Le pagine si sfogliano una dopo l’altra con attenzione crescente; i personaggi sembra di poterli toccare con mano, di poterli vedere agire; l’ambientazione fa sentire il contatto fra l’io e la natura; il mistero che si dipana nel tempo interroga dal principio fino alla fine, senza svelarsi mai in modo prevedibile: “Il dio dei boschi”, ultima recente uscita di Liz Moore, è il thriller domestico più venduto in Italia nelle ultime settimane.
L’opera, già apprezzatissima negli USA tanto da essere ritenuta da molti – fra cui Barak Obama in persona – uno dei libri migliori del 2024, acquista così un altro riconoscimento, che rende giustizia all’impeccabile lavoro di un’autrice sempre più abile e profonda.
“Il dio dei boschi” di Liz Moore
La sinossi del libro
È l’estate del 1975 quando Barbara Van Laar, adolescente problematica, scompare da Camp Emerson, il campo estivo fondato dalla sua ricca famiglia nel parco delle Adirondack. La notizia fa subito scalpore: anni prima anche suo fratello Bear è sparito nei boschi in circostanze misteriose, e non è mai stato ritrovato.
La giovane investigatrice Judyta Luptack comprende subito che tutti nascondono qualcosa: gli uomini della famiglia, che ai tempi di Bear hanno tardato a chiamare i soccorsi; la madre dei ragazzi, incapace di riprendersi dal dolore; il capitano della polizia, che ancora una volta ha fretta di trovare un colpevole, e Tracy, l’unica amica di Barbara al campo e l’unica a conoscere i suoi movimenti segreti.
Mentre le indagini procedono, passato e presente si intrecciano, mettendo in luce tradimenti, menzogne, conflitti e giochi di potere. In questo romanzo, Liz Moore mescola thriller e dramma familiare, raccontando una comunità dove ricchezza e benessere diventano gabbie che imprigionano affetti, desideri e ambizioni.
Con uno stile limpido e ammaliante, “Il dio dei boschi” si addentra nelle contraddizioni umane come nel folto di una foresta impenetrabile, e ci consegna un ritratto memorabile della giovinezza, dell’amicizia e delle seconde possibilità che la vita concede quando si ha il coraggio di cambiarne le regole.
Il thriller domestico più venduto in Italia
Fortemente consigliato a chi ama i gialli e i thriller, a chi è affascinato dalle atmosfere misteriose e ancestrali dei boschi, ai fan di “Twin Peaks” e di “Dio di illusioni” di Donna Tartt.
“Il dio dei boschi”, nuova opera di Liz Moore, mette in scena un intreccio di personaggi che si muovono in due archi temporali diversi: il mistero che li unisce sembra essere da subito collegato. Ma come? Attraverso lo strumento del thriller domestico, Liz Moore confeziona un’opera intima e profonda in cui riflette sui legami che ci uniscono, sul valore della comunità e sugli intrecci che rendono le nostre vite così complesse, collegate le une alle altre.
La scrittura è avvolgente come la storia che ne scaturisce; i personaggi sono vividi e ben delineati. Soprattutto, la matassa da dipanare non è di facile risoluzione. Il lettore legge, incuriosito, si sforza, immagina, sperimenta congetture… senza sapere che il finale non è prevedibile, né immaginabile.
Chi è Liz Moore
Nata a maggio nel 1983, Liz Moore è un’affermata scrittrice e musicista statunitense. È docente universitaria alla Temple University of Philadelphia, dove è titolare della cattedra di scrittura creativa.
Legata, più o meno direttamente, all’ambiente del thriller sin dagli esordi in narrativa, ha pubblicato il suo primo libro nel 2007: si intitola “The Words of every song”, è un’originale opera corale dedicata alla musica e non è ancora stata tradotto in italiano.
NNE ha pubblicato, invece, “I cieli di Philadelphia”, da cui è stata tratta la miniserie Long Bright River, “Il mondo invisibile” e “Il peso”, il libro che ha consacrato definitivamente l’autrice, inserita nelle classifiche di varie testate giornalistiche fra i migliori scrittori degli USA e apprezzatissima, oramai, anche all’estero.