I romanzi gialli spopolano, sono tra i più letti e ormai ricoprono tutte le ambientazioni possibili, ma ce ne è una tipologia che è davvero intrigante e misteriosa, ovvero quella del cadavere alla prima pagina e, subito, parte la domanda: chi sarò stato?
C’è qualcosa di magnetico nei gialli che non perdono tempo e ci trascinano subito nella scena del crimine. Un cadavere in apertura non è solo un espediente narrativo, ma una dichiarazione d’intenti: preparati, lettore, perché qui la morte è solo l’inizio.
10 romanzi gialli con un cadavere all’inizio che promettono bene dalla prima pagina
Ci sono gialli che partono in sordina, costruendo lentamente la tensione… e poi ci sono quei romanzi che non ti lasciano nemmeno il tempo di ambientarti: alla prima pagina c’è già un cadavere. Sono i gialli che catturano subito, quelli che non puoi interrompere perché vuoi e devi sapere chi ha ucciso, come e perché.
Del resto, un corpo senza vita all’inizio di un romanzo è come una promessa fatta al lettore: non sarà una lettura tranquilla. Dietro a ogni delitto c’è un enigma da risolvere, e l’autore ci sfida a scoprire la verità prima dell’investigatore.
Dai classici immortali di Agatha Christie ai thriller moderni di Donato Carrisi, passando per il fascino oscuro del nordic noir e le atmosfere inquietanti di C.J. Tudor,
Questi romanzi hanno un elemento in comune: l’omicidio non è un punto di arrivo, ma di partenza. Non è il colpo di scena finale, ma il motore che mette in moto tutta la storia. Sono libri che non perdono tempo a raccontare giornate tranquille: qui la quiete non è mai esistita.
Perfetti per chi cerca un giallo che incolla alla pagina, questi romanzi dimostrano che il fascino del mistero inizia proprio dal primo cadavere. Perché a volte, quando c’è un morto nella prima scena, significa solo una cosa: che i veri colpi di scena devono ancora arrivare.
Bel modo di morire di Bella Mackie
Ci sono romanzi gialli che funzionano per la tensione, altri per l’intreccio e altri ancora per i personaggi sopra le righe. Bel modo di morire di Bella Mackie fa parte di quest’ultima categoria, ma lo fa con una spudoratezza e un’ironia nera che lo rendono assolutamente irresistibile.
La voce narrante è quella di Anthony Wistern: ricco, detestabile, arrogante, e, dettaglio non da poco, morto. Ucciso in modo plateale alla propria festa di compleanno, Anthony osserva dall’aldilà le mosse dei suoi familiari, impegnati non tanto a elaborare il lutto quanto a contendersi il suo patrimonio. Moglie, figli, amici (più o meno sinceri) e conoscenti si trasformano così in sospettati di un omicidio che ha tutte le caratteristiche di una vendetta privata e spettacolare.
Quello che rende Bel modo di morire diverso dal solito giallo è la sua natura di satira feroce e divertita sull’alta borghesia contemporanea: famiglie disfunzionali, influencer ossessionati dall’apparenza, ereditieri incapaci e segreti sepolti che riaffiorano come cadaveri mal sepolti.
Bella Mackie, già autrice del fortunatissimo Come uccidere la tua famiglia, torna qui con uno humour nerissimo che strizza l’occhio alle atmosfere di Succession e Saltburn. Il risultato è un mistery brillante, pieno di colpi di scena, con dialoghi taglienti, caratterizzazioni iperboliche e un’analisi tutt’altro che indulgente del culto della ricchezza e della reputazione social.
A fare da contraltare al cinismo di Anthony e dei suoi parenti c’è la figura spassosa e inattesa della Segugia: una content creator di true crime che si improvvisa detective, cercando di risolvere il caso come se fosse dentro un podcast di successo.
