparenza, più sostanza.

4. Mindful Consumption

È il consumo consapevole consiste nello scegliere prodotti pensando all’impatto ambientale, alla qualità e all’effettiva necessità. Secondo NielsenIQ (2024), il 73% dei consumatori globali afferma di essere disposto a cambiare abitudini d’acquisto per ridurre il proprio impatto ambientale. Il movimento Buy Less, Choose Well promosso da icone della moda come Vivienne Westwood spinge a rivalutare la quantità di prodotti acquistati.

Il consumo consapevole riduce l’acquisto compulsivo e valorizza scelte più ragionate e durature.

5. Digital Detox

Il digital detox è il bisogno crescente di disconnettersi volontariamente da smartphone, social network e notifiche continue. Uno studio di GlobalWebIndex (2023) rivela che il 34% dei giovani adulti (18-34 anni) ha dichiarato di aver fatto almeno un periodo di disconnessione totale da social media nell’ultimo anno. Sempre più app (come Moment, Offtime, Forest) aiutano a limitare l’uso dei dispositivi digitali, promuovendo pause consapevoli.

La Disintossicazione digitale favorisce un uso più equilibrato e intenzionale della tecnologia, senza eccessi.

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