La narrativa gialla presenta un numero considerevole di sottogeneri, tematiche e strategie risolutive. Fra le categorie più intriganti vi è senza dubbio quella dei gialli e dei thriller ambientati nel mondo dell’arte, un ambiente che già per sua natura è incline al mistero e ai colpi di scena: il valore delle opere, gli intrighi che si celano dietro la loro stesura, ma anche dietro il loro acquisto, sono spesso al centro di opere che incantano i lettori con atmosfere d’altri tempi e storie mozzafiato. In questo articolo scopriamo in particolare tre thriller imperdibili ambientati nel mondo dell’arte.
3 libri thriller legati al mondo dell’arte
I tre thriller che vi presentiamo di seguito sono molto diversi fra loro: tra sfumature storiche ed efferati delitti, ciascuno di essi nasconde un’anima singolare. Risultano perfetti da leggere per chi ama i gialli a tinte fosche e per chi vuole abbandonarsi storie che non si smetterebbe di sfogliare.
“La morte dipinta” di Lisa Laffi
“La morte dipinta” è un thriller ambientato fra Milano e Philadelphia, con una protagonista che si ritrova, suo malgrado, invischiata in una serie di efferati delitti apparentemente legati al mondo dell’arte in modo indissolubile.
Artemisia Gentileschi, trentaquattrenne direttrice del prestigioso museo Poldi Pezzoli, ha una carriera avviata e una vita apparentemente tranquilla dedicata al lavoro e alla cura del suo cane, Caravaggio.
Ma il sogno di una normale routine va in frantumi quando, durante l’allestimento di una mostra con un famoso fotografo, Sebastian Garcia, Artemisia riceve alcune lettere anonime accompagnate da foto agghiaccianti.
Qualcuno ha ucciso due persone e le ha utilizzate come macabri burattini per raffigurare, a modo suo, “La Calunnia” di Botticelli, e ha già preannunciato nuovi omicidi “ispirati” ai capolavori dell’arte.
“Il Cimitero di Venezia” di Matteo Strukul
Per gli appassionati di arte e di storia, non potrebbe esserci lettura più adatta de “Il Cimitero di Venezia”, il primo volume della saga bestseller di Matteo Strukul che vede protagonista un detective d’eccezione: Canaletto.
Venezia, 1725. Mentre un’epidemia di vaiolo miete vittime tra la popolazione, una delle donne più illustri della città viene trovata con il petto squarciato nelle acque nere e gelide del Rio dei Mendicanti.
In un clima di crescente tensione, Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto, viene convocato dagli Inquisitori di Stato, insospettiti da una sua recente opera, che ritrae proprio quel luogo malfamato: c’è forse un legame tra il pittore e l’omicidio?
Mentre, sconvolto, sta lasciando il Palazzo Ducale, Canaletto viene fermato e portato al cospetto del doge, anche lui interessato a quel quadro, ilRio dei Mendicanti.
Nel dipinto c’è qualcosa che, se rivelato, potrebbe mettere in grave imbarazzo un’importante famiglia veneziana: un nobile, ritratto in uno dei luoghi più popolari e plebei di Venezia. Perché mai si trovava in un posto simile?
“Ninfee nere” di Michel Bussi
Ci spostiamo in un’altra epoca e in un altro paese con il terzo, avvincente thriller perfetto per chi ama il mondo dell’arte: si tratta di “Ninfee nere”, l’imperdibile romanzo in cui Michel Bussi si ispira alle celebri tele di Claude Monet per creare un intreccio misterioso e avvolgente.
A Giverny in Normandia, il villaggio dove ha vissuto e dipinto il grande pittore impressionista Claude Monet, una serie di omicidi rompe la calma della località turistica. L’indagine dell’ispettore Sérénac ci conduce a contatto con tre donne.
La prima, Fanette, ha 11 anni ed è appassionata di pittura. La seconda, Stéphanie, è la seducente maestra del villaggio, mentre la terza è una vecchia acida che spia i segreti dei suoi concittadini da una torre.
Al centro della storia una passione devastante attorno alla quale girano le tele rubate o perse di Monet (tra le quali le Ninfee nere che l’artista avrebbe dipinto prima di morire). Rubate o perse come le illusioni quando passato e presente si confondono e giovinezza e morte sfidano il tempo.
L’intreccio è costruito in modo magistrale e la fine è sorprendente, totalmente imprevedibile. Ogni personaggio è un vero enigma.