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“Don Álvaro, ó la fuerza del sino” (1835) di Ángel de Saavedra, l’opera a cui si ispira la Prima alla Scala 2024

Scopri il contenuto di "Don Álvaro, ó la fuerza del sino" di Ángel de Saavedra, l'opera che ispirò Giuseppe Verdi per "La Forza del Destino" scelta per la Prima 2024 del Teatro alla Scala.

Don Álvaro, ó la fuerza del sino (Don Álvaro, ovvero la forza del destino) dello spagnolo Ángel de Saavedra, duca di Rivas, è l’opera da cui prese ispirazione Giuseppe Verdi per La forza del destino, l’opera lirica scelta per la Prima della Scala 2024.

L’opera del drammaturgo spagnolo Ángel de Saavedra è considerata uno dei capolavori del Romanticismo spagnolo. Fu pubblicata e rappresentata per la prima volta a Madrid il 22 marzo del 1835.

Don Álvaro, ó la fuerza del sino è un esempio significativo del teatro romantico, caratterizzato da passioni travolgenti, temi del destino ineluttabile e atmosfere drammatiche.

Don Álvaro, ó la fuerza del sino di Ángel de Saavedra

L’opera è ambientata all’inizio del XVIII secolo, dopo la guerra di secessione spagnola, a Siviglia, dove risiede il protagonista, Don Álvaro. Si tratta di un ricco e misterioso uomo di origini sconosciute che vive un’appassionata storia d’amore con Doña Leonor, una giovane aristocratica.

La loro relazione è vietata dal marchese di Calatrava, padre di Doña Leonor e dai suoi fratelli, che considerano Don Álvaro un volgare avventuriero e un carrierista.

La coppia decide di scappare, ma viene improvvisamente sorpresa dal marchese di Calatrava. Don Álvaro, vedendosi scoperto, getta via la pistola in segno resa, ma l’arma toccando terra esplode e uccide il marchese. I due amanti decidono di mettersi in fuga.

I due fratelli di Doña Leonor, don Carlos e don Alfonso, decidono di mettersi alla ricerca degli amanti per ucciderli.

Doña Leonor, intanto per il senso di colpa del padre ucciso decide di lasciare l’uomo e si rinchiude al convento di Los Ángeles e chiude la relazione con don Álvaro. Questi è ormai convinto che la sua amata sia morta.

La scena passa poi all’Italia, dove un anno dopo Don Álvaro si è recato come soldato e dove Don Carlos incontra casualmente Don Álvaro, anche lui di stanza nella città di Velletri.

Nelle battaglie, Álvaro combatte con estrema incoscienza, preso dalla disperazione per la disperazione per la perdita di Doña Leonor e come se volesse morire.

Entrambi diventano amici, finché  Don Carlos prende coscienza della vera identità di Don Álvaro e lo sfida a duello, ma finisce per avere la peggio e viene anche lui ucciso.

Don Álvaro soffre il rimorso di aver causato una seconda morte e decide di rifugiarsi come frate nel Convento di los Ángeles, dove trascorrerà quattro anni.

Si torna con la scena in Spagna, dove Don Alfonso scopre cosa è successo a suo fratello e decide di cercare Don Álvaro per vendicarsi. Il fratello scopre le origini di Don Álvaro, che risulta essere figlio di un nobile spagnolo e di una principessa Inca, e dopo molte ricerche scopre il nascondiglio del suo nemico e lo sfida a duello.

Nel bel mezzo dello scontro, Don Álvaro uccide anche Don Alfonso, ma Doña Leonor appare a sorpresa e cerca di intevenire per evitare il peggio.

Don Álvaro è felice di sapere che la sua amata vive ancora e gli è vicina, ma quando lei cerca di aiutare il fratello morente, questi tira fuori il pugnale che gli era conficcato nel petto e la uccide, considerandola complice di Don Álvaro.

La morte di Doña Leonor fa precipitare la follia di Don Álvaro. Di fronte ai monaci terrorizzati, don Álvaro si suicida gettandosi da un dirupo gridando “Sono un inviato dell’inferno, sono un demone sterminatore”.

I principali temi dell’opera di Ángel de Saavedra

Don Álvaro, ó la fuerza del sino di Ángel de Saavedra, duca di Rivas, mette in evidenza il tema del destino rappresentato come una forza inesorabile e crudele, che diventa il filo conduttore dell’opera.

Nell’opera romantica naturalmente diventa evidente il rapporto tra amore e morte. La passione amorosa e la tragedia si intrecciano, rendendo impossibile una conclusione felice.

Come in tante altre tragedie romantiche, e non solo, alla base dell’opera emerge il conflitto sociale. L’origine sociale di Don Álvaro e i pregiudizi della nobiltà giocano un ruolo fondamentale nell’opera.

Sono presenti anche la religione e la morale. Il senso di colpa, l’espiazione guidano le scelte infauste dei protagonisti.

L’opera riflette le caratteristiche del Romanticismo europeo, come l’uso di ambientazioni esotiche o medievali, personaggi eroici e tormentati, e una visione pessimistica del mondo.

La sua struttura segue le convenzioni del teatro romantico, con una mescolanza di registri linguistici e uno stile emotivamente intenso.

La forza del destino di Giuseppe Verdi

Giuseppe Verdi decise di ispirarsi a Don Álvaro, ó la fuerza del sino per realizzare La forza del destino, un’opera lirica o melodramma in quattro atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave.

La prima rappresentazione assoluta ebbe luogo al teatro Imperiale di San Pietroburgo, in Russia, il 10 novembre 1862, mentre il debutto italiano, con il titolo Don Alvaro, fu a Roma al teatro Apollo il 7 febbraio 1863 con le sorelle Carlotta e Barbara Marchisio.

Giuseppe Verdi però decise di modificare La forza del destino e lavorò ad una seconda versione, per la quale Verdi aggiunse la celebre sinfonia, compose un nuovo finale e operò numerose altre modifiche tra le quali la rielaborazione del libretto a cura di Antonio Ghislanzoni. Anche il finale fu cambiato, infatti Don Alvaro sopravvive alla morte di Leonora, rispetto alla prima più vicina all’originale che si suicidava.

Il debutto con successo fu al teatro alla Scala di Milano il 27 febbraio 1869.

Nel suo melodramma Giuseppe Verdi esplora con maestria temi drammatici ed emotivi, impiegando motivi ricorrenti e una scrittura orchestrale intensa.

Famosi sono l’“Ouverture”, che introduce con grande energia il tema del destino incombente, e alcune arie celebri come: Pace, pace, mio Dio (Leonora, Atto IV), La Vergine degli Angeli (Leonora, Atto II) e il duetto Sleale! Il segreto fu dunque violato? (Don Carlo e Don Álvaro).

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