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La Torre Eiffel compie 130 anni, ecco la Signora di ferro tra storia e curiosità

La Torre Eiffel compie 130 anni e per questa ricorrenza, ecco a voi alcune curiosità sulla "Signora di ferro" che (forse) non sapevate

MILANO – La Senna, il Pont des Arts, Notre-Dame, l’Arc de Triomphe: Parigi è pura magia, ma a renderla ancora più unica è la sua “Signora di ferro”, la Torre Eiffel che proprio oggi compie 130 anni. Ecco quindi una Dam de fer tutta ancora da scoprire, tra storia e curiosità che (forse) non sapevate.

Un po’ di storia

Da poeti, ad artisti, a registi, chiunque ha provato a raccontare Parigi e chiunque, in maniere diverse, ne è rimasto affascinato. La città dell’amore è magia pura e l’aria che si respira in questa capitale ricca di storia è uno spettacolo unico che ancora oggi si manifesta nei suoi simboli, tra i più importanti e famosi al mondo: Notre-Dame, Pont des Arts, Arc de Triomphe. Ma indimenticabile è il suo simbolo più celebre, la Torre Eiffel, che oggi compie 130 anni e che porta il nome del suo costruttore Gustave Eiffel, progettata ed edificata in vista della Esposizione Universale del 1889. Oggi quando andiamo a Parigi, rimaniamo affascinati davanti a questa imponente architettura ferrea: ci baciamo sotto di essa, scattiamo foto in prospettiva in cui lei sembra piccola come un portachiavi e noi invece dei giganti, ci saliamo sopra e ci godiamo il panorama della città dalla sua cima; ma la sua bellezza, nel corso del tempo (e talvolta anche oggi giorno), non è sempre stata apprezzata, anzi: molti autori e artisti, se non anche cittadini, le hanno dato contro. Ma tanti quanti sono stati quelli che l’hanno odiata, tanti di più sono stati quelli che l’hanno amata e che ancora la amano, se ne prendono cura e fanno si che questo monumento, costruito con materiali a dir poco rivoluzionari ed inconsueti per l’epoca, continui a splendere nella città più romantica di sempre.

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La Torre Eiffel in costruzione

Lo sapevate che…?

La Torre Eiffel è sempre sotto agli occhi di tutti, turisti e cittadini. Ma pochi sanno quelle peculiarità che la rendono ancora più unica ed inimitabile. Ad esempio: quanti di voi sono a conoscenza del fatto che inizialmente doveva essere costruita a Barcellona? Esattamente! Doveva far concorrenza alla Sagrada Família di Gaudí, ma poi in realtà il progetto si scelse di non attuarlo nella città spagnola e la città scelta per realizzarlo fu Parigi. Ancora ad oggi la torre porta il nome di Gustave Eiffel, suo costruttore e finanziatore, ma il progetto vede all’origine dell’idea le menti dei due ingegneri Koechlin e Nouguier che lavoravano nello studio dell’omonimo magnate francese. La grande Dame de fer era inoltre per l’epoca una cosa che sembrava impensabile da realizzare ma, questa enorme struttura dal peso complessivo di 7.300 tonnellate, divenne una vera e propria sfida per i costruttori ed i progettisti, nonché un successo per la sua riuscita dal momento che i primi a visitarla furono i membri della famiglia reale inglese e il famoso attore Buffalo Bill. Insomma il signor Eiffell, Koechlin e Nouguier ci avevano visto lungo e la Torre che nel 1930 era il monumento più alto del mondo, diventò il simbolo di Parigi e della Francia, nonché della massima espressione della modernità, dell’ingegneria e dell’efficienza francese. Ma non tutti erano così affascinati dalla Torre di ferro, anzi: molti artisti e potei, tra cui Guy de Maupassant, la criticarono aspramente tanto da andare in giro per la città a cercare appositamente dei punti da non si potesse vedere nemmeno per sbaglio. Quindi, tra critiche e polemiche, sarebbe dovuta essere smantellata dopo l’Esposiozne Universale, ma fortunatamente venne risparmiata ed oggi splende e svetta ancora meravigliosa nei cieli della Ville Lumiere, specie di sera con la sua illuminazione ricca di ben 20.000 lampadine. La sera è davvero emozionante, sì, ma percorrendo i 1.710 gradini, oppure usando gli ascensori che percorrono una media di 130.000 km l’anno (2 volte e mezzo la circonferenza della Terra), il momento migliore per godersi il panorama della città dalla cima della Signora di ferro, rimane un’ora prima che il sole tramonti; pensate che Monsieur Eiffel poteva farlo tutti i giorni in assoluto comfort, grazie al suo salotto privato in cima alla struttura (oggi ancora presente). Insomma, questo grande monumento, che nel corso del tempo cambiò tantissime volte colore passando dall’arancio al giallo, visitato da una media di 7 milioni di persone l’anno, che ne fa il monumento più visitato al mondo, rimane, volente o nolente, il simbolo di Parigi e della Francia.

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