Che cos’è la felicità? Gianni Rodari ci dona un risposta che possiamo considerare vera poesia. Le parole del Maestro di Omegna dovrebbero essere insegnate ai bambini fin dalla tenera età e diventare il principio guida per ragazzi e adulti.
In una società in cui l’ingiustizia, la violenza, l’egoismo sono predominanti, bisogna avere il coraggio di considerare gli altri, di lottare, di guardare alla vita in un modo nuovo. La felicità non è costrizione all’allegria e alla soddisfazione, ma qualcosa di più profondo che si può scoprire solo lottando peer essere migliori.
Vorrei sapere in che consiste la felicità e se si può essere felici tutta la vita? era il titolo del componimento che l’autore scrisse per la sua rubrica per l’Unità nel 1957 e fa parte de Il libro dei perché di Gianni Rodari con le illustrazioni di Emanuele Luzzati, a cura di Marcello Argilli, pubblicato postumo a Roma da Editori Riuniti nel 1984.
Leggiamo questo bellissimo componimento poetico di Gianni Rodari per apprezzarne e condividerne il significato.
Che cos’è la felicità? di Gianni Rodari
Vorrei sapere in che consiste la felicità e se si può essere felici tutta la vita?
Per essere sicuro di non sbagliare a rispondere, sono andato a cercare in un grosso vocabolario la parola “felicità” ed ho trovato che significa “essere pienamente contenti, per sempre e per un lungo tempo”. Ma come si fa ad essere “pienamente contenti”, con tutte le cose brutte che ci sono al mondo, e con tutti gli errori che facciamo anche noi, ogni giorno dell’anno? Ho chiuso il vocabolario e l’ho rimesso in libreria, con molto rispetto perché è un vecchio libro e costa caro, ma ben deciso a non dargli retta.
La felicità dev’essere per forza qualche altra cosa, che non ci costringa ad essere sempre allegri e soddisfatti (e un po’ stupidi) come una gallina che si è riempita il gozzo.
Forse la felicità sta nel fare le cose che possono arricchire la vita di tutti gli uomini; nell’essere in armonia con coloro che vogliono e fanno le cose giuste e necessarie. E allora la felicità non è semplice e facile come una canzonetta: è una lotta. Non la si impara dai libri, ma dalla vita, e non tutti vi riescono: quelli che non si stancano mai di cercare e di lottare e di fare, vi riescono, e credo che possano essere felici per tutta la vita.
La vera felicità si scopre solo vivendo
La definizione poetica di felicità di Gianni Rodari ci spinge a riflettere e a considerare che forse bisognerebbe seguire le sue parole per migliorare noi stessi e la società che ci circonda.
Gianni Rodari mette in dubbio le scontate definizioni di felicità che possiamo trovare nei dizionari o nei libri anche di grandi filosofi internazionali. La considerazione da cui parte il Maestro d’Italia è che non si può essere in nessun modo contenti e felici in una società che propone il peggio, ovvero la violenza, la prevaricazione, la guerra, l’odio.
Se la società non cambia e punta alla civiltà, all’armonia, al rispetto, all’uguaglianza, alla tolleranza, qualsiasi forma di felicità non esiste. Non possiamo essere felici se il mondo soffre, se esiste la povertà, se vive qualsiasi forma di razzismo.
La felicità non ha niente a che fare con la costrizione di essere per forza allegri e soddisfatti, questo equivale alla stupidità.
Nello stile da vero rivoluzionario, Gianni Rodari afferma che la felicità è qualcos’altro, è azione e voglia di cambiare il mondo per farlo diventare più sano e più giusto.
Si può essere felici se si mette la propria vita al servizio degli altri, della società, della natura, del Pianeta. L’individualismo, l’egoismo che sembrano stiano prendendo il sopravvento non possono in nessun modo portare alla felicità.
La felicità per Gianni Rodari quindi è lottare per cambiare davvero le cose, per mettere le basi che tutto ciò che ci circonda possa in qualche modo migliorare. Chi si impegna in questa direzione sempre secondo il “Maestro della filastrocca” sarà davvero felice per tutta la vita.
Questa riflessione poetica di Gianni Rodari fu scritta negli anni ’50 e colpisce che oggi il tema che mette in evidenza Gianni Rodari sia ancora più evidente di prima. L’egoismo, la chiusura, la violenza, la contrapposizione sono evidenti in tutti gli aspetti della nostra esistenza.
Malgrado siano passati quasi 70 anni l’insegnamento che il Maestro di Omegna voleva lasciare inn dote all’umanità non ha assolutamente lasciato nessun segno.
Oggi più di prima siamo come la “gallina che si è riempita il gozzo”, esibiamo i nostri sorrisi “virtuali” mentre tutto ciò che ci circonda sembra andare verso la follia, verso la barbarie.
Bisognerebbe prendere le parole di Gianni Rodari e lottare per fare in modo che il Mondo che viviamo possa diventare bello e sano. Le barriere fisiche e digitali che stiamo creando porteranno verso la punta più alta dell’infelicità.
I bambini di tutto il mondo non meritano in nessun modo questo. Quindi agiamo per fare in modo che il sorriso e la felicità possano diventare real