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I versi di Attilio Bertolucci sull’amore che scalda a gennaio

Leggiamo i versi pieni di tepore del poeta contemporaneo Attilio Bertolucci, in cui è messo in versi un amore che riscalda nel freddo di gennaio.

I versi di Attilio Bertolucci tratti dalla poesia Questo Sole ci portano in una dimensione intima e luminosa, dove il paesaggio naturale si fonde con il sentimento umano, creando un’immagine di delicata attesa e grazia.

“Questo sole di gennaio
che scalda il cuore
ti ride negli occhi gaio
se alla finestra aspetti il tuo amore.”

Attilio Bertolucci e un freddo gennaio riscaldato dall’amore

Le due quartine di versi liberi sono un esempio di raffinata armonia tra forma e contenuto, grazie alla rima alternata e alla musicalità dei versi. Bertolucci celebra qui non solo un momento di vita quotidiana ma anche la profondità delle emozioni che esso suscita, attraverso un linguaggio semplice e universale, capace di parlare al cuore del lettore.

Il sole di gennaio, evocato fin dal primo verso, assume una valenza particolare. È un sole invernale, timido e spesso discreto, ma che ha la capacità di “scaldare il cuore”. Questo calore, più metaforico che fisico, rappresenta una rinascita emotiva e spirituale, un invito a cogliere la bellezza nelle piccole cose.

Gennaio, in quanto mese di transizione, segnala l’inizio di un nuovo ciclo. In questa cornice, Bertolucci usa il sole come metafora della speranza e dell’amore che riesce a scaldare l’animo anche nei momenti più freddi e incerti dell’anno.

Uno degli aspetti centrali dei versi è l’immagine della donna che attende alla finestra, un’immagine antica che si carica di dolcezza e di calma. Ninetta, la giovane donna protagonista della scena, rappresenta un ideale di grazia, semplicità e serenità, in perfetta sintonia con la natura circostante.

La descrizione degli “occhi” di Ninetta, nei quali il sole “ride” in modo gaio, amplifica questa celebrazione della femminilità e dell’amore. Il motivo degli occhi, ricorrente nella poesia lirica di ispirazione petrarchesca, diventa in Bertolucci una porta d’accesso all’interiorità. Gli occhi non sono solo il riflesso del paesaggio ma anche dello stato d’animo di Ninetta, esprimendo gioia e leggerezza.

Pur nella sua semplicità, la lirica di Bertolucci dialoga con una ricca tradizione poetica. La luce che si specchia negli occhi dell’amata richiama la lirica classica di Francesco Petrarca, dove il motivo degli occhi si collega alla bellezza dell’amata e alla sua connessione con la natura divina.

Ma l’accostamento a Ciel brouillé (Cielo turbato) di Baudelaire introduce una chiave di lettura moderna. Nei versi dedicati a una donna i cui occhi riflettono il cielo, Baudelaire usa la natura per sottolineare non solo la bellezza ma anche il mistero e la complessità dell’amata.

In Bertolucci, il cielo e la luce solare trovano una declinazione più positiva e immediata, rispecchiando non tanto la complessità quanto l’armonia. Questa differenza non rappresenta un contrasto, ma evidenzia l’abilità di Bertolucci nel rifarsi alle grandi tradizioni poetiche arricchendole con la propria sensibilità.

L’intimità della scena e il linguaggio melodico

Una delle qualità più notevoli di questa poesia è la sua capacità di evocare un’immagine vivida e intima con pochi tocchi essenziali. L’atto di attendere il fidanzato, così comune e quotidiano, diventa un momento carico di significato simbolico. La finestra si trasforma in un luogo di mediazione tra interno ed esterno, tra il calore domestico e la luce naturale del sole.

La scelta di un ritmo melodico, con rime alternate e un uso attento delle allitterazioni, contribuisce a creare un’atmosfera di leggerezza. Il lettore quasi percepisce il calore del sole di gennaio e la gioia negli occhi di Ninetta, rendendo questa poesia un’esperienza sensoriale e affettiva al tempo stesso.

I temi toccati da Bertolucci in questi pochi versi – l’amore, l’attesa, la luce, la connessione tra l’uomo e la natura – sono universali e senza tempo. La sua poesia riesce a parlare a chiunque, celebrando i piccoli momenti che costruiscono la trama delle nostre vite.

L’attesa alla finestra non è soltanto un gesto romantico, ma una metafora della speranza. In questa prospettiva, la poesia di Bertolucci ci invita a trovare bellezza e serenità nell’attesa, accettando i tempi della vita come parte di un’armonia più grande.

Attilio Bertolucci, con la sua capacità di intrecciare emozioni personali e riferimenti universali, ci regala una poesia che, pur nella sua semplicità, è straordinariamente moderna. Questo Sole celebra la grazia dell’attesa, la serenità del quotidiano e la luce che illumina la nostra esistenza anche nei mesi più freddi.

Questa lirica non è solo un omaggio all’amore e alla natura, ma un invito a guardare il mondo con occhi nuovi, riscoprendo nelle piccole gioie quotidiane una fonte inesauribile di calore e bellezza.

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