Sei qui: Home » Libri » Perché leggere “Le affinità elettive” di Goethe: un classico che interroga la modernità

Perché leggere “Le affinità elettive” di Goethe: un classico che interroga la modernità

Goethe con il libro "Le affinità elettive" ci invita a riflettere non solo sulla natura dell’amore, ma anche sulle dinamiche che governano le nostre vite.

Pubblicato nel 1809, il libro Le affinità elettive di Johann Wolfgang von Goethe è uno dei romanzi più significativi e complessi della letteratura europea. Insieme a I dolori del giovane Werther, rappresenta una delle vette della produzione goethiana, capace di combinare una straordinaria profondità intellettuale con una narrazione apparentemente semplice e delicata. Ancora oggi, a più di due secoli dalla sua pubblicazione, questo capolavoro ci interpella con domande fondamentali sulla natura dell’amore, sul conflitto tra passione e morale, e sulla tensione tra l’individuo e le strutture sociali.

Leggere Le affinità elettive oggi significa riscoprire una voce che, con una lucidità straordinaria, parla dell’eterno conflitto tra passione e razionalità, tra individuo e società. È un libro che ci invita a riflettere non solo sulla natura dell’amore, ma anche sulle dinamiche che governano le nostre vite. Goethe, con la sua visione poetica e filosofica, ci ricorda che, nonostante il progresso, restiamo sempre esseri umani, soggetti alle stesse forze e alle stesse fragilità. Un’opera imperdibile per chiunque voglia capire meglio il passato, ma soprattutto il presente.

Sinossi del libro

“Le affinità elettive” è, insieme al Werther, il romanzo più celebre di Goethe; concepito in origine come novella da inserire nella complessa architettura degli “Anni di pellegrinaggio di Wilhelm Meister”, presto crebbe fino ad acquisire forma autonoma. Geniale rappresentazione della disgregazione della società aristocratica settecentesca e del tramonto di un mondo, “Le affinità elettive” cela in sé, sotto apparenze semplicissime, una malinconica riflessione sulla potenza dell’eros e sull’irreversibile scorrere del tempo, ma anche sul contrasto tra natura e istituzioni dell’uomo e sul conflitto distruttivo che da esso scaturisce.

Nel destino dei quattro protagonisti del romanzo emerge la consapevolezza goethiana del profilarsi di un mondo in cui l’ordine superiore della norma morale lascia il posto alla semplice regolarità della legge di natura e al suo tragico dominio.

Un intreccio di emozioni e filosofia

Originariamente concepito come una novella da includere negli Anni di pellegrinaggio di Wilhelm Meister, Le affinità elettive si sviluppa fino a diventare un’opera autonoma e densissima, in cui l’intreccio amoroso dei quattro protagonisti – Edoardo, Carlotta, il Capitano e Ottilia – è solo la superficie di una riflessione ben più ampia.

La trama ruota attorno all’idea chimica delle “affinità elettive”, un concetto scientifico che Goethe applica alle relazioni umane. Proprio come due elementi chimici si combinano preferibilmente con altri specifici elementi, anche gli esseri umani sembrano essere guidati da una forza naturale che sfugge al controllo della volontà. Questo principio, tuttavia, mette in crisi le istituzioni tradizionali, come il matrimonio, e apre la porta a un drammatico confronto tra ragione e passione.

Un mondo al tramonto

l romanzo è un ritratto profondo della disgregazione della società aristocratica settecentesca, travolta dall’avanzare di un nuovo ordine sociale e culturale. I protagonisti, pur appartenendo a questo mondo ormai declinante, incarnano il dramma universale dell’essere umano: la ricerca della felicità in un universo dominato da leggi inesorabili. L’eros, con la sua potenza sovversiva, si contrappone ai vincoli delle convenzioni sociali, e il tempo, che scorre irreversibilmente, rende vano ogni tentativo di trattenere ciò che è destinato a sfuggire.

Attraverso il loro destino, Goethe ci mostra un mondo in cui il “superiore ordine morale” cede il passo alla fredda logica della natura. Le leggi naturali, che regolano le passioni umane, non possono essere né evitate né ignorate, e il risultato è spesso tragico. In questo senso, il romanzo anticipa una visione moderna e disincantata della condizione umana.

Perché leggere “Le affinità elettive”

Nonostante il contesto storico e culturale da cui nasce, Le affinità elettive parla a temi universali che restano profondamente attuali. Ecco alcune ragioni per cui questo libro merita di essere letto ancora oggi: attraverso l’analisi dell’amore e delle relazioni umane Goethe esplora con acutezza i meccanismi delle relazioni affettive, mettendo in luce il conflitto tra desiderio individuale e doveri sociali.

Questa tensione è ancora presente nelle dinamiche amorose contemporanee, in cui la ricerca dell’autenticità spesso si scontra con le aspettative sociali e culturali. La riflessione sul rapporto tra uomo e natura presente nel romanzo solleva interrogativi profondi sul rapporto tra le leggi naturali e le costruzioni umane, come le istituzioni sociali e morali. In un’epoca come la nostra, in cui il rapporto tra uomo e natura è sempre più centrale, queste riflessioni assumono un’importanza rinnovata. Troviamo poi la critica alle convenzioni sociali.

Goethe infatti evidenzia le contraddizioni di una società in cambiamento, in cui le istituzioni tradizionali non riescono più a contenere le spinte individuali. Questo tema risuona con il nostro presente, segnato da un costante ripensamento delle norme sociali e dei modelli relazionali. Inoltre la consapevolezza del tempo che scorre, la malinconica riflessione sul tempo e sull’inevitabilità della perdita è un elemento profondamente umano e universale. Leggendo Goethe, siamo chiamati a confrontarci con le nostre stesse fragilità e con l’inesorabile fluire dell’esistenza.

 

© Riproduzione Riservata