Nata a Firenze nel 1929, Oriana Fallaci ha dimostrato sin da giovane un carattere indomabile. Durante la Seconda Guerra Mondiale ha preso parte alla Resistenza italiana come staffetta partigiana, un’esperienza che ha segnato profondamente il suo modo di vedere il mondo e il suo impegno nella ricerca della verità. Dopo aver mosso i primi passi nel giornalismo con Il Mattino dell’Italia Centrale, è approdata a L’Europeo, dove ha iniziato a distinguersi per il suo stile incisivo e il suo approccio diretto alle notizie.
La Fallaci è diventata celebre per le sue interviste a personaggi di spicco della politica e della cultura, tra cui Henry Kissinger, Mu’ammar Gheddafi e l’Ayatollah Khomeini. Con il tempo, la sua penna si è fatta sempre più tagliente e le sue posizioni, soprattutto negli ultimi anni, hanno sollevato dibattiti e polemiche. Tra le sue opere più celebri si ricordano Lettera a un bambino mai nato, Un uomo e La rabbia e l’orgoglio, testi che hanno lasciato un segno nella letteratura e nel giornalismo.
“Miss Fallaci”: la serie evento su Rai 1
La serie Miss Fallaci, andrà in onda su Rai 1 a partire dal 18 febbraio. È ambientata negli anni ’50 e segue la giovane Oriana nei primi passi della sua carriera, quando si occupava inizialmente di cronache mondane e cinema prima di affermarsi nel giornalismo d’inchiesta. La narrazione si concentra sulla sua determinazione nel conquistarsi un posto in un ambiente dominato dagli uomini, affrontando con coraggio le difficoltà di un’epoca in cui la figura femminile era spesso relegata a ruoli marginali.
Miriam Leone, che interpreta la giornalista, ha descritto il suo personaggio come una femminista solitaria, sottolineando la modernità della sua figura. La serie, diretta da Luca Ribuoli, Giacomo Martelli e Alessandra Gonnella, promette di offrire un ritratto autentico e sfaccettato della Fallaci, mostrandone la determinazione, le insicurezze e la passione per la verità.
Oriana Fallaci: 4 curiosità da sapere prima di vedere la serie tv
Oriana Fallaci, un’eredità ancora attuale
La serie arriva in un momento significativo, in concomitanza con il cinquantesimo anniversario della pubblicazione di Lettera a un bambino mai nato, un’opera che affronta il tema della maternità con una profondità ancora oggi attuale. Nonostante le controversie legate alle sue posizioni più recenti, il contributo di Oriana Fallaci al giornalismo e alla letteratura rimane innegabile: il suo coraggio nel porre domande scomode e la sua capacità di raccontare il mondo senza filtri l’hanno resa una delle voci più influenti del Novecento.
È stata una delle prime donne corrispondenti di guerra
Oriana Fallaci ha coperto numerosi conflitti internazionali, tra cui la guerra in Vietnam, la guerra indo-pakistana e la guerra in Medio Oriente. È stata una delle poche donne a lavorare come corrispondente di guerra in un’epoca in cui il giornalismo bellico era dominato dagli uomini. La sua capacità di raccontare la guerra con uno stile diretto e coinvolgente l’ha resa una figura rivoluzionaria nel mondo del giornalismo.
Il suo celebre scontro con Henry Kissinger
Nel 1972 Oriana Fallaci intervistò Henry Kissinger, allora Segretario di Stato degli Stati Uniti. Durante l’intervista, Kissinger, noto per la sua diplomazia attenta e misurata, si lasciò andare a dichiarazioni che fecero scalpore, paragonando la sua strategia politica a quella di un “cowboy solitario nel Far West”. L’intervista fu un disastro per Kissinger, che in seguito la definì “la conversazione più disastrosa mai avuta con un giornalista”.
Ha avuto una relazione con un leader rivoluzionario
Oriana Fallaci ebbe una tormentata relazione con Alexandros Panagulis, leader della resistenza greca contro la dittatura dei colonnelli. Panagulis, noto per il suo attentato fallito contro il regime, ispirò il romanzo Un uomo, in cui Fallaci racconta la sua storia d’amore e la tragica fine dell’attivista. Il libro è considerato uno dei suoi capolavori e un’intensa riflessione sulla lotta per la libertà e la giustizia.
Con Miss Fallaci, il pubblico avrà l’opportunità di riscoprire la sua storia e comprendere meglio il percorso di una donna che ha fatto della parola scritta la sua arma più potente.