Tra humour corrosivo, critica sociale e puro intrattenimento, Bel modo di morire è perfetto per chi ama i gialli non convenzionali, i personaggi moralmente ambigui e le storie dove la vendetta è un’arte sottile e sempre spettacolare.
Un romanzo che racconta non solo un omicidio, ma soprattutto una società ossessionata dall’immagine, dalla ricchezza e dal potere — dove, forse, morire con stile è davvero l’ultima forma di rivincita.
Corpi al sole di Agatha Christie
Agatha Christie è la regina indiscussa del giallo classico e Corpi al sole è uno dei suoi capolavori ambientati in vacanza. Su un’isoletta da sogno della costa inglese, la bellissima e odiata Arlena Stuart viene trovata strangolata sulla spiaggia. Tutti gli ospiti dell’albergo sembrano avere un movente e solo Hercule Poirot, con la sua proverbiale pazienza e un fiuto infallibile, riuscirà a risolvere l’enigma.
Il suggeritore di Donato Carrisi
Un giallo italiano da brividi che ha conquistato lettori in tutto il mondo. Carrisi ci catapulta in una delle sue atmosfere più inquietanti: sei bambine scomparse, cinque corpi ritrovati. Della sesta vittima non c’è traccia. Ma dietro a quella assenza si cela qualcosa di ancora più spaventoso. Una squadra di investigatori e una criminologa dovranno affrontare non solo il male, ma la sua capacità di insinuarsi nelle menti.
La casa delle voci di Donato Carrisi
Un thriller psicologico travolgente dove tutto parte dalla voce di una bambina e da una verità sepolta. Pietro Gerber, psicologo infantile, accetta un caso difficile: Hanna Hall sostiene di aver vissuto un’infanzia terrificante e di aver visto un cadavere. Ma quanto può essere reale il ricordo di una bambina? Carrisi orchestra una storia spiazzante dove ogni certezza crolla.
La donna in gabbia di Jussi Adler-Olsen
Primo volume della serie danese del Dipartimento Q, tra le saghe scandinave più amate. La storia si apre con il ritrovamento di una bottiglia in fondo al mare. Al suo interno, un vecchio messaggio di aiuto scritto col sangue. Si riapre così un caso irrisolto: la sparizione di una giovane donna. Tra ambientazioni cupe e indagini serrate, Adler-Olsen ci trascina nei lati oscuri della società danese.
L’uomo di gesso di C.J. Tudor
Un romanzo che gioca con i ricordi dell’infanzia e un cadavere ritrovato nei boschi. Negli anni ’80 un gruppo di ragazzini usa dei disegni a forma di omino di gesso per comunicare segreti. Ma quando uno di quei simboli conduce a un corpo senza vita, tutto cambia. Anni dopo, gli stessi ragazzi ormai adulti scopriranno che il passato non è mai davvero sepolto.
Un caso maledetto. Un’avventura del commissario Bordelli di Marco Vichi
Gennaio 1970. Per il commissario Franco Bordelli il conto alla rovescia è ormai iniziato: tra pochi mesi lascerà per sempre la polizia e la sua vita di indagini, notti insonni e crimini da risolvere. Dopo quasi venticinque anni in Pubblica Sicurezza, il pensiero della pensione lo inquieta più di quanto voglia ammettere. Cosa ne sarà di lui, abituato a vivere per la giustizia e per i casi da risolvere?
Ma il destino non ha nessuna intenzione di concedergli un addio tranquillo. In pieno centro a Firenze, in una strada elegante e apparentemente tranquilla, un delitto brutale scuote la città. Un omicidio violento, inspiegabile, che sembra essere l’ultimo grande enigma da affrontare per Bordelli prima di appendere la pistola al chiodo.
Al suo fianco, come sempre, c’è il giovane vicecommissario Piras, cresciuto all’ombra del suo maestro e pronto a raccoglierne l’eredità investigativa. Insieme, ancora una volta, si gettano a capofitto in un’indagine difficile, complicata dal silenzio, dai segreti e da una violenza che appare tanto gratuita quanto assurda.
