Sono due i protagonisti di questo sorprendente romanzo di Diego De Silva. Da un lato un affermato scrittore, dall’altro un’oncologa in carriera. “I titoli di coda di una vita insieme” racconta la fine del loro matrimonio. Scopriamo insieme il nuovo libro di Diego De Silva.
“I titoli di coda di una vita insieme” di Diego De Silva
La sinossi del libro
«Io vorrei isolare il momento in cui ho visto la crepa e ho preso atto della fine, ma non lo trovo, perché non c’è. L’amore è discreto nel morire, non si lamenta e non fa scenate, non c’informa quando si ammala. Siamo noi a risponderne, e tutto quello che gli capita è colpa nostra». Fosco e Alice si sono amati tanto.
E tra poco, senza sapere bene perché, si diranno addio. Per questo, nel vortice di parole più o meno giuste o più o meno sbagliate, abbracci notturni, porte sbattute, avvocati nuovi di zecca e antiche recriminazioni, decidono di raccontare la loro storia a modo loro. Con ostinazione, dolore e persino ironia: tutto quello che nei documenti legali non potrà mai trovare spazio.
Diego De Silva lascia riposare il suo personaggio più amato, l’«avvocato d’insuccesso» Vincenzo Malinconico, per consegnarci un grande romanzo sulla fine dell’amore. «L’amore non è una storia, ma due». Per questo Fosco e Alice hanno affidato ai loro rispettivi avvocati le parole che non sanno dirsi, lasciandosi.
Alice aspira a una conclusione drammatica, come se un grande amore si misurasse dalle ferite, dal male che è possibile farsi. Vuole enfasi, conflitto, palcoscenico. Fosco è più morbido, quasi passivo, incline ad accettare qualsiasi condizione. E alla fine, come in tutte le separazioni, le loro posizioni si tradurranno in documenti mortificanti, che nulla dicono perché nulla sanno di una vita insieme.
Che riassumono il dolore, e anche la gioia, in parole povere. Per riscrivere con una dignità diversa i titoli di coda della loro storia, decidono allora di ritirarsi in una casa amata, tra i fantasmi dal passato e di ciò che è stato tradito, che siano gli anni felici dell’infanzia, quel tempo bello in cui s’impara il mondo, gli amici di sempre o il loro stesso legame. Trovarsi lì, in quella casa, significa anche cercare un fuoco comune: il loro fuoco.
Significa attraversare in due i rimpianti fino a esaurire la sofferenza, estrarre dalle macerie del tempo ciò che rimane vivo e trovare la forza di andare addosso alle cose, persino quando fanno paura. Senza rinunciare all’ironia che lo contraddistingue, come modo di illuminare ciò che conta, Diego De Silva riesce a raccontare con forza, attraverso le voci di Fosco e Alice, le speranze, le delusioni, le felicità sepolte, il complicato groviglio di sentimenti che accompagnano da sempre la fine di un amore.
“La sintassi della fine”
Il nuovo romanzo di Diego De Silva nasce da un’esigenza personale. L’autore, raccontandosi in un’intervista a Donna moderna, ha spiegato che alla sua età, dopo aver attraversato la maggior parte del suo tempo a disposizione e aver attraverso due volte una grave malattia, si sente molto vicino alla tematica della “fine”, declinata in tutte le sue sfaccettature.
Perciò, ha sentito il bisogno di dedicare la sua nuova opera alla “sintassi della fine”, come l’ha definita lui nella stessa intervista. Spiega, poi, che l’amore rimane tale finché la narrazione delle due parti che compongono l’intero rimane la stessa.
Se i fili cominciano a dipanarsi in maniera differente, a prendere strade diverse, l’amore giunge al capolinea, e al suo linguaggio subentrano quelli freddi e giuridici legati alla separazione e al divorzio, in cui, se non si fa attenzione, si rischia di restare intrappolati, lacerati e svuotati. Racconta di questo, dell’amore e del suo dispiegarsi nel corso del tempo, della crisi e della fine “I titoli di coda di una vita insieme”.
Chi è Diego De Silva
Nato a Napoli nel 1964, Diego De Silva è un affermato scrittore, regista e sceneggiatore contemporaneo, che prima di esercitare il mestiere della scrittura, esercitava quello di avvocato. Ha raggiunto un’enorme notorietà con la serie di romanzi dedicati al personaggio di Vincenzo Malinconico. Oggi scrive per il cinema, collabora per diversi quotidiani e settimanali – fra cui Il Mattino, La Stampa e L’Espresso – e si dedica all’attività di scrittura. I romanzi di Diego De Silva sono tradotti in diverse lingue, fra cui l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo, il portoghese, l’ebraico moderno, il greco e il serbo.