I mesi scorrono, tra false piste, interrogatori e riflessioni amare. Intanto la primavera avanza, e con essa si avvicina anche quella data che tanto spaventa Bordelli: l’inizio di una nuova vita senza divisa.
A fare da contrappunto alla tensione dell’indagine, c’è però anche il lato più umano e intimo del commissario. La relazione con Eleonora sembra aver trovato un suo equilibrio. E non manca nemmeno la tradizionale cena a casa sua, momento immancabile in cui amici e colleghi si ritrovano per raccontare storie e aneddoti, in un clima di condivisione che profuma di altri tempi.
Ma quando tutto sembra lentamente avviarsi verso una conclusione, arriva una telefonata dalla questura. Una chiamata che rompe ogni equilibrio e riporta Bordelli dove, in fondo, è sempre appartenuto: nel cuore di un nuovo mistero, davanti a un altro omicidio.
Il silenzio della città bianca di Eva García Sáenz de Urturi
Ambientato a Vitoria, nei Paesi Baschi, è il primo romanzo di una trilogia di enorme successo. Un serial killer torna a colpire dopo vent’anni, lasciando dietro di sé una scia di cadaveri messi in scena come rituali. L’ispettore Unai López de Ayala dovrà affrontare non solo l’assassino, ma anche i fantasmi del suo passato.
Morte a Firenze di Marco Vichi https://www.amazon.it/Morte-Firenze-Unindagine-commissario-Bordelli/dp/8850262655/?tag=Libreriamo-21
Il commissario Bordelli è uno dei personaggi più amati del giallo italiano. In questa indagine ambientata nella Firenze degli anni ’60, tutto inizia con il ritrovamento del corpo di una bambina. Il cadavere scuote la città intera e Bordelli si troverà a caccia di un mostro tra le strade di una Firenze piovosa, cupa e tragicamente reale.
C’è un cadavere in biblioteca di Agatha Christie
St Mary Mead si sveglia come ogni mattina, immersa nella sua tranquilla routine di provincia inglese. Ma la quiete del villaggio viene bruscamente infranta da una scoperta destinata a sconvolgere tutti: nella biblioteca della villa del colonnello Bantry, infatti, viene rinvenuto il corpo senza vita di una giovane donna.
È un’immagine sconvolgente e straniante: la ragazza è vestita con un elegante abito da sera, un dettaglio che stride con l’ambiente austero e quotidiano della casa. Chi è questa sconosciuta? Come è finita lì? E, soprattutto, chi può averla uccisa?
Il colonnello Bantry e sua moglie, pur estranei all’accaduto, finiscono subito al centro dei sospetti della piccola comunità. Ma ben presto, un secondo evento scuote la zona: nelle vicinanze, viene ritrovato un altro cadavere — quello di una giovane donna bruciata all’interno di un’automobile carbonizzata.
Due delitti misteriosi, apparentemente collegati, ma che mettono in difficoltà perfino la polizia di Scotland Yard. C’è qualcosa che sfugge, un dettaglio invisibile agli occhi degli investigatori ufficiali.
È a questo punto che entra in scena lei: Miss Marple. Anziana signora dall’aria mite e innocente, ma dotata di un acume straordinario e di un impareggiabile intuito nell’indagare le pieghe più oscure dell’animo umano.
Grazie alla sua profonda conoscenza della natura umana, delle ipocrisie e dei piccoli vizi che si annidano dietro le facciate rispettabili, Miss Marple inizierà a dipanare una trama fitta di bugie, apparenze e segreti ben custoditi.
Perché, come sempre accade nei romanzi di Agatha Christie, non esistono misteri impossibili: esistono solo uomini e donne che credono di poter nascondere tutto… senza sapere che qualcuno li osserva con occhi più attenti di quanto immaginino.